mano sinistra, forse alla morte dell'amico David Sadeer, cui ha dedicato l'opera. Nessuna rinuncia ne intacca la personalità, « non voglio apparire troppo depresso ... può darsi che trovi una parte di te nella raccolta » scrive di suo pugno, e non esistono parole più giuste per descrivere l'azione di Songs for a Friend. Edgar-Broughton Band A Bunch of 45's (Harvest) M.R. Impegno politico e durezza sono sempre state componenti di questo gruppo. La raccolta, premetto, è eccezionale, vede i momenti migliori colti attraverso 45 giri ed inediti, almeno nei missaggi, che fanno base portante del loro stage act, ora, che si sono messi a girare l'Inghilterra con pullmino e generatore a suonare per le piazze di paese, che si mantengono con lavori saltuari, un disco ogni tanto e qualche concerto a ba;sissimo prezzo. Il loro rock è il migliore di terra inglese con quello dei Man (ed Help Yourself, una volta ...) della nuova generazione, prendiamo a caso Drop Out Boogie del Beefheart ancora malato, Mr. Crosby, una feroce ed ironica invettiva all'azione politica di David Crosby, Death of an Electric Citizen ai tempi offerta con rabbia a Brian Jones, mentre Mick Jagger recitava Shelley liberando farfalle sul palco di Hide Park, Out De mons Out, rituale che ha coinvolto i diecimila del Glastonbury Fayre Festival come ogni volta ad ogni concerto. Lotta, dunque, ed una ben precisa coscienza politica e sociale che manca alla maggior parte inglesi, per disinteresse o voluta ignoranza. Nicky Hopklns: No More Changes (Mercury) M.R. Disimpegnato ma piacevolissimo come agli ultimi tempi, Nicky Hopkins presenta questa raccolta con musicisti californiani, ed è quanto di meglio si possa ascoltare nei momenti di svago, senza pretese d'impegno. Certo, il pianista Hopkins è lontano dai tempi in cui era praticamente membro dei Quicksilver e degli Stoncs. Ma c'è classe, fragranza, professionalità, tutto ciò che distingue un disco del genere dalle stranezze che ogni giorno invadono il mercato. Non mi si fraintenda: No More Changes è cosa pulita, senza alcun dubbio. M.R. Putnam Strlng County Band: Home Grown (Rounder) L'unico modo per permettere al vero country di esistere e continuare la via spoglio da ibridi connubi è creare piccole case alternative, autodistribuite come la Rounder e la Takoma, che accettano maestri di tradizione conosciuti per leggenda ai colossi discografici, e solo in minima parte assorbiti dalla furba Warner Bros.-Reprise. Nella Putnam String Country Band ci sono John Cohen dei grandissimi New Lost City Ramblers, Jay Ungar al fiddle (chi non lo conosce ...), Lyndon Ungar entrambi con Cat Morher ai tempi di Albion Doo Wah, dopo che Jimi Hendrix li ebbe prodotti. Dice John: « Musicalmente siamo una miscela delle due direzioni assunte dalla old time music. Una, quella tradizionale, l'altra, che è tutto il resto ». Non va detto altro, suppongo. M.R. Eagles: One Of These Nlghts Una band che nasce dal country rock tradizionale e sviluppa un linguaggio personale sofisticato nelle opere precedenti, « Desperade ». « On The Berder » ma che oggi giunge a completa maturazione. Eagles è rappresentazione di sogni, nella struttura sempre lieve delle -composizioni, nell'ansiosa ricerca di un suono disteso e limpido, mai cerebrale. Di questo disco c'è da dire di « Journey Of The Sorcerer » innanzitutto, capolavoro di bluegrass luminoso ed aperto: banjo cd un'orchestrazione completa forse qualche linea di troppo nella Royal Martian Orchestra che fa da « traccia » alla struttura folk del pezzo, e lo spirito pieno di umori terrestri, 11aturali. Più che negli altri pezzi è qui compresa la poesia degli Eagles, più che nelle limpide « One Of These Nights » e « The Many Hands » della prima parte. M.B. Venus and Mars Wlngs (EMI) Una copertina supercartonata, due manifesti, adesivi fusteUati assortiti e una band di cinque persone (più ospiti), tutto per realizzare questa nuova sviolinatura amorosa di Mr Mc Carmey. Ci siamo già domandati molte volte cosa è stato del brillante compositore dei tempi dei Beatles, ma i Beatles erano evidentemente un perfetto ibrido, dove venivano tenute a freno quelle tendenze pi,, basse che, una volta scioltisi, hanno cominciato a fa. re capolino sempre più di frequente. Le liriche di Mc Cartney, che all'interno dei Beaatles potevano sembrare o erano di fatto, buffe e stravaganti, denunciano qui il vuoto pneumatico di una testa integrata e conservatrice. Da Venus And Mars a Rock Show da Magneto And Titanium Man (ispirata agli eroi Marvel, uno dei prodotti più reazionari della sottocultura americana) alla prevedibile Treat Her Gently è tutto uno sproloquio senza senso animato qua e là da un umorismo da barzelletta triste. Qualunque cosa sia cambiata nella testa del vecchio Paul che dai tempi del primo disco e poi il secondo « Ram è andato tutto calando, ce ne dispiace e ci dichiariamo disposti a trattarlo meglio non appena si sarà deciso a mettere la cesta a partito. D.M. Wlgwam: Nuclear Nightclub (Vlrgin) Un rock gentile e con qualche sfumatura elettronica ci viene questo mese nientemeno che da Hdsinki in Finlandia. Lo stile è molto peculiare con degli spunti soft e mòlta autoironia posta qua e la' nel cantare da Tim Pembroke che assieme a Pekke Rechardt è autore di tutti i brani. Ascoltate Nuclear Nightclub e vi accorgerete che c'è qualcosa che non quadra rispetto agli stereotipi di rock inglese e americano. Quadretti delicati e con un certo fascino sono brani come Freddie Are You Ready o Bless Your Lucky Star, anche se manca ancora una vera sicurezza con gli strumenti tecnici e probabilmente con la lingua. Kevln Ayers: Joy of a Toy Shootlng at the Moon (Harvest Herltage) In bilico fra esperimento ed ambienti facili, ecco i primi due lavori di Ayers da tempo fuori catalogo e ristampati in album doppio. L'uscita dai Soft Machine, avvenuta prima dell'incisione di Joy of a Toy, è chiara: ai compagni Wyatt, Ratlcdgc e Hopper, Kevin preferisce il non troppo impegno, il formare un gruppo con cui suonare perennemente sbronzo solo per vedere l'effetto sul pubblico. Meglio il secondo Shooting at rhe Moon, in ogni caso, con i brividi di Pisser Dans un Violon e May I e Underwatcr. C'è Coxhill, David Bedford, Mike Oldfield, la migliore formazione di Kevin. Sbandata perché, dato il loro continuo stato di ebbrezza, nessun proprietario di locale voleva più dar loro un penny per offrire alla malcapitata platea uno spettacolo a base di assurde cacofonie. M.R. Neu: Neu '75 (U.A.) Dopo il coraggiosissimo secondo album con cagli fonici improvvisi, bande miscelate a diverse velocità, da 78 a O, tracce fatte girare al contrario su mangiacassette e la stessa identica· immutabile melodia di base, Neu si scioglie e si riforma nel '74 con i'organico allargato, ma sempre la stessa malattia contamina il Neu '75, più fruibile, forse, ma per niente compresso. Ne esce l'incredibile po• tenza ritmica propria solo ai Can di Soon Over Babaluma, ed una ed una compattezza che prima si perdeva in parte nell'elettronica, nel volere affidarsi a tutti i costi all'arhirrio del registratore, allo
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==