Francia Faites votrerock Simili all'Italia o imitazione dei modelli inglesi? In realtà il rock francese cerca strade autonome: quali? Le rock en France: bambole, Dandy ed evoluzione Europea. Testimonianze Paul Alessandrini (ridotture del mensile francese Rock e Folk). « la nostra musica vive di rinnovamenti continui, diversamente da quanto accade in Italia dove PFM vuole dire uno stile generale e la stessa richiesta del pubblico: attualmente andiamo scoprendo nuove cose, dopo aver passato in rassegna il Rock & Roll, la West Coasc, Roxy e Bowie, Amon Duul e la musica europea, cerchiamo cioè di superare classismi dopo averne fatto esperienza, cerchiamo di creare qualcosa di autoctono ma al contempo europeo». D.: Ammessa una cerca sterilità da parte nostra. Non mi sembra che da voi le cose non vadano meglio, creativamente. Non è vero? Alessandrini. Abbiamo un paio di gruppi internazionali, cioè tecnicamente valdi, Ange e Magma, che piacciano o meno, abbiamo anche forme di buon livello, Grand Martin Circus, Variacions che escono dal guscio in modo tutto particolare, ed un sottofondo nutritissimo di gruppi minori, usciti dal folk ad esempio, o dal R&R tradizionale, infine un discreto passato jazzistico, forse mal concretizzato. In parte hai ragione, ma non c'è sterilità e le nostre possibilità di evoluzione sono legare alla volontà di uscire dal confine francese, ma oramai senza ricorrere agli stilemi altrui od alla copia per la copia. Diversa la situazione politica nella quale questi gruppi lavorano. D. Hai fatto bene ad introdurre l'argomento. Ci tenevo. Alessandrini. La massa dei gruppi, negli individui, può dirsi senz'altro « gauchista », ma solo in alcuni casi nel termine attivistico che gli date voi. Sono invece numerosi i casi di autoge rione e di vira in comune. Il problema grande, irrisolto è l'integrazione all'interno del sistema discografico. Per questa e molte altre ragioni il pubblico, che credo più vario ma meno preparato che da voi, ama la musica angloamericana, spesso facendosi prendere in giro, a volte giustamente. D.: E' un fatto che alcuni fenomeni attuali, Sparks, John Cale, 10 CC hanno trovato in Francia terreno facile ... Alessandrini: è la musica del futuro, di massa, completa, aperta, sofisticata, la musica del metallo urlante e dell'età che non può passare. Giorgio Gomelsky (manager di alcuni gruppi del passato, tra cui Yarbirds, ed attualmente dei Magma): che il rock in Francia esista è un fatto, ma conoscendo bene anche il panorama italiano, non posso dire siano dissimili. Direi che qui si lavora con più tranquillità, la politica lasciata ai rivoluzionari per elezione - tutto in Francia è questione cli stile - e che qui c'è un parco di musicisti bravi, a livello europeo, un po' più vasto. Le grosse bands francesi sono nella maggioranza composte di esperienze diverse, paesi di provenienza, influenze stilistiche ... D.: Magma, li hai portati ovunque, con quali effetti? Gomelsky: Magma è una banda del futuro, c'è chi entra in quest'ordine di idee e chi no, come in ogni esperienza artistica. E' un gruppo francese, ma supera ogni confipe di espressione come nessun altro gruppo francese ha fatto, è un caso a parte, come per i Gong. Amaci ed odiati restano i Magma, Christian Vander è un genio. Scintille I fatti su tutto. Un mercato che appare simile al nostro; un'eleganza dandy che porta a facili entusiasmi, una certa immaturità politico-sociale ed un pubblico assetato di 68 musica straniera, inglese soprattutto, ungrow me~ato discografico di importazione, i grandi nomi dell'hard rock internazionale, da Deep Purpie a Grand Funk ancora in auge, una stampa estremamente specializzata, nei casi di «Rock & Folk», «Extra», « Besc », e poi le « novelle » _prototipe « Salut Le Copains » e vari fogli alternativi di discreta diffusione. I gruppi francesi si muovono a fatica, escono dai ghetti con molto coraggio a volte, altre ricevono premi dalla « critica discografica » e rinculano silenziosamente nel sottobosco degli imbecilli ... , noi prendiamo in considerazione tre casi, remando di trarre qualche conclusione (e facendo paralleli mentali) con la nostra situazione. Grand Magie Circus: il teatro topografico Il GMC può dirsi la realizzazione di numerosi programmi e spettacoli: l'idea teatrale sposata a quella musicale, il gesto cabarettistico legato ad un intellettuali mo fatto di poesia e di annedoti, l'huhour ed il divertimento di chi crea, coralmente, e coinvolge lo spettatore, lo in- , vita a partecipare, lo spinge a far parte dello spettacolo ed a creare continuamente. L'esperienza ha ormai sette anni ed in Francia è un'istituzione « mobile », si sposta di città in città sotto la guida di Jerome Savary, organizzatore di un « ensemble » completamente anarchico e libero, svitato realizzatore di storie inverosimili, balletti ultra moderni e l'immagine mutata nel gusto e nel colore ad ogni passo, da Liii a Toper, da Arrabal a Stravinsky, da Zappa ad ogni urlo di protesta. Grand Magie Circus è infatti un'espressione politica, su tutto. Sfrutta la possibilità di aver un certo numero di partecipanti, circa centocinquanta, che sono i rornnnti di un "idea di bd~(: empli-
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