distruttiva di 19th Nervous Breakdown e già si intuiscono per mano di Jones le novità imminenti. W e Love Y ou apre e chiude un ciclo e le frasi finali sono lo specchio di una « rivoluzione interna », del continuo stato di ipnosi che impedirà a Jones di battere il tempo ed usare la chitarra elettrica, dal vivo. Così nasce Their Satanic Ma;esties' Request, una vera necessità di capovolgere la comunicazione usuale ed esprimersi altrimenti, e ci sarà qualcuno a parlare di sterile attaccamento alle mode, e si faranno i nomi di Pink Floyd ed Electric Prunes. C'è tempo solo per un ritorno al country blues ed al rock e vediamo Rolling Stones comporre le punte massime del nuovo rock, Jumpin' Jack Flash, Sympathy /or the Devii che parlano di LSD e violenza maniacale, anticipano la strage di Bel Air ed un periodo molto duro per il movimento americano. E ci sarà l'atto definitivo del gruppo, Beggar's Banquet. Brian Tones si allontana. Mick J~gger interpreta Performance con una convinzione che sa di malattia. Keith Richards aumenta l'uso di droghe pesanti. Ad Altamont gli Hell's Angels del servizio d'ordine uccidono un negro. « Un'operazione quasi rituale», afferma il periodico Rolling Stone. Alle prime note di Sympathy /or the Devii. Rolling Stones, 1975 Non sono cambiati, affatto. E' forse la sfacciataggine con la quale ripresentano il Mito a farli credere sinceri e lasciano che la gente non si disilluda. Ormai sono musicisti e nient'altro, di una professionalità incredibile, compongono da cinque anni lo stesso rock e lo stesso country, vendono albums identici se non nella copertina passandoli per nuovi. Ma . sono, davero, in buona fede. La musica è quella che piace al loro, senza problemi di sorta, senza voler proporre qualcosa di diverso. Ed anche se volessero, non potrebbero trovare un nuovo mezzo che gli permetta di comunicare come quel vecchio, logoro rock. Appartengono al passato, ma l'ultima generazione che non poteva conoscerli prima del '70 li osanna, e nessuno dopotutto ha il coraggio di dire che sono un gruppo finito. Non lo sono. Ancora oggi, come cinque anni fa, fanno il tutto esaurito in stadi da trentamila persone e più: nell'ultimo American Tour di giugno-luglio i biglietti, che costavano fino a settemilalire, sono scomparsi nel giro di poche ore. Le case discografiche hanno pagate milioni per far suonare con loro gruppi quali Eagles. Meters e J. Geils Band e al Madison Square Garden di New York hanno suonato soli, per quasi due ore, e ad un livello eccezionale. Il pubblico era diverso, giovanissimo, ed ancora una volta ha identificato in loro sessodroga-violenza, ignorando che nel '65 erano molto più coraggiosi e meno stanchi. Mick Jagger, comunque, è sempre un milione di volte più grande di un qualsiasi Alice Cooper o David Bowie, ed i Rolling Stones di un qualsiasi figlio di Altamont, vedi Blue Oyster Cult, tutto il nuovo heavy metal. Possono far pubblicare cose inutili come Made in the Shade, un'antologia degli ultimi quattro anni; o cose orrende, come il doppio Metamorphosis che contiene scarti di registrazione ed alcune scosse dell' « epoca dell'oro ». Ma i Rolling Stones continuano ad essere i maestri della rivoluzione apparente e nessun'altra può ribattere con insolenza: « Siamo la migliore ba.nda di rock'n'roll del mondo». Mauro Radice
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