Muzak - anno III - n.04 - luglio 1975

Posta Spett. Direttore indirizziamo la presente perché informi l'opinione pubblica di situazioni anomale ultimamente verificatesi nella nostra città frutto chiaramente di manovre politiche rendenti a rafforzare un potere politico messo in crisi dai risultati delle ultime elezioni. Dopo il clamoroso fallimento del processo montato ai danni di esponenti della sinistra sarda I caso Pilia), che contrariamente alle previsioni delle autorità giudiziarie è servito soltanto a mettere in luce le camorre di quelli che da 30 anni detengono il potere, si è in questi giorni dato il via ad una vasta operazione repressiva, con uso ed abuso di metodi pi,1 o meno legali, ai danni di quella parte di giovani « diversi » ( per la società benpensante) il cui unico torto è quello di rifiutare apertamente determinati schemi e valori imposti da una società sfacciatamente ipocrita e sostanzialmente marcia. Questi i fatti: una settimana fa la polizia è riuscita, con un'abile manovra preparata da lungo tempo, a mertere le mani su due ragazzi trovati in possesso di due etti e mezzo di hascish (di cui il 70%, per ammissione della stessa polizia, è risultato non essere sostanza stupefacente) i due sono stati fermati con il solito sistema dell'agente infiltrato. I giovani, 17 e 22 anni, venivano interrogati e successivamente tradotti, dietro mandato di cattura per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, alle carceri giudiziarie di Buoncamino. A questo punto la magistratura di Cagliari, particolarmente reazionaria, con l'aiuto della stampa locale sfruttava politicamente il caso portandolo a livelli di traffico internazionale e divulgava notizie (accompagnate da minacce) tendenti ad impressionare e spaventare l'opinione pubblica mostrando come unico possibile tutore dell'ordine e difensore della morale il solito sistema politico che da trent'anni gestisce il potere. Il caso nel frattempo subisce sviluppi clamorosi malgrado l'inconsistenza di fatti e prove in mano della polizia fino ad arrivare all'arresto arbitrario {avvenuto questa mattina) di altri due giovani ( 16 e 2 l anni), arres10 basato esclusivamente su testimonianze, oltre che chiaramente dist0rte, estorte con la violenza, dato che le perquisizioni effettuate alle case ed alle persone degli ultimi due arrestati, sono risultare assolutamente infruttuose. Ci risulta inoltre da fonte certa ( il legale di uno dei due primi arrestati) che i ragazzi mostrano segni evidenti di violenza (ematomi ed escoriazioni). Arrivati a questo punto, e prevedendo ulteriori simili a6usi, chiediamo l'appoggio delle forze democratiche pt:rché la Sardegna cessi di essere palestra per le e7 sercitazioni repressive, rampa di lancio per giovani magistrati assetati di potere e valvola di scarico delle personali frustrazioni di alcuni tutori dell'ordine. Ringraziamo pregandola di pubblicare la presente al più presto e confidando nel vostro tempestivo interessamento. Comitato di co11troi11/ormazione Giaime Pintor si diverte con molta leggerezza a dare etichette, a far finta di commentare film, riducendoli in realtà a sketh giornalistici. Cosl Sweet Movie è reazionario ma non si spiega perché. Ci si può divertire a scherzare sul diabete o sul mal di pancia, ma dover distruggere un film solo perché ha azzardato alcune critiche non soltanto alla società borghese, è il colmo del dogmatismo rivoluzionario. Tanto Sweet Movie critica in modo violento con una satira, sempre allegorica, ma pesante anche la nostra società: dalla morale sessuale alla mercificazione dei rapporti; dal virilismo maschilista ai medici borghesi. Ma a difendere questo film si passa per eretici anticomunisti o maniaci della rivoluzione pornografica. Invece Sweet Movie cerca di capire quanto il nostro essere comunisti è conragiato da definizioni mitologiche, sterili schemi, atti contrari a noi stessi. Non è paura della rivoluzione che ti ammazza ma volontà-di-andareavanti, visto che le rivoluzioni, quelle che ci sono state, sono ben lontane da quello che avrebbero dovuto essere in teoria. Anche le scene di Katin, al di là dei vostri cavilli sui nazisti e sugli eccessi di pacifismo, sono la giusta condanna di un sistema politico, lo stalinismo, che si regge sulla burocrazia e sull'autorità e questo non è cerro, secondo noi, il comunismo. Può darsi che ci sbagliamo, ma spiegateci i motivi, non raccontateci sempre barzellette. Franco, Giuliano e Marcello Pi111orè assuefatto alla polemica, drogato. Quando ha una penna in mano 11011si riesce a governarlo. Usa le parole come 11110schermitore il suo arsenale di colpi segreti e finché non vede registri, attori, scrittori e poeti, rantolanti chiedere pietà 11011si ferma. A parie questi vizi, però, il film è e resta secondo noi, completamente ambiguo. /11/atti a voi è sembrato intento alla sinistra, a un m11icomio addiritlura roba da rivoluzione culturale, a Pinlor reazionario e stomachevole, a mia zia, fervente anticomunista, perennemente incerta fra Cavallina e Solge11itsi11, quando è uscila dal cinema mi ha de/lo, radiosa, « Vedi? te l'avevo detto che i rossi sono /utli assassini». Sto percorrendo in bicicletta il tragitto di ritorno. Sono fuori, respiro l'aria {inquinata). vedo la luna (conquistata), vedo il verde (artificiale) e cerco di vedermi regista di un film con la musica di Stockkausen. Penso, vedo, sogno, paesaggi spaziali ... la mente spaccata... l'ego partito in saccapelo ... e tutto il pianeta terra ritornato in Libertà ... Lucky Praw Ogni tanto abbiamo l'impressione che le lettere siano 1111pretesto per far finta di essere poeti. Poeti finti natura/men/e quelli che si occupano preferibilmente di spazi siderali, vibrazioni, saccapeli e altri tmdersimboli di 1110110suono e poco significato.

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