Muzak - anno III - n.04 - luglio 1975

Musica Altramontodelsoul Danilo Moroni Hanno ripescato il soul: è il movimento pop che è in riflusso? PERCHE' SOUL? Nell'infiacchimento generale della tendenza rock uno stile che esiste da anni diventa la cosa nuova. All'inizio del rock c'erano due tendenze chiaramente distinte; da una parte i bianchi col rock di Bill Haley, dal1'altra il rhythm 'n' blues nero e duro, sensuale come i bianchi non sarebbero mai riusciti a farlo. Ricordiamo un periodo subito dopo la prima ondata beat quando si andava ancora nei locali, in cui i musicisti che non fossero neri avevano parecchi problemi a troLa Belle vare un ingaggio. Era il periodo in cui Otis Redding portava tutta la tendenza ad un certo livello artistico con le sue composizioni e Sam and Dave suscitavano l'invidia di tanti vocalisti bianchi con le lor voci vellutate. « Vorrei lo pelle nera » cantava qualcuno allora ed erano parole prive di qualsiasi messaggio politico: avere la pelle nera significava soltanto eventualmente essere in grado di produrre quel suono cosl avvincente e appassionato. Soul significa anima, musica dell'anima. Sittin' On The Doc Of The 24 Bay, l've Been Lovin' You, Hold On I'm Coming. Numeri che hanno costituito la colonna sonora di tante serate quando il fatto di andare a ballare era una cosa mica poi tanto impensabile e ridicola. Lo sviluppo che il fenomeno cominciò ad avere quasi subito portò certo il tutto in una dimensione paradossale, specie qui da noi, in cui il ballo diventava solo un altro motivo per mettersi in mostra con movimenti leccatissimi e il gusto rr,msicale dei frequentatori di certi posti veniva impoverito dai ritmi squadratissimi dei soliti soul men tipo Wilson Pickett (vero Gino La tilla del rhythm'n'blues) e delle varie Deborah. A quel punto il soul arrivò addirittura a Sanremo, un po' meglio che oggi ma sempre meta trista dello sviluppo più sonnacchioso di qualunque genere musicale. Nel seguente periodo di impazzante flower power uscirono giustamente da certi luoghi notturni quelli che vedevano nella musica qualcosa di più del semplice divertimento a camicia e denti stretti nel sorriso beota di tanti convinti « ballerini » da night. Il funky, la musica nera, cominciò ad essere accantonato dai vari amatori e nel frattempo, con un paradosso simile nelle proporzioni al precedente che aveva voluto per un certo periodo solo i neri in pista, si cominciò a dimenticare la derivazione diretta che i nuovi idoli avevano dal soul e nero (in musica) cominciò a diventare sinonimo di superficialità, di lustrini e formazioni a ventotto elementi. Due passi a sinistra, due a destra, uno avanti e uno indietro: i figli di tante albe livide cominciarono ben presto a non volerne più sapere di certi spettacoli cosl prevedibili e la musica funky restò per tanti anni appannaggio, insieme alle sue derivazioni più bastarde tipo « bubble gum » (Il ballo di Simone, Put Your Hand In The Hand Of The Man etc.), dei Barry Whlte

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