Muzak - anno III - n.04 - luglio 1975

s1m1snca, automatizzante e dis0manizzanre la personalità... in musica l'esempio verrà portato dall'uso della chitarra: Ron Asheton degli Stooges di Iggy Pop porterà lo strumento a velocità impensate, colorazioni violentissime e vertigini continue, Kim Fowley altro esempio di disintegrazione punky, New York Dolls, il grido elettrico di un'ultima generazione che cerca unicamente il rifiuto del passato e la parodia di ogni tradizione, Blue Oyster Cult, l'ultimo culto della city dove Buck Dharma Roeser è il sacerdote di un sacrificio che gli young americans di oggi vogliono ad ogni costo, la distruzione del rock e di quanto esso ha significato per le generazioni passate. Dobbiamo limitare il nostro esame a tre nomi, Sparks, figli del genio Rundgren ed angloamericani alle origini ed agli effetti, New York Dolls, le bambole di New York non tanto sguaiate ed inutili come si crederebbe, ed infine il paradosso vestito in cuoio nero, Blue Oyster Cult. Il successo è impressionante, i giovani amano farsi succhiare il sangue dai vampiri, sia nascosti da paillettes e labbra rosse, che esangui e spettrali come i miri nazi che ricordano, resta l'impotenza di chi lotta perché tutto questo non solo non venga ricordato, ma soprattutto ancora combattuto, sino alla sua fine e l'amarezza di veder perdere e svilire le forze di qualche anno fa nei nuovi ghetti, chiuse da sbarre di suoni elettrici potentissimi ed abbrutenti, dove Zeppelin e Sabbarh sono pallidi pretini usciti di seminario ed i deliri di oggi ben più allucinanti. Non staremo a fare della critica sociale, non faremo la critica delle istituzioni e delle città, da cui questa musica nasce, lontano, nel '67 della New York dei Velvet... ma non ci riesce di vedere le soluzioni per il futuro. Sparks, ad esempio. Il grup23 po nasce nel '67 a Los Angeles per opera dei fratelli Russe! e Ron Mael, un primo album ufficiale per la etichetta Bearsville di Todd, poi un secondo, molto bello, dolce e sofisticato « A Woofer In A Tweeter's Clothing» e quindi la consadrazione popolare con i successi Islands che sono storia di oggi. In loro è una ricerca musicale sviluppata dandy all'estremo, il gusto del raffinato e del sottile viene nelle strutture armoniche e nelle parti vocali, la lezione beatlesiana e kinkksiana è portata di peso nella dimensione del « metallo eletrico » dove con ciò è intesa la nuova elettrificazione del cabaret berlinese, la Liii Marlène e i I teschio hitleriano che guardano di sottecchi. Ma per definizione degli stessi Mael, «Les Fleurs du Mael» come sono oggi chiamati in Francia loro terza patria adottiva, del nazismo è oggi da riproporre la simbologia distruttiva, suicida, sintomatica dei tempi che viviamo, non certo le sue significan7:e politiche. Vicino ed in qualche modo simile il discorso dei New York Dolls, dove il suono è però al servizio del divertimento su tutto, il travestimenro un carattere portanre di una gestualità teatrale completa e fascinosa, l'oltraggio forse più aperto, alla maniera degli Stones dissacranti e fantasmagorici. David Johansen, cantante e leader, propone la figura di Jagger nella bisessualità e nella caricatura, nel culto della « scena » cinematografica ed alla Warhol ed i significati sono nascosti in un rock molto schematico e semplice, realizzati in superficie nella celebrazione e nella parodia della violenza urbana, della profonda soli tudine, degli ultimi sporchi fascini di un rock per adolescenti malati. Blue Oysrer Cult, infine.· II pericolo a portata di mano, senza metafore. L'aspetto più freddo e calcolaro del fenomeno: il rock duro e pesante si è trasformato in delirio tecnicista, ed è l'espressione selvaggia dei « vinci tori )> sulle vittime, vincitori che vengono da Long Island e portano al sesso ed allo sragionare fini a se stessi, attraverso il gigantismo della strumentazione, il teatro nero di ogni esibizione. Basti ascoltare, su tutto, il loro secondo album « Tyranny And Mutation » per darsi un'idea delle proporzioni negative del fatto. Ai francesi piace giustificarli e raccontare come nuovo antinazismo giocato sull'assurdo e sulla fantascienza violenta, alla Heinlein, ma questa aggressione non si giustifica da sé e ci piace pensare ad un mondo privo di orgie parossistiche e fatte di plastica acida. Ci piace pensare ancora alla poesia sociale del rock ed alla sua generazione umana, alla chitarra bianca di Jimi sotto il cielo già grigio di Woodstock. Maurizio Baiata

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