Droga Diogni erba unhascisc Dantlo Moroni Perseguitati come viziosi, descritti come rachitici, suicidi e schizofrenici i fumatori di marihuana dal 1940 sono costretti alla clandestinità. Ma l'emarginazione è la strada più breve per la tossicomania. Oggi l'uso della marijuana in America, il paese dove si accese circa quarant'anni fa il primo campanello d'allarme contro la nuova piaga sociale, è quasi legale. Nulla naturalmente può essere « quasi legale » e non ostante il dispiegamento di uomini della narcotici necessari per controllare il commercio d'eroina, qualcuno continua ad essere arrestata anche 11per i soliti due grammi di hashish. Furono i coloni della Nuova Inghilterra a portare in America le prime piante di Canapa Indiana di cui si servivano per fare corde, olio da vernici, fertilizzante e mangime per uccelli. Quando verso la metà degli anni trenta il problema cominciò a tormentare il sonno dei castigatori del costume c'era gente, e furono i primi ad essere arrestati, che coltivava ancora la marijuana nel giardinetto di fronte casa, come aveva imparato dal nonno messicano. Il primo coltivatore di canapa che si ricordi nella storia degli Stati Uniti è George Washington come egli stesso confida nei giorni 12 e 13 Maggio e 7 Agosto 1875 del suo diario, eppure una certa diffu. sione a livelo popolare del fenomeno doveva arrivare soltanto negli anni quaranta. Accanto alle droghe legali: alcool e tabacco esistevano allora i vizi diabolici consistenti in un paio di innominabili perversioni sessuali e nel fatto di fumare la droga. Erano gli anni in cui la dolce « Mary Jane » era conosciuta come « Assassina Della Gioventù » e il consumatore veniva descritto come un'essere zompettante dagli occhi sempre umidicci, rachitico, moralmente corroso e pazzo criminale. E' un fatto che a quei tempi le autorità attribuivano tranquillamente all'incremento dell'abitudine di « fumare » l' aumento della criminalità nei vari stati. In quei giorni essere arrestati per « droga » drammatica a giudicare dall'espressione di Gene Krupa mentre sale sul cellulare, arrestato per detenzione di marijuana, e dalle parole tragiche di Robert Mitchum a sua volta arrestato nel '48: « Be', questa è l'amara fine di tutto - la mia carriera, la mia casa, il mio matrimonio. Sicuro, fumo la marijuana da quando ero ragazzino. Credo che ho sempre saputo che m'avrebbero preso ... ». Nessuno pensava che esagerasse a quell'epoca. Krupa e Mitchum sono un po' i pionieri di una nuova epoca, di una battaglia silenziosa e passiva che i consumatori di « erba » hanno portato avanti per anni in difesa della propria abitudine considerata aliena. Le Fumate Storiche Degli Anni '60 Negli anni '60 l'ascesa degli idoli di carta musica ad una popolarità mondiale portava alcuni esponenti della nuova generazione di « testefumose » ad una posizione di considerevole potere, tanto da potersi permettere azioni esemplari fino a qualche anno prima impensabili. Fu il caso dei Beatles al tempo della loro nomina a baronetti del Regno: in quella occasione, dichiara nel 1970 Lennon al National Enquirer, i Beatles avevano fumato una sigaretta riempita nella toilette di Buckingham Palace. In quella stessa occasione John rivelò anche le scene del primo film Help che erano venute meglio erano in realtà quelle in cui i quattro non ce la facevano a muoversi dal pavimento per la quantità d'erba che avevano fumato. Nello stesso periodo la antropologa americana Margaret Mead faceva il punto della questione affermando: « La marijuana non è nemmeno lontanamente dannosa quanto l'alcool... non fa male a meno che non venga assunta in dosi enormi. Stiamo danneggiando il nostro paese, la nostra legge il rapporto tra giovani e adulti con questa proibizione ». Nel frattempo la Canapa faceva l'ingresso in un altro mondobusiness fondamentale: in più di una scena di Easy Rider, Peter Fonda, Dennis Hopper e Jack Nicholson fu. mavano vera« erba ». « Sicuro », Nisholson, ormai beniamino delle signore di tutto il mondo « abbiamo fumato vera marijuana nel film. Eravamo in campagna e non c'era nessuno per arrestarci li ». E' stata una cosa insignificante dato che fumo marijuana da dieci dodici anni. Del resto ormai tutti " fumano " no? Almeno tutti quelli che conosco io ». Naturalmente queste ammissioni da parte di personaggi pubblici come quelli citati hanno contribuito a smitizzare per la grande massa il personaggio ributtante di fu. matore d'erba creato dalla stampa degli anni quaranta e nello stesso tempo molti hanno cominciato a essere meno timidi nell'ammettere la propria abitudine e addirittura sono cominciate a fiorire le industrie intorno al fenomeno. In ogni Drugstore di Londra troverete oggi uno stand appositamente adibito ad articoli da « fumo » come cartine, pipe ad acqua, pinzette per tenere la cicca senza bruciarsi e cose simili. La Rizla, nota casa francoinglese produttrice di cartine per sigarette, ha iniziato l'anno scorso la fabbricazione del modello King Size, molto più lunghe e larghe delle standard, che servono senza alcun dubbio da parte di nessuno ad arrotolare i joints (sigarette più grosse del normale per permettere a quattro o cinque persone di fumare insieme), eppure, mentre la Rizla fa legalmente i soldi col nuovo prodotto, la gente continua ad essere fermata e multata (se non altro li si limitano a una multa) per possesso di Canapa Indiana. « Già quattordici nomi di fabbrica per sigarette di marijuana sono stati depositati in caso di legalizzazione... » confidò il Governatore della California Ronald Reagan: evidentemente il sistema sta solo aspettando di aver mes• so a punto i macchinari per ..
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