Muzak - anno III - n.03 - giugno 1975

quale verrà sfoggiata una produzione del costo di cento milioni di lire. Dopo la Gran Gala non resta che sedersi e aspettare gli incassi delle vendite del disco che, l'ambizione del progetto lascia a supporre, saranno senza meno cospicui. Danilo Moroni Kevin Coyne Matching head and feet - Virgin Mi fa piacere imparare che Coyne sia riuscito a rimettersi insieme vincendo il lamentatore ubriaco dentro di sé e tornando a sorridere. Non è che Kevin sia però diventato un clown e la sua voce continua a conservare la drammaticità naturale che la rende una delle più espressive del nuovo rock. In Kevin, come dicevamo, esiste però un uomo scontento, sfiduciato e vittimista che più volte aveva preso il sopravvento nel precedente Blame It On The Night rendendo questa sua voce a tratti grottesca. Qui, con la band, sono cambiate le direttive del suono. li rock è molto più marcato e sottolineato da una certa varietà di strun1enti suonati in maniera meno naif che nel precedente. Ci sono dei brani che anche mantenendo un'atmosfera di base molto inglese come Turpencine si staccano di fatto da tutta la produzione contemporanea e precedente diventando atmosfere completamente a sé. Un rock alternativo senza pretenziosità e artifici suonato con la voglia di fare musica per esprimersi. Il fascino è strano, non è suggerito dalle gambe affusolate da pop star fasciate di raso. Il nostro uomo è piccolo e con una grande testa, grassottello e con piccole mani bianche paffute anche se questo non lo escluderà dall'essere forse il rockers più convincente e onesto del momento. Danilo Moroni Pretty Things: S.F. Sorrow /Parachute Silk Torpedo (Swan Song) I Pretty Things ed un mare di metallo nei tocchi aspri di Tomorrow, LSD, Children tanti anni fa nelle parti nascoste di Piccadilly Circus all'alba, nelle chitarre graffiate di S. F. Sorrow e negli angoli ad alzare a picco il volume dei Vox 30 watt, veri innovatori .lasciati da parte appena il decennio rantola ... li rivediamo nei pubs a tessere strane armonie vocali e poi una figura rossa, un grattacielo ed un'autostrada che si perdono nell'oceano. Parachute ed i brividi e la tensione del rientro, un nugolo di artisti flippati a DMT che in America potrebbe voler dire Blue Cheer ... The Letter, Chies from Midnight Circus e la finale illogica Parachute colgono i tempi nuovi, e già SF Sorrow è un ricordo di rabbie amare, di cose afferrate tutte insieme e poi perse, una dichiarazione di guerra prima del « vogliamo il mondo e lo vogliamo subito». Ma l'ebbrezza s,anisce e rest3no i tem;:ii duri, la via è sempre quella del metallo ma la novità sfuma, resta un heavy sfaccettato e poliedri• co... arriviamo a Silk Torpedo dopo un altro episodio, ed il piacere di sentirli è ancora vergine, ancora la stessa carica e l'arcobaleno di luci, per chi crede che il rock abbia qualcosa <la aggiungere, dopotutto.. e sia resa grazia, finalmente, a questa gente ispida e scontrosa. Emmilou Harris: Pieces of the Sky (Reprise) Un angelo uscito dal country e dalle migliori sad songs esistenti, quelle di Gram Parsons e della sua Tequila Sunrise, e se egii verrà ricordato come uno dei massimi folk singers americani, Emmylou coglie frammenti di Paradiso e lo farà sempre, con la voce pulita e morbida, indicando che alla Via mancano due passi ed è meglio spendere con gioia i gradi del cammino, ma soprattutto con consapevolezza, e guarda caso le sad songs di Emmylou paiono quelle di Gram ed egli sorride, perché il velo incorno alla sua figura non era alcro che alla superficie ... Emmylou è senza dubbio una delle alte vette, dove le linee si stemperano in 40 colore ed assumono i toni di una sfera cangiante ed il colore si fa comunicazione ... certo, dal country non si può pretendere un improvviso twist of fate e forme nuove del rutto, ma chi sa cogliere le sfumature che una persona estremamente sensibile vuole dipingere? Tower of Power: Urban Renewal (Warner Bros) M. R. Blues sanguigno ed intrecci fiatistici al limite del feelin pervadono ogni solco dei Tewer of Power e la nuova California è proprio quella di Stoneground ed epigoni, un ritmo virale che purtroppo non ha i] merito della novità. Ma non possiamo ristruggere per cosl poco chi come Cold Blood o Tower of Power appunto di certa musica hanno fatto una ragione valida, di esistere. I tempi acidi sono finiti e non ci si vuole rendere conto e bisognerà aspettare ancora qualche minuto l'innovazione... j musicisti sono caparbi e sballati, ricordiamo parte della Tower nelle frasi finali di Blind John, Mickcy Mare e leggende simili. Bock to Oakland non accusa stanchezza e per chi sa penetrare anche un suolo cosl massiccio e ruvido, non sarà certo una brutta sorpresa. Labelle Nightbirds CBS Dopo un cerro periodo di diffusione (specie nelle discoteche) negli anni '68-'70, oggi la musica soul comincia veramente a dilagare. Di musica soul o funky (leggi nero, ritmato e sensuale) ce n'è in giro moltissima e di tante qualità: dai semplicissimi riffs da ballo only di Jimmy Castor Bunch con basso e batteria tipo martello pneumatico alle 'sceneggiate' per voce solista e sentimento di Barry White. L'intento della musica è giusto. le vibrazioni sono buone ma spesso il tutto è avvelenato dalla commercialità, dalla tendenza al bianco che si sviluppa in moln musicisti di colore dopo i primi guadagni. In questo panorama N1ghtbirds di Labelle si staglia come il disco più intelligente, più personale, più nero e più funky di tutti. Al di là di tutto quanto è stato scritto circa la « spazialità» di Labelle, i suoi punti di contatto col rock di Bowie, al di là di queste sovrastrutture suggerite dalla forma esteriore c'è Labc!le, entità femminile liberata che lancia il suo canto uscendo dagli stereotipi della negretta bionda tipo Supreme. Ascolcate brani tipo Lady Marmalade o Space Children e rendetevi conto che è possibile fare della musica da ballo (perché no?) manter,endo ogni brano ad un livello strepitoso. Il ballo in tutto il soul e in Labelle in particolare è parte integrante del fare musica, una inclinazione naturale a muoversi su onde che fanno venire voglia di alzarsi in piedi e ballare. Questo disco, l'avrete capito, ci piace e possiamo abbastanza facilmente predire un futuro radioso per questa nuova (per mudo di dire) stella in ascesa il cui precedente prodotto fu nientemeno che lt's Gonna Take A Miracle con Laura Nyro. Turta una serie di nuove stelle di colore e donne vanno spuntando, da Labelle a 1:'hoebe Snow sembra tutta una rivincita del sesso così detto debole sul feeling per tanto tempo imposto dal maschio, ma questo è un discorso a parte ... Il concetto di base è affatto differente da quello che anima gli esperimenti ad esempio dei Tangerine Dream. Qui ci troviamo Ji fronte ad un vero « concerto» in quattro movimenti con vari temi distintamente definiti: alla fine del secondo movimento è la consolle di moduli elettronici costruita nel corso degli anni da Varhause che crea la sua propria musica in un mo• mento di 'follia meccanica '. I difetti dell'opera sono certe sviolinature con un profumo un po' ordinario addosso che ricordano alla lontana quelle dei primi perimentatori pop del sintetizzatore (leggi Emerson & C). In ogni modo in questo pezzo di plastica c'è racquisa molta atmosfera, questo può non essere moito ma è sicuro. D.M. _ __,.,_IW

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