falso e strumentale « razionalismo » degli oppressori fa ogni giorno i conti, in fabbrica come nei ghetti. Giaime Pintor Sogno americano? Rock' n' roll is here to stay, .,cono, ed è proprio la veri rà dei primi anni '50. Il Il rock n' roll vive, rimane, i negri sono usci ti dagli spazi bui dei race records ed inventano, si rifanno al blues, al gospel, alle ballads di Bessie Smith e Billie Holiday, evolvono il linguaggio nel bop, nascono Charlie Parker, Mingus, Dizzy Gillespie, Monk, ma questo è jazz, rivolta senza compromessi nè mezzi termini. Più indecisa pare all'inizio la sorte del rhythm'n' blues, ancora musica negra cresciuPlatters 1958 ta dal blues, ma di una funzione epidermica, non l'alternativa totale, insomma, semplicemente la voglia di scatenarsi e far muovere, accelerare le dodici battute e liberarsi dalla rabbia. Costruendo poco. Ci si trova di tutto, anche il rock, il rock' n' roll è nero e già si fanno i nomi di Roy Milton, Camille Howarc!, e poi l'innovatore: Roy Young, chiamato Professor Longhair. Little Richard, negro e col piglio della star, incide Tutti Frutti. E' il gennaio l955. Seguiranno Lucille, Ready Teddy, Long Tally Sally, Keep on Knockin', tracce violente, dalla voce strozzata, le frasi eguali e ripetute, la metrica se.ama e ritmica, frammenti che ben dicono « what rock' n' roll is ali about ». Ed il rock parla, Elvis vuole ancora esser sincero e lo dicono « posseduto dal demonio », poi vengono Love Me Tender e l'altra faccia, poi gli ultimi sussulti di Ali Shoock up e Jailhouse Rock. Caci Perkins urla Blue Suede Shoes ed il rock è al momento d'oro, la rivoluzione nell'aria e nella gente, si scoprono i nuovi bluesmen, Wosf, Elmore James, Lightnin' Hopkins, B.B. King, Guitar Slim e gli altri mille che si agitano nei ghetti. Bill Haley continua a vendere Rock around the Clock, quindici milioni in tutto, idea la pellicola Blackboard Jungle e porta il rock ai bianchi, Alan Freed organizza il primo gigantesco concerto di rock' n' roll alla Cleveland Arena con trentamila persone premute all'interno e ventimila fuori dai cancelli senza biglietto. Il country si fonde al rock n' roll ed ecco Jerry Lee Lewis, ecco Great Balls of Pire ed altre leggende... Con Bo Didc!ley nasce :.in altro stile chitarristico, secco, tagliente, e accordi sparati a picco dagii amplificatori. Who do you love, Mona, cambiano tante cose, e Quicksilver e Rolling Stones se ne ricorderanno bene. Fats Domino, una volta con Lloycl Price, scatena il piano in ritmi velocissimi e compatti, incide Blueberry I-liii con quella strana voce nasale ed Elvis ripete ad ogni esibizione semplici movimenti sessuali. Eddie Cohran è ben James Dean più arrabbiato, viene dal country e la sua voce esce roca, spezzata ad afferrare le .linee di Summertime Bluse, C'mon Everbody, Something Else. Chuck Berry non ancora malato d'ego offre School Day, poi Maybclline, Menphis, Tenessee e Nadine e Johnny B. Goode ed il suo « duck walk » ed il suo modo di strapazzare le corde rimarrà fondamentale nella storia rock. C'è Gene Vincent, un vero purista bianco che farà da punto agli ultimi scatenati rockers. Nel suo Be Bep A Lula si ritrovano le ultime tracce gloriose, perché il rock' n' roll sta morendo e gli anni evolvono il suono in altra direzione. Elvis diventa un abile enterrainer da Las Vegas e così pure Chuck Berry e gli altri. Non tutti. Cari Perkins e Gene Vincent non si rimettono da due gravi incidenti. Little Richard si ritira in seminario dopo una crisi religiosa. Buddy Holly muore. Ha unito country, gospel bianco e rock' n' roll, forma i Crickets nel 1957 ed incide That'JI be thc Day, un capolavoro in assoluto. Lo amano come amano Vinccnt ..
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