Muzak - anno III - n.03 - giugno 1975

Rock'n'rol I Tuttifrutti diquellasocieta, A riguardarla oggi, con le orecchie alla musica cosmica, può sembrare un'enorme ingenuità: ma è, indubbiamente, la chiave di volta per comprendere la cultura del beat. I giacconi, le moto, la violenza non sono un contorno facoliativo del R&R, ne CO· stiruiscono la sostanza che l cosa diversa da un giro di boogie o da quattro parole senza enso. E non è quindi secondaria la musica, il Rock' n' Roll CO· me fenomeno musicale: un ritmo semplice e banale, fa. cile e coinvolgente, la danza come liberazione ( fitrizi a) del corpo, le parole certo non da mal di testa. Tutti elementi, assieme a molli altri, di un nuovo linguaggio da sostituire alla comunicazione verbale. Un linguaggio, se si guarda aLLenwmente, già votato al successo in un 't\111,.ric:..(quella di Toseph McCarthy) in cui chiunque Amerlcan way of hl dimostrasse di saper mette• re tre parole in fila rischiava di finire processato come comunista. Un linguaggio di facile comunicabilità e ap• prendimento per uno strato sociale, come il proletariato giovanile urbano bianco, diseredato e dirazzato, privo tanto di coscienza di classe quqanto, ovviamenre, dt co scienza di raua o di .-!,in. Un altro a ·petto contraddittorio, e dunque un momento non marginale nell'analisi del Rock' n' Roll come fenomeno cli « aggiustamento » e non di rovesciamento, è quello ciel razzismo. Tutta la cultura Rock ha questo eleme'lto a suo ~ottofondo: me:itre i negri sono fra i protagonisti ciel Rock' n' Roll come musica, essi sono avversati violentemente nella società. E logicamente: se è vero che la musica rappresenta per il nero un campo 11011 competitivo con il bianco e che invece nella società il proletariato bianco vede con diffidenza il nero, forza di lavoro di rincalzo a buon mercato dunque concorrente direuo. Il Rock' n' Roll, dunque, mentre crede di porsi come sistema etico-culwrale alternativo è uno dei fenomeni emergenti della razionalizzazione di quegli anni, un fenomeno perfettamente interno, incapace di essere veramente alternativo, un fenomeno non egemonico. e, in fondo, non nuovo. E' in pratica la valvola di sfogo « culturale » in un momento esrremamente duro della riorganizzazione i11terna del capiral;~mo americ:-no che corrispon.le alla fase di riaggiusramento della politica internazionale con l'ammorbidamento della politica della guerra fredda, l.1 fine della guerra di Corea. Ed è del resto in questo quadro che si intende veramente perché il Rock' n' Roll sia un fenoElvls Presley meno t1p1camente americano: proprio perché è la società americana che ha sempre saputo, creando uno strato vastissimo di aristocrazia operaia, con il perpetuo ricatto della manodopera nera e mascherando filosoficamente il tutto con il nazional-populismo che è elemento d'analisi insostituibile per chi voglia comprendere appieno la produzione culturale (oltre che la politica) americana. E agendo proprio senza frammenta· zione del proletariato, fra proletariato urbano e rurale, fra bianchi e neri, la società americana è riuscita sempre a impedire che si ri- 'ormassero germi di culwra diversa, contrapposta, nuova:· riproducendo all'infinito la parcellizzazione e la divisione degli oppressi, usando in modo spregiudicato i mass-media e le tecnologie di controllo. Relegando in sintesi ai diversi, ai rionborghesi, la ge rione dell'irrazionalità borghe e e piccolo-borghe~e, quell'irrazionalismo spontaneistico che è invece storicamente e strut• turalmente fuori dalla ,1isi0ne del mondo di chi con il

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