Ian A. Anderson: Ian A. Anderson (1968) - Two (1969) - Village Thing (1970). Mick Softley: Sunrise (1969) - Street Singer (1971) - Any Mother doesn't grumble (1972). Nick Drake: Five Leaves Left ( 1969) - Bryter, Layter (1970) - Pink Moon (1972). Michael Chapman: Rainmaker (1969) - Fully Qualified Survivor (1970) - Window (1970) - Wrecked again (1971) - Millstone Grit (1973) - Coast Road Drive (1974) - Dea! Gone Down ( 1974). Di folk ortodosso consiglio Y etties, Solo Flight di Ewan Mc Coli, tutto quello che si riesce a trovare dei Chieftains, The lin Isle of Gramarye di Peter Bellamy ed un curioso esperimento chiamato Giles Farscelta personale, perché qui la naby's Dream Band. Ciò, a miJ produzione è enorme e quasi sempre di buona levatura. Nel- ]'attimo di maggiore impatto del folk revival, 1969-1971, si impongono gruppi ora notissimi, che reinventano la musica della terra ma vanno oltre quel preciso movimento per differenza di tratti e di metodo, parlo degli Strawbs migliori di From the Witchwood e Grave New World e dei Jethro Tull di Stand up e Benefit. Dei Magna Carta è inutile parlare, visto che di decente hanno fatto solo Seasons (1970) e parti di In Concert (1972) e Lord of the Ages ( 1972) unendo frasi vivaci ad uno sterile canzonettismo e tanto meno vorrei cirnre Amazing Blondel che, rifacendosi a musiche cortigiane (ora, lasciamo perdere) con il folk non hanno nulla a che fare. La posizione della Incredible String Band rimane incerta: l'uso di moduli folclorici è puramente espressivo, descrittivo e tangenziale, ma certe soluzioni davvero stupiscono. C'è chi ha sfruttato la cosa per scopi commerciali e basta, Lindisfarne, i nuovi Horslips. Mi piacerebbe invece dire della Third Eear Band alla volta degli archetipi lontani nel tempo e l'oboe accanto al violoncello a dialogare di consapevolezza, dei Tir Na Nog alle sorgenti del suono gaelico, dei mal conosciuti Spirogyra, dei mille nomi durati lo spazio di un mattino e raccolti nei volumi Folk Club, di Dr Strangely Strange euforico e ricco di humour, di Gryphon, una banda che alterna una minuziosa ricerca con chitarre e strumenti d'epoca a stacchetti blues stonati il più possibile, di I vor Cutler già pazzo ai tempi del MagÌcal Mistery Tour con i Beatles... la Natural Acoustic Band e tremenda voglia di fare, in un paio di preziosi capitoli ... Dando Shaft nel preciso tramite passato/futuro, un'opera degna di essere sparata alla luna... la 25 JSD Band e l'elettrica aria scozzese, Mc Kendree Spring e l'alba di Spring Suite. Fra i nomi che vanno imponendosi ne colgo due a caso, Richard & Linda Thompson e Hedgehog Pie, ma potrei continuare, vedi Harvey Andrews and Graham Cooper, Boys of the Lough, Come Ali. ye... Dischi - Incredible String Band: The Incredible String Band (1966) - The 5000 Spirits or the Layers of the Onion (1967) The Hangman's Beautiful Daughter (1968) - Wee Tan and the Big Huge (1969) - Changin' Horses (1969) - Liquid Acrobat as regards the Air (1971) - Earthspan (1972) - No Ruinous Feud (1973) - Hard Rope & Silken Twine (1973). Mike Heron ha inciso Smiling Man with Bad Reputations (1971) e dopo lo scioglimento del nucleo Mike Heron's Reputarion ( 1975) con altri Incredible. Di Robin Williamson troviamo l'onimo Myrrh (1972). Horslips: Happy co meet, sorry to Part (1973) - The Tain (1974) - Dancehall Sweethearts (1974) - The Unfortunate Cup of Tea ('75) - Third Ear Band: Alchemy (1969) - Third Ear Band ( 1970) - Music from Macbeth (1972). Tir Na Nog: Tir Na Nog (1970) - A Tear and a Smile (1972) - Strong in the Sun (1973). Dr. Strangely Strange: Dr. Strangely Strange (1969) - Heavy Petting (1970). Gryphon: Gryphon (1973) Midnight Mushrooms (1974) Red Queen to Gryphon Three (1974}. Ivor Cutler: Dandruff (1974) ed una traccia su V (1975). Dand Shaft: An Evening with ( 1970) - Dando Shaft (1971) - Lantaloon (1972). Richard Thompson: Henry the Numan Fly (1972) - With Linda Peters: The Great Valerio (1973) - I wanna see the Bright Lights (1974) - Hokey Pokey (1974). Degli altri è difficile trovare qualcosa. Ma se li vedete, ascoltateli! Si può capitare nella stanza di un pub e stupirsi di gente superba che non ha mai inciso o che ha fatto una cosa una volta. I circuiti della Outr London sono vastissimi e se passate da Londra andateci. L'ingresso costa poco o è a offerta libera, i posti li trovate nel Time Our sotto Folk Clubs. Basta accertarsi che non sia giorno di riposo e portare uno strumento, se lo sapete usare bene. L'industria raggiunge difficilmente questi luoghi, dove ho conosciuto i musicisti più stravolti ed aperti. I:.d il movimento, don't worry, andrà avanti, perché appartiene alla gente e la gente continuerà ad esistere. Mauro Radice
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==