Muzak - anno III - n.03 - giugno 1975

leggi The Magie Mountain, un racconta nel buio ambito di un sanatario. Leggilo. Cosl intendo il sogno ». E musica? «Tangled up in Blue, il Dylan di Blood on the Tracks e Lou Rced. Sono molto vicina. Tangled up in Blue». I-Io sentito di un tuo progetto, Desolee ... « Non se n'è fatto nulla. Interessante, ma non mi convinceva. Una registrazione con la Sky Dog francese? No, guarda, ti sbagli. Dopo The End ho alcune idee, ancora non ben definite. Sul mio prossimo album ci sarà una traccia di Bob Dylan o Lou Reed ... e John Cale >> Lo sai che Lou in. Italia e nella recente tournee europea ha rifiutato quasi ogni contatto esterno? « Lou is complex, è complesso. Lo sai che a diciotto anni i genitori gli hanno imposto un elettroshock? Da quel momento la sua creatività è furibonda e ribelle. Non puoi mai prevedere quali saranno le sue reazioni. L'elettroshock è un mezzo dannato». Qual'è l'album che ti soddisfa di meno? « Chelsea Girls è stato prodotto da un uomo square di mezza età che non ci capiva niente e pensava solo agli utili. Non ci ho potuta fare niente. Immagina. Mi è servita da lezione. In The Marble Index e Deserrshore ho avuto lo spazio giusta e ne sono felice anche ,e Elektra e Reprise mi dissero beh, prova a vendere qualcosa in più, noi avremmo qualche idea ... Comunicare è quello che voglio, te lo ripeto, ma il compromesso è un'altra cosa. Fra me e la Island non esistono compromessi, finora. Non esiterei ad aspettare, in caso contrario. Ma sembra che oggi qualcuno mi ami senza volermi diversa ». Ph Tof!,ni Mauro Radice LaCohensistenz pacifica Siamo abituati a considerare le canzoni di Coheri molto vicine alla nostra esperienza politica: ma ancora una volta l'America è lontana. Siamo andati ad incontrare Leonard Cohen nella sua stanza al Grand Hotel di Roma. La ragione occasionale di questo incontro è sta ta la presentazione in Italia del nuovo libro di Cohen: « il gioco favorito». Leonard stava ad attenderci nella sua stanza d'albergo, seduto su una poltrona, pronto all'intervista, una forma schematizzata di rapporto sociale. D.: Ti senti più scrittore o musicista nei confronti del tuo pubblico? R.: (sorride arricciando il naso) « Sono solo una puttana, una brava ». D.: « Mi spiego meglio: come organizzi il tuo lavoro, che priorità dai, ad esempio alla tua attività di showaman dal vivo ». R.: « L'anno scorso ho fatto sessanta concerti, in sessanta città. Ciò non toglie che mi potrebbe capitare di non calcare più le scene per altri tre anni. Faccio concerti quando sento che la mia vita sta diventando dispersiva: questa è la ragione unira per cui faccio q11alsiasi lavoro, anche o, iello di scrivere i libri: dare un oo' d'ordine ali~ mia vita. Questa è anche il motivo ner c-ui amo scrivere le novelle che richiedono un tipo di lavoro metodico >>. D.· « Dunque non c'è schizofrenia tra il tt10 lavoro di musi1/ista e quello di scrittore? » R.: « Assolutamente no. E' solo che so fare due o tre cose soltanto nella vit,i: bvare i oiattL suonare l,i chitarra e serivere. Quindi 22 quando m1 sento spinto da un urgenza interiore a compiere una qualche attività è ovvio che la scelta avvenga tra una delle tre di cui sopra». D.: « Vogliamo un po' parlare della musica e proprio del cambiamenta che il suond Cohen ha subito in " questo ultimo album. R.: « Vedi, io proprio non so cosa succeda in giro per il mondo in fatto di musica. Veramente fino a poco prima di realizzare questo album, New Skin For An Old Ceremony, avevo pensato <li essere completamente a secco di idee e che la mia carriera di musicist.1 si fermava Il. Poi le idee hanno cominciato a rifluire e mi è capitata di incontrare nel frattempo in un club di Montreal John Lissauer. un'ottima testa musicale. L'ho sentito suonare con altri, gli ho chiesta se volevano suonare con me e così, né più né meno è nato il disco». Pensiamo a Cohen del primo disco. a tutte le fantasie fatte sulle liriche tradotte approssimativamente da un amico, al senso a quel punto completamente nostro che davamo alle sue canzoni soprattutto le prime che ormai suonano già un po' come leggenda; Susan in particolare. Il fascino di Susan ce l'ha spiegato Leonard e molti dubbi si chiariscono: « Né più né meno come è scritta nella canzone Susan è una ragazza che ho incontrato e che mi ha portata nella sua casa vicino al fiume e mi ha offerto del te cinese con dentro pezzettini

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