Interviste UeroindaeiVelvet Nico: una stagione del pop che tramonta. E alle spalle la New York di Andy Wahrol, la morte di Morrison, il tentativo frustrato di unire vita e arte, musica e cinema. Ricordi lontani, la Germania nazista ed i bombardamenti in cui a Nico fu tolta la madre. Nico: « Sono fuggita via dal la Germania, presto, ho scelto l'America ed ho visto che la situazione non era per niente diversa. Potevo vivere alla giornata, dove mi capitava. Incontrai Andy Warhol, non successe gran che, ma mesi dopo mi volle in una delle sue idee. Sembrava una persona giusta ed in effetti lo era, non ancora ingoiato da quello che Nico combatteva sinceramente ma senza rifiutare ... Cos'è rimasto? Il genio, forse, ma non stupisce più ... ingoiato. Può darsi che faremo un altro film insieme a livello di Chelsea Girls. Incerto·». E' vero che Andy propose a Velvet Underground nome, show e poco altro e ti volle cantante nel gruppo quando Lou Reed e John Cale avevano i mezzi per farcela da soli? « Senza Andy i Velvet non avrebbero colto il pubblico, allora. E la scena attuale sarebbe stata un po' diversa. Dal punto di vista della realizzazione ha fatto tutto lui, anche se l'immagine e le tracce più significative erano frutto di Lou e John. Almeno questo dobbiamo riconoscerlo. Poi, l'Exploding Piastie Inevitabile lo show, è l'unica cosa belJa che ha costruito in senso globale ... All'Uda però, l'idea era già vecchia... I Velvet erano strippati e disorganizzati, ma di una perscnalità fuori dal comune. Mi volevano guidare ed è così che ho continuato la via da sola... Poteva non essere». Hai detto che vorresti riformare Velvet Underground con John e Sterling e Moe almeno, ma è passato un anno. E poi, che senso avrebbe? « Velvet Underground come segno esistenza come nove anni fa. Vuol dire guerra, dolore, insoddisfazione, rivolta e lo sai bene. Il fatto è che gli altri credono ancora che io debba essere guidata e creano, se non già ci sono, enormi conflitti di ego. Ma per un concerto, la cosa andrebbe magnificamente bene». Al Rainbow il giugno scorso hai catalizzato l'attenzione più di Kevin (Ayers), John ed Eno. Sinceramente, ti vedo meglio sola ... « Sro cercando di dimostrarlo, ma non riesco a raggiungere la comunicativa di Lou, ad esempio. Ho paura che non siano in tanti a volermi capire ed io voglio parlare ad ognuno, senza compromessi, con sincerità ... ». Reputi di essere una persona sincera? « Ho rifiutato pagatissime offerte per pellicole che vedo false e commerciali. Sono rimasta senza contratto discografico per tre anni perché volevano farmi una Star... un immagine. Guarda tu ». Ti ho vista nel 1967 allo Steve Paul's Scene improvvisare liberamente senza l'aiuto di scale e creavi armonie come in un flusso. « Lo ero. rorse. 1:,ra il periodo m cui Lou era veramente Junkie .e tutti eravamo in un viaggio piuttosro duro. Anche se io ero fuori dal Velvet, il segno rimaneva. Poi, l'evoluzione ha preso un senso. Jim (Morrison) è morto, mia madre anche e questa è una traccia indelebile. Ma morte non è ciò che devo dire... sofferenza per una persona che non posso più veder lottare. Ma alJo Scene non era ancora avvenuto, io sembravo abbastanza tranquilla, no? Già, un flusso ». Improvvisi ancora? « Da sola no, non ha senso... riesco ad esprimermi in maniera ottimale anche per mezzo di una semplice canzone. Con Eno e gli altri, invece, va bene. Ho la forza ed la ragione di farlo. Ma non voglio rincorrere un suono legato all'attimo e non costante quale è appunro la improvvisazione. Piutrosto voglio comunicare, sempre, ed il momento creativo mi serve da base ». Hai molti punti comuni a Jim Morrison? « Molti. Si. Davvero. Vclvet Underground e i Doors penetravano il caos con occhi e coscienze simili. Poi l'erotismo in senso ampio era la sua espressione di vita. Anche la mia, in parte. Avevamo il medesimo concetto di cinema e poesia e tanto altro che mi fa male ricordare. Se n'è andaro e mi ha lasciato un sogno. Vesto di nero ... una traccia. Dolore, capisci? ... Dolore». Mi puoi dare tre flashes della tua esistenza? « Velvet Underground ... è finito quando io e poi John ce ne andammo per lasciare spazio a Lou Reed. Ma già lo sai. Una pelJicola mi coglie assai bene prima della morte di Jim. Si chiama La Cicatrice Interieure ... approvo Philippe (Garre!, il regista) e la sua arte ... incontaminata ... ora non sta bene. Se vuoi una cosa splendida e che mi coinvolge in pieno. ➔
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