Muzak - anno III - n.02 - maggio 1975

di claustrofobia, salga su un trampolino e vinca sui 100 metri dorso l'ambasciatore americano, cosl perché GONG, il tempo è scaduto, si occupi di fatti un po' più adiacenti, dovremo suonare la Nona di Beethoven con uno scacciapensieri, in apnea sotto la calotta artica, mentre von Karajan ci fa il solletico. Ma si sa, l'alienazione è una forma sottile di emigrazione interiore, ti fa sentire spiantato Il dove sei nato, postula origini che non esistono. Allora guardi Ostia e pensi sia la West Coast, Trastevere è il Greenwich Village, ti commuovi a Hendrix che suona « Stelle e strisce » e non t'accorgi che le stelle che vedi sono queile da manganello e le strisce quelle della tua casacca di disoccupato, dequalificato, culturalmente colonizzato, provvisoriamente recluso per manifestazione antiamericana. L'alienazione ti fa strabico e ti nega gli occhiali, ci fa vivere defilato, e questo gli amici dell'Accademia della Silhouette, guardateme così che so' più bello, lo sanno bene. Ma dobbiamo essergliene grati. Non si può dire che non offrano il fianco a critiche, gli amici di GONG, il pranzo è servito. Idiozia Confessiamo che seguiamo con apprensione la produzione di Drupi, per assiderci anche noi al desco del suo discorso culturale, attratti e dalla vastità di respiro che la informa e dalla sua capacità di penetrazione nel sociale. Voi aspiranti del momento relax, sognatori del rapporto senza nevrosi, voi insomma che cercate una felicità contenutà, frutto di un'analisi consapevole su voi e il vostro essere, eccovi finalmente il vostro codice deontologico, corredato da una casistica di situazioni-tipo, in un manualetto di pronto e facile ascolto: SERENO E'. Come si può notare il messaggio di Drupi è stentoreo, lapidario, scolpito nella perentorietà che si fa evidenza, nel granito dell'ovvio che cerca nell'iterazione una sua dignità, dove la psicologia del rapporto è degradata a contrapposizione di irrinunciabili proposizioni, in cui la dialettica delle cose espressa solitamente dai condizionali si tramuta nella indubitabilità caporalesca dell'imperativo e nella positività certa dell'indicativo. Cosl, dopo «Rimani» e «Io vado via », canzoni che oltre a denotare un certo grado di incoordinazione motoria, accennavano alla tematica di Maometto e la montagna, arrivò « Cosl piccola e fragile » in cui veniva delineata una certa figura di donna a metà strada tra il pigmeo e il vaso Ming. D'altronde il problema della porcellana è vivo in Drupi e infatti in « Sereno è » protagoniste sono le tazzine. Lei arriva, gli porta il caffé, lui fa finta di dormire « per tirarla contro me », casomai, per aiutarsi, facendola inciampare nel tappeto. La serenità che deriva da un'ustione sul petto e le lenzuola inzaccherate era un sentimento che eravamo abituati a chiamare in un altro modo, ma, attenzione, siamo a una svolta importante. Guardando malinconicamente i resti di quello che fu un servizio Drupi per due, Drupi decide. Basta con i vetri di Murano, le coppe di champagne. le ceramiche, viva i bicchieri infrangibilj! Cosicché, pronube una gita in campagna, e una moto, la ragazza che guida, finiscono « nel fosso a testa in giù », ma eureka, Drupi ha scoperto la donna inox, indistruttibile all'urto più urto, che casomai più la lavi più splende, e infatti, continua la canzone, «giù nel buio la conferma che » anche cascando dal letto, niente, neanche un graffio. E' l'amore che trionfa salendo la scala di durezza dei minerali. Ma sia chiaro, una donna così va bloccata; non solo come minaccia sovversiva ai baroni della traumatologia e insulto biologico al rachitismo, ma perché, come i bicchieri infrangibili cadono mille volte senza rompersi per poi esplodere se li sfiori con un dito, anche lei ha il suo difetto. E Drupi farà fatica a convincere anche i secondini che, mentre la carezzava, lei ha riportato la frattura del femore, dell'omero, lo spappolamento della milza e sei vertebre schiaccia te,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==