I vescovi sono parti ti, lancia in resta, di corsa reggendosi le sottane, per la crociata contro gli infedeli; la Dc locale penso di cavalcare l_a campagna oscurantista scendendo in battaglja contro la giunta Psi-Pci; un maestro elementare ex candidata del Msi, si fece schermo di prelati e politicanti e, armato stavolta di articoli del codice fascista, si fece promotore della denuncia. L'accusata è Claudio Bertoluzzi, assessore del Pci alla cultura della provincia di Pavia. Oggetta dello scandalo sono una serie di libri adottati nei doposcuola e approvati dal consiglio provinciale. Un volume dell'enciclopedia « Io e gli altri », dedicato a problemi di educazione sessuale; un piccolo libro « Quel brutale finalmente», dove un maestro, fedeie riproduttore degli schemi autoritari e gerarchici della scuola tradizionale viene alla fine giustiziato da uno degli allievi; « Le scritte sui muri » che esorta i bambini ad esprimersi liberamente con i graffiti, sottolineando la mala fede degli adulti repressi che di nascosto decorano i gabinetti con parole e disegni osceni. Claudio Bertoluzzi veniva denunciato e processato per direttissima, il 4 marzo (il processo ·è stato subito rinviato). L'enciclopedia« Io e gli altri», dell'editore Ghiron di Genova, era già stata ritirata l'anno passato, grazie alle invettive del « Ticino », settimanale della Curia pavese. Oggi nessuno - o quasi nesuno - dei doposcuola si sentirebbe più di adottarla. Anche se, a livello d'élite, la vicenda ha suscitato curiosità, e a Roma e in altre grandi città i libri sono ormai esauriti in molte librerie. Non c'è motivo di gridare a un ritorno al medioevo - vassalla la Curia, valvossori i democristiani, valvassini i fa. scisti - se non in quanto gran parte di medioevo le no- ;rre istituzioni hanno sempre mantenuto. In realtà ognuno dei tre crociati ha qualcosa da guadagnare (o da Quandoilpretorleeggeva PierinoPorcospino In piena bi:ittaglia per l'aborto, la curia difende la sua esclusività a (non) insegnare il sesso a scuola. non perdere): la curia vede in gioco l'esclusività del clero sulla assistenza e la sua influenza sulla scuola; la dc punta a recuperare potere nelle zone ad amministrazione di sinistra, non vuole lasciarsi prendere la mano dalle amministrazioni democratiche e rischiare di perdere il controllo dell'educazione; i fascisti - ai quali comunque qualsiasi cambiamento o apertura fa perdere i sonni e la calma - n0t1 possono perdere il ruolo di servi sciocchi della reazione in doppio petto (democristiana o clericale che sia). A questo terzetto cosl affiatato si aggiunge, mancava solo lui, il braccio secolare nien re cervello e niente gambe per marciare da solo, ma molta buona volontà e un servilismo organico: la magistratura. Ai 64 magistrati non è parso vero di farsi parte dirigente nella crociata per la moralizzazione del paese raggiunta attraverso la non educazione sessuale, la fedeltà ai vecchi testi dove i poveri e gli umili sono elogiati purché restino al loro posto, e dove Dio, Patria, famiglia e disciplina, alla pari, sono gli idoli perfettissimi e intoccabili, nei secoli. Non conosciamo il giudice Dubonino, che ha daro seguito alla denuncia del maestro fascista, e ce ne dispiace: siamo cerri di perdere molto. Però conosciamo un altro magistraro, cosi solleci t0 nell'accogliere suggerimenti reazionari, che per lui la repressione è un chiodo fisso, e non c'è pubblicazione, film, libro, canzoncina, postilla o frase pronunciata al risrorante, che gli sfugga. Sicché, pur non sapendo affattO cosa sia la moralità (e, per affinità, neppure l'onestà) la vede tuttavia offesa in ogni manifestazione che non sia di pedissequo ossequio al sistema costituito o a se stesso (all'abito che indossa). Questo magistrato di nostra conoscenza - il quale si sarebbe certo comportato, nel caso, come il dottor Dubonino succitato - è grande ammiratore di quel ministro che, trovandosi in un night, schiaffeggiò una signora perfettamente sconosciuta la cui bella schiena era ampiamente svelata da una generosa scollatura. L'uomo è altresi grande ammiratore di Torquemada, del quale impara a memoria le torture, rimpiangendo di non poter applicare, in aula, gli stessi metodi. D'estate gira per le spiagge calcolando mentalmente i centimetri di pelle scoperta e denunciando qualsiasi eccesso che a lui pare infrangere il pudore. D'inverno segue tutti film « spinti », dei quali poi dispone il sequestro, e intanto processa manifestanti di sinistra, anarchici, bestemmiatori, e ladri di polli, naturalmente, che condanna a pene severissime, essendo, come dice, la proprietà privata « sacra e inviolabile ». Altre cose direbbe, e dice infatti in privato, a tu per tu con i colleghi, della proprietà pubblica, che considera di molto minor valore. Ha deplorato, si capisce, che si sia messa in piazza una questione come quella delle tangenti pagate da industriali petroliferi o zuccherieri a parlamentari e partiti: egli sostiene che qualsiasi legge che favorisca l'industria è positiva, perché sono gli industriali che fanno il benessere e il prestigio di una nazione, quali che siano i mezzi che si ritiene di adoperare. Allo stesso modo deplora le recenti iniziative dei pretori contro gli abusi edilizi, a Roma. E ancora, naturalmente, deplora il diritto di sciopero, il consiglio di fabbrica il diritro d assemblea a scuola,
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==