Muzak - anno III - n.02 - maggio 1975

Centre National de la Recherche Scientifique ha installato il laboratorio di Odeillo a 1300 metri di altezza e dove l'architetto Jacques Miche! e l'ing. Robert stanno facendo esperimenti da fantascienza. Si potrebbe parlare del progetto della Facoltà di Architettura dell'Università di Cambridge che nel 1973 venne finanziata dal governo per fare una casa sperimentale riscaldata con le radiazioni solari. Si potrebbe. Ma a misura che gli esperimenti sono diventa ti ufficiali e a misura che i finanziamenti sono diventati governativi è nato un nuovo aspetto del problema: quello di raggiungere riscaldamenti ricavati direttamente dall'energia solare non per disinquinare la aria ma per fare economia di petrolio; ancora un passo, e con l'ingigantirsi dei finanziamenti governativi il problema sembra diventato quello di raggiungere un'indipendenza economica-politica dai Paesi arabi detentori del Nuovo Potere petrolifero. Forse è a questa luce che si può ricordare il Congresso tenuto a Roma nel 1961 col titolo « Nuove Fonti di Energia » e poi quello già spettacolare tenuto nel 197J all'UNESCO di Parigi col titolo « Il Sole al Servizio dell'Uomo». Forse vale la pena di ricordare che Werner Von Braun, Maharishi della tecnocrazia americana, nel 197J ha ricevuto dalla NASA 30 milioni di dollari per fare ricerche sul1'energia solare e prevedeva di ricevere duemila milioni, sempre di dollari, per le ricerche da condurre nel 1974. E' per uscire da questa luce che preferiamo restare nel1'ambito della nostra squattrinata Drop City e dei nostri se si vuole ingenui sperimentatori alternativi, per una tecnologia alternativa, per una socteta alternativa, per un Pianeta alternativo non più inquinato dagli escrementi animali non servono a concimare ma servono soltanro ad uccidere. In questo ambito i finanziamenti, quando ci sono, vengono dalle Lorien Eterprises e gli Eroi sono Steve Baer o Day Charoudi. Steve Baer (lo stesso che fondò la Zomeworks Corporation, di cui parleremo altrove) immaginò una serie di bidoni anneriti pieni d'acqua disposti lungo la parete della casa di fronte al sole, tali da attingere il calore durante il giorno e conservarlo durante la notte. Day Charoudi immaginò invece un raccoglitore di energia solare che sembra una favola per bambini e se si vuole sembra l'uovo di Colombo. La sua sommità, che ha un diametro di tre metri, è costituita da uno specchio concavo fissato su una lastra di fiberglass; il suo fuoco è un termostato d'automobile che fa funzionare un sistema di 14 contrappesi in modo che lo specchio, come un girasole, sia continuamente rivolto verso iI sole . Il sole raccolto e intensificato dallo specchio viene convogliato e immagazzinato in un canale di olio; e questo permette alla luce solare di una giornata, immagazzinata in una cisterna di olio surriscaldato, di venire usata per riscaldare una casa o per azionare una pompa d'acqua o per far funzionare i frigoriferi. Secondo Charoudi un raccoglitore di energia solare costa 400 dollari e una produzione di massa abbasserebbe questo costo a 100 dollari, mettendolo alla portata della maggior parte delle comuni. Ci sarà qualcuno disposto a fare una produzione di massa per una massa così esigua? Il problema è sempre lo stesso. Ed è sempre la stessa anche la morale: guai a chi tenta di uscire dalla grande massa.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==