Gestoumano Nancy Ruspali . ' - ·m ,.:: • •. 4. ,·.t/-:~~-~~~~---·--- ~-~ Ormai è un gesto abituale, diurno e notturno, quello che Mario Schifano compie con la Polaroid scattando immagini della sua casa, come un paesaggio-immagine come reflex di oggetti, costantemente quotidiani. Immagini 8x8 su cartone flessibile e molto resistente che si aggiungono agli oggetti della casa, moltiplicandosi ogni giorno. « Le foto che faccio le pu6 fare chiunque » dice Mario Schifano, « è semplicissimo - guardo e scatto - è molto più interessante parlare della macchinetta che di me - la sua facilità d'uso alla portata di tutti elimina il "protagonismo" ». Che sia di facile uso lo dice pure il libretto delle istruzioni: « con la SX70 Land Camera, dall'infinito come da vicino basta mettere a fuoco e scattare ». La fotografia una volta, ancora immatura, aveva con la pittura una incompatibilità d'età. Oggi ha aperto una nuova dimensione e questa dimensione si sta mutando in una ancora più nuova ... Non bisogna cercare secondo una vecchia abitudine di leggere quello che rappresentano le foto non devono per forza contenere una psicoJogia. La fotografia è già in sé un paradosso per il suo rapporto con le cose reali. Quando Schifano preme il pulsante e espelle in un tempo di 1,5 secondi l'immagine di un oggetto domestico con tutta la incidenza con ciò che lo circonda o qualsiasi altra cosa gli capita tra 27 cm. e 6 metri, aspetta che l'immagine esca dalla nebbia patinata e si focalizzi - la guarda - osserva sulla pelle laccata la divisione della luce - delle ombre - dei colori - non c'è nient'altro che un gesto umano - e su la foto di quell'intervento un segno - « Guardo e scatto» dice Schifano. Guardare... Guardare alle cose... Forse tutto Il. 54
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