Muzak - anno III - n.01 - aprile 1975

prio strumento giusto l'ansia di una vira naturale, di una armonia che espandesse dalla terra e che del rock si nutrisse per avere altra vita ciclica, per non morire nella polvere insomma. Tutto questo, ed altre storie della storia tedesca elettroacustica ha narrato, la Luce ha colto qualcuno, in un « Cosmic Jokers » che è acqua poetica, acido fertile, armonia del1' antico e del futuro. Maurizio Baiata B. Tangerine Dream Zeit (Der Kosmischen Kuriere/PDU) Il viaggio inizia di botto, poi la revisione, uno sguardo oltre i cancelli e nuovi spazi alla ricerca pura, ai suoni del1'Armonia e Zeit Tempo, un segno all'evolversi delle forme, una creazione che inventa mezzi futuri e lascia le prove in un angolo... La Germania sceglie la via, Amon Duul II, Ash Ra Tempel. Non si andrà ad upa musica inutile, fuori dall'orecchio della gente, ma verso le fonti del suono interno - Born of the Liquid Plejades coglie grappoli di note, li sviluppa ai margini del silenzio e la difficoltà di aumenta, poco importa in ogni caso perché a distanza di tre anni e cento cose finite a mezzo le frasi scuotono ancora dal sonno e dall'attuale miseria di idee. Tangerine Dream ha rimodulato spunti e sonorità di questo Zeit fino al (frettoloso) commento di Aedipus Tyrannus, altri ne hanno fatto una base da cui modellare il suono venturo, anche Wegmuller, anche Schultze che con Cyborg - di prossima pubblicazione in Italia - si è parecchio avvicinato al linguaggio... Nebulous Dawn, secondo movimento, da un libero flusso di energie che forza le barriere della percezione ed è facile aprirsi ed andare ... il suono è a portata di mano indica nuove vie alle origini della luce del tempo del caso - Origin of Supernatural Probabilities e Zeit si trascinano ancora più in là nella ricerca, verso le fonti del Suono vero e proprio, il centro, abbandonano alle spalle i sogni di Alpha Centauri ... dritto all'essere interno. E questo personaggio strano, questo « signore tempo » protagonista delle righe scritte da Froese e compagni sembra qui ancora puro e liquido, è uno Zeit onesto nella sua struttura strettamente elettronica, è un'opera lunga ed ossessiva, di difficile lettura, quanto, almeno!, dissimile dalle frasi di Phaedra, anch'esse figlie della cultura elettroacustica, ma già contaminata dal listening inglese... non si discutono i Tangerine in ordine di spazio musicale, perché la loro espressione, anche la più vicina a noi come tempi di uscita, ha valide giustificazioni, se ne guardano invece le strutture capillari e segrete, quelle colte in sogno, quelle che salgono dalle fratture della nostra coscienza razionale ed è ancora il miracolo dell'armonia tedesca, la partecipazione totale ai suoni, · in anima ed in corpo. Mauro Radice Popol Vuh: « Einsjaeger & Siebenjager » (Der Kosmischen Kuriere/PDU) Un tempo fu scritto - Nelle profondità del nostro inconscio c'è un bisogno ossessivo di un universo logico e coerente. Ma il vero universo è sempre un passo al di là della logica. Florian Fricke è un Baba Cylom: il Baba è un uomo, un viaggiatore, uno che non si ferma mai, un driver dell'inconscio fatto realtà, un Sadhu, un sapiente del Nulla, il portatore del fuoco e della luce ·sulla terra... ma non è un santo cristianamente riconosciuto giacché il Jettare contro il sistema con il mezzo del viaggio e della nuova consapevolezza non crediamo sia ancora digerito dai « massimi sistemi » della società contemporanea e di 49 ogni tempo. Eppure il Baba è un uomo come noi, pulito, sporco, lacero ricco e quello che fa per te è donare il suo mezzo per avvicinarsi all'Assoluto ed alla realtà quotidiana: contattando la tua mente e dandole presenza attiva, nel corpo tuo e degli altri, nell'amore tuo per gli altri, nel liberarsi dai confini: ogni posto è il posto giusto e non è importante che tu sia in India od in Tibet, ma ovunque, per le strade, in Italia c'è la risposta ai tuoi iqtcrfogativi, c'è sangue che scorre che pulsa che vive e spinge al Suono al Senso alla Musica. Florian Fricke è un musicista tedesco e da lui emana la forza vitale del Baba Cylom, in lui e nelle sue righe scritte per il Popol Vuh scorrono le visioni vertiginose dello Oriente e dell'Occidente, della religione e della sanità, della musica mai fanatismo mai conosciuta sempre da respirare. Florian, unico membro rimasto degli originari Popol Vuh di Affenstunde è nei corridoi azzurri del suono puro e limpido mai curvo su se stesso, sempre disteso ed aereo, sia nelle composizioni apertamente elettroniche che nelle partiture acustiche: pianista e profondo conoscitore della cosmogonia ritmica orientale, Fricke ha forse superato, per primo, il roccioso scalino dell'avanguardia elettroacustica, donando ad ogni suono la sua naturalezza tipica, restituendogli la primigenia dimensione essenziale: come dal corpo stesso dell'uomo emanano i rumori del giorno, della luce, della gioia e delle sensazioni, come lo orecchio capta ed ama, come l'animo esalta ed odia l'acqua sonora da cui simbolismi e verità si intrecciano a comporre il ritmo di ogni giorno, cosl il Popol Vuh arriva a rappresentare le risaie del delta, o lo sciogliersi di una fila di formiche, o lo sbocciare dei petali invisibili, o la trama silenziosa di un ragno ed il Tutto è Tutto in in quanto tale, senza costruzioni false, senza formalismi e paure, senza sovrastrutture. Un tempo il Baba sonoro dei Popol era l'elettronica ed il ritmo selvaggio e naturale di « In Der Garten »... poi la luce accecante addolciva se stessa tra le pieghe morbide di « Hosianna Mantra » ora è il dispiegarsi di una opera completamente nuova ed illuminata... ed è ancora un passo... poi lo· scivolare lieve... ancora un passo... e lo scivolare mai affannato ... un passo e l'armonia e colta in essenza tra l'elettroacustica degli strumenti e delle gole... un passo ed il suono come movimento in lunghe suites splendide, progressioni ritmiche semplici e piane che respirano di purezza e degli occhi del Baba... opera incredibile, giocata sul polistrumentismo di Fricke e di Danny Fichelscher, ex batterista degli Amon Duul II e splendido chitarrista ... ed ancora la narrazione dalla voce di Djong Yun, splendida e dolce... ed ancora il libro sacro degli indiani Quiché, i più eletti tra i Maya, a riportarci alle origini dell'armonia universale. Ed ora un esempio di critica razionale: i Popol Vuh sono bla-bla... sono molto bravi e fanno musica religiosa (cristiana) per questo sono bravi, però non lasciatevi ingannare troppo, perché sembrano bravi, ma in realtà non lo sono perché copiano la West Coast ». Tutto, ma non questo e che i Baba Cylom della Terra ci illuminino ... Maurizio B. Bates Miles Davis « Get up with it » (CBS) L'uscita di un disco di Davis scatena sempre un piccolo vespaio nella critica e più in generale nel pubblico. E' fenomeno che si ripete da molti anni ed è comprensibilissimo, considerando che Davis è in assoluto, e non

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