1 ) far sposare la figlia Vic_enzella a Don Pasquale Pacchesicco, contrariamente al volere del marito Pulcinella. Ma· Don Pasquale riesce ad imporsi spaventando a morte pulcinella che alla fine acconsente - è totalmente cantata ed è intrisa di significati simbolici e ritualistici. Pulcinella rappresenta l'anno vecchio che non vuole cedere e si oppone alla fertilità della figlia Vicenzella (che tra l'altro deriva da Vicienzo che è uno dei tanti nomi del carnevale). Ma, alla fine trionfa la fertilità attraverso l'elemento estraneo Don Pasquale, che non a caso generalmente viene caratterizzato come calabrese, per significare l'influsso benefico di elementi nuovi e vivificatorii nel processo della vita, idealmente ancora legato al ciclo produttivo della terra. A questi motivi se ne intrecciano altri di ordine più generale, come la raffigurazione simbolica di Zeza come madre esponente di un arcaico e fattivo matriarcato, e di Pulcinella, innamorato e geloso inconsciamente della figlia. Il tutto culmina nel rito finale della morte del carnevale che viene pianto come se fosse un essere umano. Un accavallarsi di diversi motivi quindi coordinati da quel canto chiamato appunto « la canzone di Zeza», sottolineati da numerosi effetti comici. Si tratta, quindi, di un recupero del massimo interesse, che anzi andrebbe ripreso e continuato. Anche se nel circuito dei teatri ufficiali queste cose rischiano di perdere di significato e di diventare esclusivamente routine. Queste rappresentazioni, dato anche la cura della N.C.C.P. nel far corrispondere le recite alle date tradizionali, andrebbero realizzate all'aperto, nelle piazze, o comunque, in un ambiente più adatto più vivo, che oltretutto risponderebbe certo più intensamente a questo tipo di proposte. G. C. AlberomotorBeadenPowell aMilano aRoma 35 Con all'attivo già un· long playng « Il Grande Gioco » i cinque dell'Alberomotore hanno tenuto il primo di febbraio un concerto alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano. Già altrove abbiamo avuto occasione di segnalare questa nuova band nazionale (nuova relativamente perché Glauco, Fernando, Adriano, Maurizio e Marcello suonano insieme ormai da cinque anni) che si è inserita nel discorso rock blues classico con matrici d'oltre manica e oceano con le incidenze politiche e sociali nazionali. Nel corso della serata i ragazzi dell'Albero hanno colto l'occasione per presentare al pubblico il loro ultimo 45 Messico Lontano un brano con richiami d'atmosfera allo stile Pat Garret e Billy the Kid che avrà ottime possibilità di piazzarsi bene nelle vendite. Era la prima volta che un complesso rock varcava la soglia del Conservatorio. Il famoso chitarrista brasiliano Baden Powell ha tenuto un concerto al Sistina nel ciclo degli ormai famosi « lunedl al sistina ». Powell è certamente il più apprezzato e conosciuto chitarrista brasiliano. Ha suonato e collaborato con i migliori artisti del suo paese da Jobim a De Moraes. Powell è un chitarrista estremamente elastico e versatile e passa con disinvoltura dalla bossa nova al samba fino alle trascrizioni' di famosi brani di musica classica. In questo concerto si è esibito con un trio di contrabbasso, batteria e percussioni. La particolarità di Baden Powell sta proprio nel dare ai tradizionali ritmi brasiliani, una tessitura jazz. Tutto sommato abbiamo riscontrato in Powell una tecnica eccezionale, priva, pero, di quel feeling che ci fanno provare altri musicisti di musica sudamericana.
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