Muzak - anno III - n.01 - aprile 1975

Questi manifesti sono di un grafico cubano, Antonio Perez, detto Niko, che lavora per l'istituto cubano del cinema. Sono in serigrafia e acompagnano e pubblicizzano i films. In un anno i sei grafici che lavorano nell' atellier di questo istituto illustrano circa 180 pellicole. Essi lavorano inoltre ad alcuni manifesti, più propriamente politici, a larghissima diffusione, che l 'isti tuto del cinema stampa nelle ricorrenze più significative: anniversario della rivoluzione, 26 luglio, 1°maggio, etc. Non si tratta di prodotti destinati ad una élite, o quanto meno isolati: quasi tutti i manifesti che vengono stampati a Cuba, siano essi politici, di spettacoli, di sport ... (e sono tanti, dato che non esistono molti altri sistemi di pubblicizzazione), sono di ottimo livello « artistico », segno dell'acquisizione di massa di un linguaggio efficace ed estremamente significativo. Gran parte del merito di ciò spetta ad alcuni grafici, fra cui Niko, i quali, partiti dalla pubblicità (a Cuba prima della rivoluzione venivano concepite tutte le campagne per il centro e sud America delle grandi industrie statunitenesi ...), hanno cercato di far sl che la propaganda ririvestito un'enorme imporvoluzionaria, che ha sempre tanza per l'isola, rifuggisse dagli schemi artistici del realismo socialista. Sul piano pratico non sono mai stati utilizzati i facili simbolismi, tipo muscoCuba,quelindaesCuba 30 li, piovre-imperialiste, ruote dentate, retoriche varie, nè sono stati censurati quei modi espressivi (cinetica, liberty ...) più difficilmente plasmabili ad un discorso politico propagandistico. Ma, ed è quello che più conta, sono stati usati simboli concettuali, caratterizzati da un segno estremamente sintetico e grafico, che hanno alla lunga abituato i fruitori ad una partecipazione tutt'altro che superficiale e passiva. Andrea Puccini

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