va:mente, nella seconda parte, una metodol,ogia di costnuzione elettronica che troveremo più avanti nei Tangerine Dream ed ,in Schultze soprattutto ... qui le note vengono di getto sotto r impeto ,di Tim a!lla voce e la presenza di altri pazz,i americani ed il nuoleo di tedeschi Manuel Gottsching, Bettina Hols, Hartmut Henke, Micky Duwe e molti altri... opera confusa si accenflava, perché troppo sfaccettata neMa 1unga porzione di « Space " (,prima facciata) in cui i movimenti di «Downtown», « Power Dr,we ", « Righi Hand Lover" e « Velvet Genes" sono frasi conci1ate e mal variegate, ma v,iceversa opera incredibil,mente bella se vista a:1,1,a •luce di «Time", seconda suite ,lunga ed essenziale ohe mira a sottolineare la bontà del mezzo elettroaoustico... l'unione d,i voci e mezzi elettrollici per fendere tangibi-le una realtà mu,sicale dawero difficile da riproporre ed anche se dubbi e perplessi1à possono nascere all'ascolto di que&ta musica difficile ed antipopolare non sfugga il signi,f,icato intrinseco di ogni passo, il fatto stesso che si tratta di musica autogestita, violen,tata dal sogno americano, quelio in nero, alla Leary, sogno magico ed inverosimile, sferzante e rea•listico che apre ad una visione più colletHva deMa natura stessa della rock generation, dei suoi sforzi, deMe sue significanze. M. B. l.XO~ESSE LYONESSE (PDU) I sintomi della ricerca acustica sono stati a lungo prerogatfvii di un'lnghHterra adombrata ed ordinata, quella dei Fainport e, più in giù, degli splendidi Renbourn, Jantsch e Pentangle, ma tra queste righe la tradizione non è trasformata né svilita da elettrolisi inutili. .. tutto è lascia36 muza lo a,iiia t-e,rra, all'umore vero del respiro musicale bretone di cui Lyonesse è cantore acuto e preciso. Il gruppo procede sulla strada già percorsa da Stive-li, raccolta di matrici pre~edievali per ecce-Menza del cui lascino restano essenzial,mente il gusto timbrico, la distorsione e l'iteraz,ione particolare di alcuni strumenti, violini ed acustiche sopratt-utto, nonché I' uso misurato, accor:to degli impasti voca•li e l'atmosfera tutta, dolcemielata e triste, vagheggiante quel cantare poetico trasognato, 1ipicamente da focolare o da « suM'aia », già ber prima della tradiz,ione trobadorica e cortigiana... quanto d, meglio si coglie in «Lyonesse» è il rispetto, ·la fedeltà soprattutto deM'impostazione vocale di ogni canzone, la modulazione della voce, narrati,va e scenica come nella tradizione partenopea, è l'essenza stessa della musica ... qui in effetti sono i testi a far tutto, i suoni ne colorano •le intenzioni e gli accenti con gusto e semplicità, forse trascendendo questa naturale disposizione solo nell' l'uso della spinetta e di alcune corde par,ticolari ... vien giù da sé anche una qualche elettrificazione ed il tono evocativo imperioso delle più belle com: posizioni « The Lark in The monning • (già nota in edizioni anglosassoni), « Planty Mistress Judge "··· M. B. GENTLE GIANT: THE POWER AND THE GLORY (WWA) Il poliritmismo che li aveva caratterizzati un tempo è qui la dominante dell'intero lavoro e « The Power & The Glory " risulta, per gli Schulman e compagni, un punto fermo della propria produzione... orlati di pizzi e pieni di finzione giungono a noi i caratteri del nuovo racco!lto, la variazione di un motivo che pare ormai r,ipropors.i all'infinito, che da «Three F,riend-s" in poi non ha saputo giustificarsi né .psicanalizzarsi a dover-e, un suono ohe denuncia la mancanza d•i elementi nuovi, strutture organiche ormai intendipendent-i a:1negaUvo. L'album giunge quioo•i fuori tempo e passivamente a raccontare di salti vocali sempre precisi e belli, di ripetizioni e variazioni adusate, seppure raffinate, ma troppo prive del- •lo spunto v'iolento, della nota fina-le... e se consideriamo ancora per un po' i passi di « FunnyWay,s » ed « Alucar<l ", se rammentiamo le uscite violente, caleidoscopiche dal vi,vo, Minnear e soci non possono che stupirci in negativo, ché la loro forza si è andata settorializzand,o nei seni di una musica ipercost-ruita, ipertecnica: le performances individuali purtuttavia esistono e gli episodi in cui ci sia della « inventio ., non mancano ... « Aspirations • e « T•he tace " tra le note significative ... M. B _,.._,..~ i -, ...... ,,.,,.1 ~ •• ,. .... ~ ~-1.r/,,f/ff OREGON: DISTANT HILLS (Vanguard) Ralph Towner è la frase asciut- ,ta, asettica e meravigliata d' se stessa del Weather Repor1 forse migliore, quello di «I Sing The Body Electric ", ma è anche una composizione più distesa di uomo, strumento al◄€ prese con armonie più alte di lui di dieci spanne, a viaggiare tra H pomeriggio bucolico e la luce ;,lana, regolare di « Oregon », album eccezionale per un gruppo, omonimo, al suo esordio... sembra incredibile ohe il jazz fluido e splendidamente macerato degli ultimi tempi riesca a donare composizioni cosi pulite e cristalline, musiche che stanno tra la Third Ear Band p,iù acusti-ca e dolce-soffusa ed il Weather di • Tears• ... ancora pare si debba parlare ancora di miracoli, sop,ra le anUche rovine, sopra il continente già macellato della nuova « pretenziosa " musica d'avang.ua,r•cHa.Towner, abilitato all'uso deMa magia musicale dalla lucida alchimistica di Shorter, Z•awinul, Vi,tous, opera con virtù elegante nei solchi di un suono piano e levigato, dominato daM'acustica, dai flauti dalla strumentazione mo~bida ed intensa, da,lla filosofia naturale di « Aurora " incredibile amore, « Dark Spiri!» con giochi di chitarra olassica aggrappati al s:tar e poi in « Distant Hills" e « Song For a Friend », figure di suoni ombrosi, crepuscolari in cui l'intreccio è una sorta di città plebea, in mezzo al marasma di società ben religiose... la rivoluzione si può, forse, fare anche con dolcezza. TRAFFIC: WHEN THE EAGLE FLIES (lsland) M. B. I piedi del,l'uomo erano avvolti in tela di sacco, e il tango li aveva impiastricciati al punto ohe l'uomo sembrava quasi incapace di soMevarli » da « Un Cantico per Lerbowitz" di Walter Miller Jr. ... ed i piedi dell'uomo ripresero a muoversi, con fermezza ... tra 1e note e la fatica, tra gli anni ed i ripensamenti. .. Traffic ed un'aquila che spicca i,I volo, prima debolmente, di-battendosi nel contagio del morbo del rock, poi risolutamente, con urla che hanno del magico, dell'irreale ... « When The Eagle F,lies »: è come se Winwood abbia ucciso, per poche monete di lucidità, le opache, ultimo passato, esperienze come se il suo modo di dire e quello dei Traffic
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