Muzak - anno II - n.13 - novembre 1974

,... ... Recensionoi contraddizioni? Il nostrointervento Dopo anni di esperienza nell'ambito della musica pop, la sensazione prima che esce dalle righe della storia viissuta fin qui in Italia, è quella di ... mandare tutto a quel paese. Sarebbe a nostro avviso cosa giusta chiudere con i dischi e dischetti per molte ragioni che ben conoscete, sarebbe inoltre molto meglio per noi non doverci continuamente trovare a lottare contro il compromesso « questo buono questo cattivo questo commerciale questo giusto questo sincero questo sputtanato ... »: chi ha risolto ogni problema è il critico « estetastrutturalista » il quale molto saggiamente prescinde nei suoi giudizi, e nella vita, da ogni intervento di analisi storica, sensitiva e socio-politica soprattutto per rendere il ghettino del rock italiano sempre più beUino e « decadente », dimenticando se non altro quello che alla base, negli anni '60 mosse il rock americano, ma lasciamo perdere. Il nostro è un tipo di compromesso ben più grave: parliamo di dischi che possono piacere e non, ma parliamo di un prodotto industriale; possiamo dimenticare questo postulato o la situazione non rosea dei cantautori, dei gruppi che vivono all'interno di questo sistema e, volenti e nolenti, prima o poi ne moriranno, senza una lira... questo è importante: ma Muzak è qualcosa di attivo, che si dirige ad un pubblico di non rimbecilliti, di gente che fa politica personale e di gruppo, di compagni che lavorano, studiano e non vogliono essere presi in giro... e noi, per loro, tirriamo le nostre brave somme sui prodotti della musica rock folk jazz ed oltre per la modica somma di lire 5.000 ad album; per rendere un certo tipo di cultura, di cui la musica deve essere, può esserne, il filtro, per renderla cioè alla portata di tutti: ecco la contraddizione, che autodenunciamo perché dentro di noi, nelle macchine da scrivere, nelle strade, dappertutto e primariamente in Muzak. Con i mezzi che abbiamo, cambiamemi galattici non ne verranno, questo lo dobbiamo premettere, e forse il Sogno resterà sempre tale, forse non usciremo mai dal compromesso, c'è però il corag. gio di vo.'erne uscire e di parlare chiaramente. Il collettivo di redazione _... 31

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