Muzak - anno II - n.13 - novembre 1974

Se ne parlava ,in giro da tempo. Voci, sussurri. Poi la notizia definitiva: i gruppi sperimentali si sono confederaci. L'organismo destinato a mediare le diverse esigenze e le comuni rivendicazioni si chiama A.T.l.S.P. (Associazione del Teatro italiano di sperimentazione professionale) e, a quanto dice lo statuto, ha come scopo primario quello di promuovere lo sviluppo di una libera attività di sperimentazione, di tutelare gli interessi dei Soci in tutti i campi dell'attività teatrale, facendo opera di mediazione presso tutti gli Enti pubblici e privati preposti a tale attività». Benissimo. E come potremo non essere contenti proprio noi che da queste colonne (n. 8 di Muzak) dicevamo, facendo un bilancio della stagione appena terminata, che i gruppi avevano la scelta tra l'unione e la morte? Neanche il fatto che l' A.T.I.S.P. sia praticamente nato nella sede della sezione culturale del P.S.I. riesce a intaccare la nostra gioia. Anzi. Se quasi tutto quello che accade, nel bene e nel male, di« politico » nel panorama del teatro italiano ha all'origine .il P.S.I. ci sarà pure una ragione. E la ragione è che tutte le altre forze di sinistra ritengono di avere altre gatte da pelare. E, per carità, fra attentati, carovita e Fanfani non si può dargli tutti i torti. Basta che poi nessuno si lamenti (e a proposito a quando il famoso C.C. sui problemi culturali?). Comunque chiusa parentesi. L'A.T.I.S. P. c'è ed è un bene che ci sia. Anche perché raccoglie veramente tutto quello che di buono c'è in Italia nel campo sperimentale (adesioni finora pervenute: Mario Ricci, Gruppo Vasilicò Albatro, Aleph, Gruppo' Alfred J arry: Nino De Tollis, Gruppo Ottavia, Club Teatro, Meta-Virtuali, Teatro Lavoro, Gruppo La Maschera) e perché le clausole di ammissione (un anno di attività o qualche componente del gruppo con precedenti esperienze nel campo della sperimentazione) sono tali da garantire al tempo stesso una notevole apertura e un alt a certi tipi di proposte teatrali che nascono e muoiono « dans l'espa-. ce d'un matin » con il solo risultato di confondere le idee al pubblico. Grandi assenti (ma le loro adesioni possono essere sul punto di pervenire mentre noi scriviamo) Sepe, Cecchi, Leo e Perla e Nanni. I primi tre ci auguriamo che vadano presto a ingrossare le fila dell'A. T.I.S.P., primo perché sono bravi e secondo perché non riusciamo a vedere i motivi di un loro possibile rifiuto. Nanni è bravo anche lui, ma mentre gli altri pensavano a federarsi lui era probabilmente a cena da Zeffirelli. Come si suol dire: « Ognun per se e Dio per tutti ». Gli scopi dell'A.T.I.S.P. sono, come è giusto che sia, prevalentemente tecnici in base al vecchia e saggio detto che la unione fa la forza. Ma speriamo che vada anche in porto il progetto di gestire una Rassegna tra i gruppi associati e quello di promuovere incontri rivolti allo studio dei più importanti problemi che il teatro sperimentale si trova oggi a affrontare. Speriamo insomma che l' A. T.I.S.P. sia capace di non limitare le sue funzioni all'impostazione di un più corretto rapporto con il Ministero e con gli Enti pubblici, ma che divenga un punto di riferimento culturale a cui tutti possano far capo: teatranti, pubblico e, perché no, anche i giornalisti, visto che prima o poi dovremo romperlo questo benedetto circolo vizioso del tu mi inviti - io vedo e scrivo - tu ti arrabbi oppure no. E tanto per cominciare al presidente Mario Ricci e a lui per tutti il mio personale augurio di buon lavoro. Nello stesso momento in cui è stata annunciata la nascita dell'A.T.I.S.P. i gruppi sperimentali hanno comunicato i loro programmi per la stagione '74 . '75. Vediamoli insieme e sapremo più o meno quello che ci aspetta. Mario Ricci dopo una ripresa del Joyce consigliata dal successo pescarese presenterà Paperopoli e il titolo lascia supporre che si tratterà di uno sviluppo della satira sui personaggi di Disney iniziata con Le tre melarance. Valentino Orfeo e il suo Teatro Lavoro debutteranno in gennaio con una nuova edizione della Cimice di Majakovsky curata da Orfeo e Ubaldo Soddu. L'infaticabile Perlini, una volta terminata l'esperienza veneziana dell'Otello allestito per la Biennale, riprenderà sia Candore giallo che Tarzan. Questo ultimo parteciperà in febbraio al Festival Mondiale di Los Angeles. De Tollis prepara una sinfonia teatrale in quattro frammenti da un'idea su Mallarmé e Debussy, il gruppo Aleph un Dracula, l' Alfred J arry una rielaborazione del Don Giovanni, il gruppo Ottavia una riduzione dell'Armata a cavallo di Babel, il Teatro Club pensa a uno spettacolo che ha come titolo provvisorio Richiamo, i Meta-Virtuali preparano I canti di Maldoror di Lautréamont. E questo per quel che riguarda i confederali. Il cartellone del Beat '72 quest'anno estremamente ricco e vario. Terminate le repliche di La Festa, lo spettacolo di Lucia Poli atttualmente in scena, ci sarà una pausa musicale con le Microtensioni, concerto per nastro e moog di Antonello Neri. Seguiranno Il giovane T orless, una riduzione da Musi! di Ida Bassignano presentata dal gruppo Teatro degli Opposti, Pulcinella e l'anima nera di Giancarlo Palermo (Compagnia Lo specchio dei mormoratori), Il mito della caverna da Platone di Donato Sannini (Gruppo il fantasma dell'opera), Escursione di Gianfranco Varetto da Kafka (Gruppo Otradek). In progetto una Rassegna Sperimentale curata da Ulisse Benedetti sul tema: Violenza individua, le e società. L'iniziativa dei lunedì musicali proseguirà anche quest'anno. Sepe dopo la ripresa di Scarrafonata metterà in scena Mascheropoli. E per ora è tutto. Giovanni Lombardo Radice , .. ,,. 29

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