(segue da pag 13) consumata e pz.gatz. e l'ideale è consumare e pagare la sua musica « radicale ». Franco Mamo11e e Andrea Valgarenglti direllore di Renudo sono gli strumenti ideali per questa operazione. I primi a cascarci in pieno, oltre ai consumatori di dischi Cramps, sono Lotta Continua e Il Partito Radicale. Nascono gli Area, le tourné alternative di Renudo, i superpopfesteval del parco Lambro sempre di Renudo, con la consulenza e la supervisione dell'ex pescecane dei concerti Marnane, nasce la Premiata Forneria Marconi dì sinistra, nasce la musica progressiva e radicale legata alle manifestazioni per il Cile e per i diritti civili. Andrea Velcarenghi direi IOre e animatore di Renudo. Un bravo e onesto compagno. Per anni un culo da bestia per far crescere anche in Italia il circuito alternativo, ma sempre in maniera casinista, disorganizzata ed egocentrica, tanto che a un certo punto ( festival dell'Alpe dei Vicerè) si trova pieno di debiti e sconvolto da mille problemi pratici per mandare avanti la baracca. Risultato: da un dato di stanchezza sua, di Andrea Valcarenghi, e di appoggio strumentale a settori pseudo-progressisti del business musicale, scaturisce, sempre secondo Andrea Valcarenghi, che per costruire il circuito alternativo e per sconfiggere i padroni della musica bisogna per forza mettersi d'accordo con alcuni di !ero. (Eho!). Lotta Continua e Partito Radicale. Non ne capiscono un cazzo di musica come del resto tutti gli altri gruppi e gruppetti extraparlamentari. A Pannella e a Sofri piace Azm:vour, Mina e basta. Pe- ' a muzak L ro a un ceno punto scoprono che con la musica si può fare buona pubblicità a certe lotte ~ a certe iniziative e affidano a due personaggi singolari la gestione di tutta la baracca musica. Lotta Continua delega per un po' tutto a Pino Masi ex dei Circoli ottobre e intimo di Sassi, i radicali a Vincenzo Punzi, impiegato del giornale Liberazione, solo perché a lui gli piace la musica pop ed è un po' capellone. Risultato: Lotta Continua e Partito Radicale si ritrovano gli Area tra le palle e Gianni Sassi che li convince a puntino che loro sono larivoluzione. Succo della operazione in soldoni: mentre una qualsiasi casa discografica se vuol lanciare un prodotto nuovo e sconosciuto (come erano gli Area un anno fa) deve spendere decine di milioni e pagare i pescicani dei concerti per farli esibire, Gianni Sassi per lanciare il suo prodotto fa addirittura pagare le spese ai compagni, beccandosi l'equivalente di milioni di pubblicità gratuita e soprattutto solide coperture politiche. Le Case Discografiche Hanno avuto anni tranquilHanno avuto anni tranquilli, vivacchiando da industrialotti vecchia maniera. La stagione di Lot1a 1973-74 gli ha rotto le uova nel paniere; per mesi hanno detto che i contestatori («musica gratis ») erano dei pazzi furiosi. Poi, la « musica gratis» hanno cercato di smerciarla loro stessi: a Roma, con il Festival di Avanguardia di Villa Borghese, org1nizzato da Massimo Bernar- • di, con quasi tutti i nuovi 'artisti' italiani, finanziato dalle case e senza biglietto d'ingresso. Le case discografiche sono oggi nella merda: i concerti degli artisti italiani e stranieri sono ' sogno _) pa loro migliore strumento per v.::ndere complessi e dischi. l compagni e gli incazzati per anni tutti hanno « comprato musica senza fiatare, col il cervello imbottito dalle cazzate fasciste di CIAO2001, GIOVANI, della RAITV e di SORRISI E CANZONI. Tutta la musica, compresa quella superincazzata di Hendrix o quella legata a lotte antiregime - dei Jefferson, è stata strumentalizzata brutalmente dai padroni della musica per farci sopra tonnellate di quattri.ni e per far passare ideologia reazionaria e fascista ... Ma a un certo punto migliaia, decine di migliaia di compagni e di giovani si sono accorti della truffa, perché era stata realizzata troppo sfacciatamente e pcrch anche in questo settore la controinformazione aveva cominciato a muovere i primi passi, non solo di Stampa alternativa, ma soprattutto di gruppi, collettivi e compagni di base. Così dallo schieramento padronale è venuto fuori il folli, Area, Là musica Radicale, L'alternativa, li Cile, I Diritti Civili. I compagni ci sono cascati? Sono caduti nella trappola? E' quello che vedremo quest'anno. Stampa Alternativa lavora ormai da due anni per impedire che le manovre dei padroni della musica vadano in porto impunemente, per tagliare le unghie ai sicari e ai provocatori e ai servi, per far crescere insieme a migliaia di compagni e "incazzati davvero il circuito alternativo e soprattutto per mettere la musica al « serv1z10 » di grandi lotte sociali e politi• che per il socialismo. Stampa Alternativa Controinformazione - « I padroni della musica» e « Riprendiamoci la musica», curati da Stampa Alternativa sono fino ad oggi gli unici due libri di controinformazione sullo sfruttamento dell'industria musicale italiana, e si possono richiedere a Stampa Alternativa, casella postale 741, Roma. La controinformazione di massa sulle malefatte dei padroni resta uno strumento essenziale per realizzare qualunque 'sogno' o iniziativa alternativa. A livello nazionale, dopo che Re Nudo ci ha rinunciato (vedi 'I padroni della musica', capitolo finale), siamo rimasti soli a produrre materiali militanti a livello nazionale; mentre a livello locale ci sono molti gruppi, collettivi. e incazzati vari che ci lavorano. Il problema vitale è collegare tutte queste situazioni e iniziative di base, creare strumenti di lavoro comuni e strumenti di CO· municazione. Stampa Alternativa controinformazione creativa - La base di un circuito alternativo militante, collegato alla lotta anticapitalista e contro i padroni della musica, dev'essere l'autogestione: autogestione della propria vita e della iniziativa politica, senza passare attraverso gruppi e organizzazioni istituzionalizati; per questo abbiamo cercato di stampare tutte le informazioni importanti che abbiamo raccolto, -sulla registrazione delle cassette, su come mettere su con poche lire concerti, feste della vita, ecc.; tutta la seconda parte del libro « Riprendiamoci la musica » contiene queste notizie. Siamo a disposizione, alla casella postale 741, per fornir e notizie a compagni incazzati di gruppi e collettivi, o anche isolati che vogliono smuovere le acque con 'musica rossa e felice'. • 63· .•
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