LA POLITICA DELL'ALTA FEDELTA' quindi di condensare mensilmente sulle nostre pagine il quadro della situazione hi-fi, in parallelo alle nostre possibilità economiche, per scegliere bene ed al giusto prezzo, per evitare fregature, per tentare di considerare l'hi-fi non un prodotto di lusso, attualmente sottopoposto a pesantissime tasse che ne hanno portato i prezzi a,lle stelle, quanto un utensile .quasi casalingo ecc, ecc. A priori, questa rubrica parte male, almeno con una contraddizione di fondo più volte affiorata tra cuore e cervello; l'hi-fi è per l'élite, o in gran parte dedicata ad un pubblico danaroso. Pos- ·siamo ribaltare il concetto, forse: possiamo parlare di politica di prezzi, come scegliere il negozio giusto, come acquistare ratealmente, come crearsi un impianto autocostruito ... Il discorso tecnico verrà più oltre, se lo vedrete necessario, ed affrontato da un' equipe tecnica di esperienza, ma senza approfondimenti di teoria e di tecnica elettroacustica, che lasciamo ali' ampollosità, ,spesso vuota, degli «ingegneri» del suono: pensiamo in asco! tare sia effetti che innanzitutto muovere se stessi in senso umano verso l'artista, lasciando da parte il prodotto ed il mezzo tecnico che ce lo porta in casa;... radiolina a transistors e mangiadischi sono d'altri tempi, ma sempre validi, per noi, se tramite semplice per buone vibrazioni: quindi non si parlerà mai di tecnica esosa ed impossibile, piuttosto del rispetto per la presenza artistica di una qualsiasi esecuzione, ascolto misurato e coerente, scelta e gusto per il giusto volume d'ascolto, vibrazioni elettroacustiche che siano, in fedeltà all'idea originale, la riproposta continua di un'idea, dell'artista e nostra ... insomma comunicare ulteriormente con qualcuno. Dispiacerà, forse, questo di'Scorso, ma aborriamo i compromessi et s1m1lia: avremmo potuto prospettarvi una bella rubrichetta tecnica, pulita e d'accordo con i mass media. Lo evitiamo, da ora, e con il vostro aiuto. Maurizio Baiata llCNIIRONlUCIlllllROINCHl CaHlla Po•tale 11 • 72019 • S. VITO Dli MORMAMMI CABINE DI REGIA PER DISCOTECHE, CENTRALINE SUONO-LUCE PER GRUPPI E FORMAZIONI MUSICALI, PROIETTORI DI EFFETTI PRISMATICI, LAMPADE A LUCE NERA CENTRALINA PSICHEDELICA per Discoteche e impianti HI-FI, tipo ColorSound. 3 Canali per complessivi l.SQ9 Watt (5 lampade da 100 Watt per canale applicabli). Separazione delle frequenze: Basse, medie ed alte. Lampade spia e protezione da corto circuiti su ogni canale. Forni<ta di istruzioni per l'installazione L. 49.500 più Spedizione. Centralina pskhedelica da 500 Watt ad 1 Canale·. Contenitori in metallo, protezione da corto circuiti L. 19.800 più Spe'dzione. Richiedeteci i cataloghi PS per apparecchiature psichedeliche e DK per discoteche. 60 LETTERA IMPORTANTE Sono un militare, finalmente su Muzak ho letto qualcosa che riguardasse noi, era ora, ne sono contento. Avete capito che oltre al fatto che Santanà sia un« mo.stro » o che non lo sia, succede qualcosa d'altro. E' importante che un giornale come il vostro, letto cioè da giovani, indirizzi, prenda posizione, . sputi. Vorrei far passare una notizia e un saluto: hanno arrestato due militari al reggimento «Genova» di Palmanova, Mirko e Michele sono i loro nomi, « attività politica» è la motivazione. Vorrei portare loro, con questo biglietto, la solidarietà, l'affetto, la stima di tutti quanti leggono Muzak. Spero che me lo permettiate, so che c'è gente che ti conosce direttamente che legge abitualmente Muzak. Riflettete un attimo sul fat. to che rischiano la galera militare, che sono già adesso da venti giorni in ceUa di rigore, solo per il fatto di aver espresso la propria idea. Ciao, grazie, Michele da Gorizia Non è che permettiamo, hai ragione tu, è un dovere. UNA BELLA LITIGATA, PER ORA STIAMO ALLA FINESTRA Milano, dies irae Pintor, Ricci, Redazione tutta, abbiamo letto la recensione su « Muzak » di settembre di un opuscolo di « diffamazione alternativa». Avete consigliato di verificare. Ecco qua. Ci limitiamo a suggerirvi una serie di contronotizie che umilmente vorremmo che si tornassero a chiamare notizie, dopo l'uso « alternativo» che della parola contro è stata fatta. Dicono i diffamatori alternativi: « Ma le risate più grosse le fanno i discografici. A loro i 33 giri costano 200 lire! (e noi stronzi avevamo scritto 700) e meno ancora le cassette e i prezzi nei negozi sono 4000 lire! ... » (volantino S.A. del 2.12.73). Qualsiasi subnormale anche «alternativo» sa invece che minimo un disco infilato dentro una busta, co-, sta 1000 lire. Con 200 lire non si stampa neanche la copertina. Ma andiamo avanti a verificare. « Per le case discografiche è sulle 500/600 lire: cosi dicono loro e ci mettono dentro le spese d'incisione e i costi pazzeschi delle loro baracche. Poi ogni cassetta la vendono a 3.500 lire ... Ogni cassetta 3.000 di guadagno». ( « Contronotizia S.A. del 17.7.73). Ci immaginiamo i padroni della musica che scendono per strada a vendere a mano le cassette, senza neppure chiedere la licenza di vendi tori ambulanti? Noi no. I nostri « alternativi » invece pare di sì, perché le 1.750 lire (circa il 50 per cento} dei costi di distribuzione e guadagno dei negozi e dei rivenditori non sono conteggiate. Ma non è nulla. « Così i conti, solo per Roma, i conti veri, sono questi: 50 milioni d'incasso;- 5 milioni di CONI e SIAE ... » (volantino S.A. 9.9.73). I nostri cacciatori di controinformazione non sapevano ancora che, nel 1973, solo la SIAE prendeva il 25 per cento dell'incasso tordo (quindi su 50 milioni, 12,5 sono di SIAE). Così su ogni volantino e su ogni pagina dell'opuscolo ci sono falsi e mistificazioni a non finire. A noi, ,è. ovvio, non interessa difendere i padroni della musica; solo crediamo di avere abbastanza ragioni per combatterli senza inventare balle, deformare cifre, accusarli di avere amanti, figlie di petrolieri. Proprio perché sappiamo che il capitalismo è un'associazione a delinquere, non abbiamo bisogno di decuplicare le cifre che i capitalisti guadagnano sulla pelle dei giovani proletari, per indignarci e combatterli. Il falso, lo scandalismo, le mistificazioni, sono da sempre l'arma della borghesia e dei suoi scagnozzi. Lasciamo a Gianna Preda, a Gente, a Novella 2000 e ai loro emuli « alternativi » questi metodi. Vorrà dire forse che noi siamo più comunisti che alternativi se essere alternativi vuol dire fare quello che fa S.A. Ma non avremmo scritto una riga di tutto ciò, avremmo preferito far finta di niente, come abbiamo sempre fatto leggendo i deliri di Stampa Alternativa, da quando iniziarono ad occuparsi di musica (che triste idea Marcello!), non una riga se non ci servisse per
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