Muzak - anno II - n.12 - ottobre 1974

TEATRO JOHN, PAUL,GEORGE,RINGO E BERTBANDA IN FUGA ciniche, Paul dall'aspetto energico e nuare ad osservare gli attori all'infinito preoocupato, George serio e posato e senza mai trovare una piega fuori poRingo che sostiene il proprio personag- sto: Philip Joseph è un superbo George, gio televisivo. I Beatles ci vengono pre- Trevor Eye somiglia moltissimo a Paul, sentati con i caratteri che conosciamo Bernard Hill parla come John Lennon e con loro ci si addentra in una storia più di Lennon stesso e anche se Anthoacuta, ironica e semplificata dei fatti ny Shears non somiglia troppo a Ringo senza scendere mai troppo nei partico- (e chi potrebbe?) dopo pochi istanti che lari di come Lennon si cominci ad inte- lo osservi recitare la somiglianza è ressare di politica o George trovi a un perfetta. certo punto la pace in Shangri-La. La Lo spettacolo suscita senz'altro nel cosa più credibile è che si può conti- pubblico un grosso entusiasmo per la 44 tHE EATLES musica dei Beatles senza però tralasciare gli accadimenti spiacevoli. Il ripudio del primo batterista Pete Best viene ricordato senza specificare a chi tocchi la responsabilità del fatto mai completamente chiarito e Best è lasciato in lacrime sul palcoscenico col suo vestito alla Beatles fresco di sarto quasi un preludio al tempo in cui i quattro non andranno più nemmeno d'accordo tra loro. Danilo Moroni

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