MUZAKONTROLIBRO Il maceria le· arrivato è canto e interessante. Tuttavia siamo golosi e cunos1 e proroghiamo finp a metà novembre il termine per l' invio del materiale per il concrolibro. Materiale, saggi, esperienze e testimonianze, lo ripetiamo, su tutto ciò che vi passa per la cesta, sulle vostre esperienze con la musica e con la vita, con 1 fatti di tutti i giorni. Non per farvi la psicanalisi (?) ma perchè dal controlihro esca un ritratto di tutti noi, la nostra richiesta di una cultura e di una vita diverse. ome Cognome . Età ___ _ Professione _________ _ Indirizzo. Città a: MUZAKONTROLIBRO via Alessandria 119 - 00198 Roma BEATLE (continua da pag. 26) to nel sogno, nelle notti bianche, nelle soffitte di Manhattan, nel sesso liberato e cantato a squarciagola, nel primo sentore di droga (e chi aveva mai sentito parlare di marjuana prima?). Così l'idea che i Beatles fossero tuMo questo, e il loro conseguente significato di rottura forse irreale. A poco a poco, però, il vero volto iniziò a venire fuori, e si cominciò a configurare in noi un'immagine· diversa, quattro ragazzini un po' asessuati che amavano cantare in f~lsetto, che suscitavano un forte istinto materno nelle ragazzine impazzite nel feticismo più primitivo. Cominciai ad avere un po' di fastidio per questi quattro idoletti-baronetti, e la scoperta Ji Dy1an cancellò dalla mia mente ogni pensiero Beatles. E furono anche Satisfaction, My Generation, lnside Looking Out, Gloria; fu la pa.rte più durn che mi travolse in quegli anni in cui era importante differenziarsi: ormai i Beatles venivano accettati da tubti, grandi e piccini, chi dava fastidio erano i violenti strafottenti, quelli che fa. cevano « solo rumore », la voce di Bob lamentosa e opposta ad ogni cliché del bello vocale. Forse mi sfuggì buona parte dell'ironia dei Beatles, ma cercavo cose più intense, più vissute e da vivere. Così dai primi momenti fino a Revolver tutto passò senza scosse, qualche bella canzone, li relegai alle festicciole e ai balli. Poi un giorno Sergent Pepper. Lo ebbi in cambio di Lp dei Giganti ( ?!) . Fischi, botti, strippi, bastò sentire l'inizio con gli ottoni e le grida della gente per entrare nella nuova dimensione. Forse sbaglo tutto, ma i Beatles sono totalmente lì in quella meraviglia, in quel mondo di cuori solitari, con Chaplin, Marylin, Ungaretti, Elvis, Marx e gli altri. E Zappa fa bene a prenderli in giro, ma non importa, in mezzo a quei volti in copertina ci siamo anche noi a guardare sorridere piangere. E c'è veramente tutto, l'ironia e I la megalomania, la banda del Sergente Pepper e lei che se ne va da casa «Papà la nostra bambina se ne è andata». Ma soprattutto Mr. Kite con i suoi dieci salti mortali, i record da battere e quell'aria da circo, i ricordi di Borodin, Lucy che non imporiba se ha qualcosa a che vedere con la LSD, è sicuramente uno dei più dolci e colorati trip mai esistiti. Infine A Day in The Life, « Come vorrei farti vivere! », che richiama turto il resto, che è finalmente· musica piena senza paure: « Oggi ho letto il giornale, ragazzo ». E la dimensione è questa, del giorno nella vita, dell' istante che si ferma, del tempo dilatato e del karma che viene trasceso e oltrepassato. Ci sarianno altre cose buone dopo, ma nulla a quel livello, solo il film, il Sottomarino Giallo ohe bisogna vedere perlomeno un centinaio di volte. Ci saranno lt's Ali Too Much, I am the Walrus, Strawberry Fie/ds Forever, sempre nell'ambito della droga sì o droga no. Per noi sicuramente droga sì, soprattubto Wa/rus, ma si tratta di frutti isolati, ultimi canti verso lo scioglimento e le sciocchezze del periodo solista dei quattro. Ma ormai siamo un popolo, la musica è diversa, i Beatles sono l'adolescenza, l'ectipo iririsorio, sono la storia prima del botto politico e psichedelico. Forse non è corretto relegare persone viv al passato, ma se ci evitassero le loro sciocchezze recenti il ricorido resterebbe migliore. Ora riascoltarli è dolce, ma è un atteggiamento da vecchi: « E' pane che vogliono? ... Oh, di quello ne hanno in abbondanza, disse Timothy, si vestano di fiori. Vaffanculo te i tuoi fiori, disse Stokeley, noi vogliamo ... La rivoluzione? proposero i fratelli Marx, Danny, Rudi e Tariq. No! Cantarono i Beables in tre orecchia.- bili versioni. Nessuna delle quali, rispose l'uomo col gilé borgogna, eguaglierà il successo dei cigarillos: la· rivoluzione nel piacere di fu. mare»!. (Richard Neville). Paolo M. ~ièci
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