Muzak - anno II - n.12 - ottobre 1974

droghe non •sono «lllfl di più» ma, nell'unità di musica, luci, grafica, socialità, divengono una ,parte del tutto, un modo e non un mezzo; la lar,ga nisonanza del fenomeno non è come si diceva moda, ma diviene momento di collet•t•ivizz,azione dell'esperienza. E così anche per certe armonie, funzàonali a quel viaggio attraverso se stessi e gli albr.i così neces,sarJo in quei tempi; la •strumenta:mone banale, certo, ma appunto per questo nipetibHe ed imitabile, cioè graviida dii possibi!lità e dunque il predomi- ,nio del,la melodia ,come dimenSlione ,popolare del fatto mus,ica,Je; et,c. In pratica se di pop (nel senso di popular) s.i può parlare, nel caso dei Beatles c'è una profonda validità a par- 'i,a,rne. Non per aMermare una dubooa unità interclassista e g-iovani,Llstaa partire dalla musica, ma piuttosto per dare atto a questa mu- •Sica dii un riadioale sconvolg,i,mento del concetto stesso di musica e cultura. Ed anche perohé sia un minimo ohiarn che non è da semplici ,pre2JiosismJ formai.i che cambia la sostanza delle cose, m•a che grossi rivolgimenti, •insofferenze profonde, bisogni dii mutamento sono essi moHe dii ogni processo culturale mentre ne sono a loro volta i,nfluenzate. E' dai nuov•i bisogni, crediamo, che nascono risposte parniali a qualsiasi làvello, ,risposte che bisogna ,previ•legia•re e guar,dare con a ttenzione se vogliamo che realmente iin ques•ru continw giri di. valzer qualcosa cambi. G. P,i 21

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==