dabili di « Orange Lady », nelle progressioni di « Umbrellas » e « Seven Arrows », pure se l'album denuncia nettamente la colonizzazione culturale, il «nero su bianco» '\ella musica reportiana. IL PANICO NERO E L'IMMEDIATEZZA BIANCA Ogni passo a seguire sarà la denuncia di questo conflitto tra generazioni, popoli e culture diametralmente opposti; l'improvvisazione tiene magicamente le fila dell'intero discorso anche in « I Sing The Body Electric », ma fuoriesce qui più di prepotenza un suono di dolcezza e distensione, una musica terrena e tangibile da scoprire tutta nelle righe di « Second Sunday In August» e « Crystal »; l'idea potrebbe essere quella di creare un jazz antico ed immutabile ex novo e, forse, di creare una musica totale. L'idea .politica però ne fa le spese, perché il vigore del blues nasce dalla sofferenza, la forza del jazz dall'essere « colored » e questa espressione pare viceversa costruita per un mondo utopistico, per qualcosa da lasciare ai posteri più che godersi immediatamente, qui sul tavolo deHe armonie ... quando il gruppo si accinge alla scoperta del suono« nero» lo fa con malcelata prudenza, lo esprime in un « Sweetnighter » convulso e pieno di paradossi, un suono reportiano che ha giocato fino in fondo le carte del compromesso e che ora vaga tra il panico nero, feroce e bruciante ed un'immediatezza tutta bianca, cristallina e pura, ma priva di contenuti socio-politici. Tra defezioni e straordinarie esibizioni live (quella italiana indimenticabile), la mano destra del gruppo, il pianista Josef Zawinul impone forse involontariamente un sound che costringe alla dipartita l'enfant prodige, Miroslav Vitous, eccezionale al basso ed al contrabasso, sposta inoltre l'asse di interesse verso un'estrinsecazione semplicemente ritmica delle armonie... Coltrane è perso, tra viottoli audaci ex coerenti pur sempre, però la sua figura ispiratrice si stempera definitivamente: l'ultimo atto, « Mysterious Traveller » è la manifestazione della maturazione, voluta forse da Shorter, saxofonista, più che da Zawinul, nei sensi di un ritorno alle stratotosferiche origini ... il tema è collezionato nella stupenda triade « Mysterious Traveller » - « Scarlet Woman » - « Blackthorn Rose » con suoni avvinghiati agli spazi e destinati, nuovamente, ai posteri ... da qui, <la considerazione che ha mosso l'intero nostro, slegato discorso torna prepotentemente a galla ... che il futuro sia già stato fatto, questo resta ancora da dimostrare, ma che il Weather Report abbia gettato un sassolino nel mare della tranquillità passiva dei nostri giorni, questo è indubbio. In chiusura, è bello autosmentirsi. Scrivono ancora Carles e Como lii: - Il free jazz (e noi vorremmo dire la musica che abbia una validità socio-politica ndr.) ha scelto il suo campo d'azione: è la testimonianza culturale della situazione e delle <lotte nere, ed è la reazione alla opera di sviamento della musica nera a profitto degli interessi bianchi.
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