E' molto difficile parlare di un gruppo del quale si è amp!iamente discusso sulle pagine di un'altra rivista ed in senso soggettivamente completo: mi trovo nei guai a descdvere una musica che vorrei non descrivere e che amo svisceratamente, e sono problemi umani questi più che di stampo «giornalistico»... Weather Report rappresentano per qualcuno l'uscita veloce e subitanea daJil'empasse del rock steréotipato e, ad un tempo, l'incontro diretto con il jazz dell'ultima ora, non per questo i n f e r i o r e alla scuola od agli stili di un tempo ma senz'altro diffici-lmente ben accetto ai benpensanti ... la miriade di sensazioni che questa musica ingenera nell'ascoltatore è tale, tra l'altro, da rendere vani gli sforzi di chi ha il compito di informare e fare in qualche modo partecipe il lettore... la sensazione negativa cresce a vista d'occhio e la paura di ripetere quanto già scritto, e sinceramente, qualche tempo fa, si fa più viva. Comunque jJ gruppo di Josef Zawinul può aiutarci tutti ad entrare in un mondo rnusica,le davvero straordinario, certamente un corpo che vibra di un'elettricità tutta sua ed emana luce propria; ha inoltre dalla sua il fatto di aver creato un ponte generazionale tra amanti della buona musica, toccando le armonie un po' dappertutto, giungendo a soluzioni ritmiche insolite," partendo da basi abbastanza semplici ma estremamente 011iginali. Sarà inuti,le farne una storia, ma il Weather Report può dirsi ancora oggi un'appendice davisiana: ha raccolto del Davis di « Bitches Brew » il disegno nitido e furioso ad 16 un tempo, l'impatto soprattutto con la generazione del rock acido e spinto, il perseguire la matrice negra trasformata da Davis in bianca (e qui si accentrerà il discorso); ha cercato il connubbio tra musica europea e negro-americana senza mezzi termini, davvero con coraggio. SPETTRI E MANCANZE Lo specchio più nitido è l'anima di John Coltrane: il suo canto d'amore supremo è vissuto nelle vene :rcportiane giusto agli alberi di quel suono rivoluzionario che fu il primo album ... il senso di una simile trascendenza, che da Trane fluiva come soffio vitale, è andato scemando col passare del tempo, per perdere definitivamente conno- ,tati logjci alla terza uscita discografica e per divenire, poi, una visione spettrale, eterea ed impalpabile, tesa semplicemente a colorare le meravigliose ultime pagine del racconto del gruppo. Con Coltrane il gruppo ha, storicamente, pochi paralleli estetici: la musica del maestro ha oggi qualche significanza forse in quella di un Miles, ma pare arduo andare a scoprirla tra i solchi reportiani... pure essa vive e pulsa nelle prime due incisioni e non occasionalmente, ché la musica era così francamente fisica e nel contempo mitica da rispecchiare il mondo coltraniano, seppure in tutt'a,1tredirezioni. Non è giusto. in effetti accostare Trane ai Weather, ma è beHo notare la loro appartenenza ad un mondo incredibilmente sincero e da non perdere, a cui è possibile avvicinarsi anche attraverso il gruppo di Zawinul, questo se si accettano i postulati di Philippe Carles e Jean-Louis Comolli nel loro « Fre Jazz Black Power »: - I suoni, le melodie, i ritmi non possono essere visti come aspetti musicali indipendenti fra loro, ma anzi si fondono in un tutto insci,1dibile attraverso un permanente conflitto; - La complessità ritmic.a del Jazz, in continua espansione dopo l'avvento del Bop, si è maturata alla luce e con l'accostamento alle sfumature africane piuttosto che per un processo di sofisticazione progressiva: infatti l'elemento più ricco della cullltra musicale africana. è l'uni. verso dei ritmi. Ma il Weather· Report ha questo sangue nelle vene snlo nell'ambi-lo del.la creazio. ne di . ni,tmi comple_ssi •! « negri » nell'ambientaz,ior.c, più ohe per aver espresso un'ansia liberatrice. uno spirito politico gettato in faccia ai bianchi ed alla establishment in generale: il gruppo è formato da un elemento umano eteregeneo e composito. scuola europea in contrasto aperto ai timbri e registr.i africani. In ciò è possibile intravedere l'ele mento universalizzante della loro musica, ma nel contempo se ne enuclea un'espressione priva del- .l'afflato sociopolitico, un corpo senza mani • e. senza braccia che mena gran calci al vento più di colpire laddove ci sarebbe bisogno ... e ne resta una visione distorta, incompleta, incoerente. L'intreccio di culture è ass<> dato nei primi due albums: « WEATHER REPORT » ed « I SING THE BODY ELECTRIC », opere di una forza incredibile, dal gesto ampio e maestoso, dai suoni sconvolgenti. C'era un'innata immediatezza espressiva ed il suono risultava incandescente, fluido, morbido ed ininterrotto e sono i ritmi di veri capolavori... si traccia la via per la non etichetta, per la non limitazione nelle righe formi-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==