C;in .im,c,. sono un lettore del vostro gior nale e come tale vi faccio , mie, più vivi complimenti per essere riusciti a costruire un giornale completamente nuovo e tutte quelle cose che si dicono in questi cas, Lo-leggo orma, dil sei mesi e ogni volta lo rilfovo sempre migliore L'ultima trovata è stata quella di essere nusc,ti ad inserire , supplementi dei testi ,Ji "Re" Zappa e dei Jefferson Airpldne. Veniamo al dunque: come posso fare a mettermi in contatto con le case discografiche per avere spartiti che mi interessano? Vorrei possibilmente , loro ,ndirizzi. Ciao e scusatem! per il disturbo Compagni, Giancarlo Andreotti Rovigo trovo che l'idea di pubblicare i test, tradotti, integrati da note e spiegazioni sia veramente buona. Trovo però che sarebbe molto meglio non saltare da un disco all'altro, ma, se possibile, tradurre tutti i brani di un lp. A me personalmente interesserebbero moltissimi testi di Trout mask replica del Capitano. Tim Buckley, David Peel e del primo Shawn Philips. Ciao a tutti. Lorenzo Tagliacarne Pavia Ecco due delle lettere amvatec, sull'iniziativa testi tradotti. Sono tante e ognuna ha richieste diverse, è dura rispondere singolarmente, pensiamo quindi dì rispondere a tutti in una volta sola. Uscirà infatti tra due numeri una cosa tipo minestrone. speriamo vi piaccia. posta Arnie, del Redazion,ile, pare giunto ,1 m,o momento d, scrivervi. Vorre, parlare; di cose ,mportant1. ho 16 anni e vivo in un paese. da alcun, ann, rn, interesso di musica e attraverso varie vicende sono arrivato a Muzak che non parla soltanto di musica pop, ma la ingloba in un sistema di vita. E si è aperto il discorso sull'underground' appunto un sistema di vita. Dico subito che vivendo ,n un paese chiuso e data la mia eta non ho potuto partecipare ai grandi rivolgimenti del '68 e non conosco Re Nudo né Stampa Alternativa e cosi via. Credo appunto che s,a la mancanza di conoscenza del fenomeno che generi i travisamenti cosi frequenti a trovarsi· per il ragazzino bene che arriva a tredici anni e sente parlare di controcultura è difficile che capisca, è difficile per il ragazzo "trash'', che si veste "in" e sente Black Sabbath e Deep Purple. Questa è la situazione, manifestazioni fini a se stesse, puramente esteriori, che diventano arma commerciale in mano alla cultura tradizionale. astuta mossa dei benpensanti che riescono a rovinarti anche un Captain Beefheart. V, assicuro che è debilitante trovarsi già rotto a scuola e vedere il leccone figlio del latifondista che compra Zappa senza capirci niente. Il secondo fronte è formato dai semi-delusi dell'und., degli albori ormai incapaci di mantenere saldo il loro spirito di rivolta che scivolano verso il progressivo imborghesimento con l'avanzare degli anni. La mia contraddizione è proprio questa. da un lato il conformismo malcelato alla "addetti ai lavori", dall'altra il tentativo di estremismo totale: magari passo pure per ambiguo. Cercando la vera alternativa alla vita borghese, i veri valori al di là dell'infatuazione estetica divento il ragazzino di Abbiate Grasso che tenta di vivere in maniera meno monotona. Per adesso mi accontento d1 ,wervi detto queste poche cose confuse vi saluto. Ciao a tutti. Piero Sbagnasina Abbiate Grasso Scrivo per esrpimere il mio parere sulla situazione attuale del giornale ed esporre il mio pensiero su quello che state facendo e quello che si potrebbe fare. 1. capitolo: le lodi. Muzak mi p,ace perché mostra una gran varietà di articoli (jazz, teatro. pop, rock e tutte le etichette che volete) che vanno incontro a molti gusti, scritti in modo da avvicinare molte persone a certi tipi di musica. Gli articoli sono esaurienti, corredati da belle foto per i maniaci delle stsse, il linguaggio usato è abbastanza comprensibile (non sempre però). Qui inizia il 2. capitolo: le critiche. Si tende a smitizzare i miti e a distruggere ciò che fino ad ora era sacrosanto. Va bene tutto ciò, _ ma la critica deve costruire qualcosa oltre alle rovine che si è lasciata dietro! Porto il caso di Santana, accusato in vari modi di vari reati e per nulla compreso. Soprattutto per voi non esistono prove d'appello. Evitate di fare tutto un fascio dell'erba sul mercato, cestinando in un modo o nell'altro tutto ciò che è nato nel '67/68 (King Crimson, Soft Machine, Jethro Tull) senza tener conto che magari gli ultimi loro lavori sono di transizione. Sembra esistano soltanto nero e bianco! Seconda critica: quando ci avete sottoposto il referendum c'erano molte belle domande e molte belle proposte. Come hanno risposto i lettori? Perché non ci fate conoscere i risultati? Il punto 21 del referendum diceva: ''Ti piacerebbe vedere pubblicata una serie di libri retrospettivi di singoli gruppi con brevi biografie, testi tradotti (questo lo fate), spartiti e foto?". Penso che su questo punto gli italiani siano favorevoli al si. Quindi io spero ancora che qualcosa del genere si possa avverare. Terza critica: dal n. 1 ad oggi alcune interessantissime rubriche si sono in un primo tempo alternate per poi essere soppresse. lo non desidero un giornale di sole rubriche (vedi 2001) ma, per esempio, sul n. 3 erano indicati modelli e prezzi di "70 chitarre acustiche". Si poteva fare qualcosa di simile per strumenti elettrici, fiati, tastiere: amplificatori etc. Per finire non me la sento di criticare le vostre recensioni, perché capisco che spesso il giudizio personale possa prevalere. Vi consiglio (?) solo di ascoltare il disco per intero (non ridete, ma a volte sorgono brutti sospetti) e magari una volta di più. . P.S. - Quando fate articoli sui complessi tracciate una loro cronistoria, discografia e chi più ne ha... (come da referendum). Sarà utilissima per chi si avvicina per la prima volta al mondo musicale e interessante per chi certi particolari se li era dimenticati. P.P.S. - Attendo qualcosa sui Jethro Tull. Grazie e ciao a tutti. Guido Leotta Faenza Ma la volete piantare di buttare giù articoli per soli pseudo-pseudo-intellettuali? Ho voluto rileggere l'articolo sui King Crimson due o tre volte prima di capirci qualcosa! Ahò, io 61
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