GinJOlnTBLUES Jumes L. Hnllowuy. Red per [.liiumici per i cupe/li rossi e le efelidi, mi l'iene presentuto du fohn Muyu/1 cume l'encic/opediu vivente del blues umericuno. Red infatti è in giro come musicistu professionista da qualcosa come 30 unni e hu avuto modo di suonare con tutti i più grossi nomi del blues e del juu: Duke Ellingtnn, Flip Wilson. Dizu Gillespie, Churlie Purker, Billie Holliday, nominutene uno e Red avrà avuto l'occusione di suonurci assieme almeno un paio di volte. Per 5 anni è stuto il leader dellu band di casu u/1'elegante Parisiun Room di Los Angeles il che ha significuto essere sempre pronto ad uccompugnure musicisti di stile differente u secondu della necessità del momento, cosa per Hollowuy molto naturale datu lu suu versutilità di sassofonista. Si è unito a fohn Mayu/1 per /'incisione di ·Ten yeurs ure gane" e con Mayu/1 lo ritrovo durunte lu tournée itulianu allu vigilia dell'uscita di ''Lust Edition" utteso per fine agosto con lu nuovu formuzione. E' subito pronto a rispondere con /u sua voce forte e stridulu ulle domunde che gli pongo e u poco u poco non c'è più bisogno che io chiedu: Red è purtito nel viuggio dellu reminiscenzu e mentre continua a bere vodka e succo d 'arunciu il suo discorso diventa continuo e senza interruzioni. red holloway "Quando ho cominciato a soffiare in un sax io non c'erano molti lavori che un negro potesse fare in America. C'erano varie mansioni che potevi svolgere su un treno come ragazzo di bar o cameriere e poi potevi diventare pappone o musicista. Niente medici o avvocati tra quelli della mia razza ... Chi poteva permettersi gli studi? Allora io lavoravo su un treno vendendo caffè e panini e nel frattempo mi industriavo a vendere whisky e gin sottobanco ricavandone un discreto profitto. Poi un giorno mi capitò sotto gli occhi un giornale con la foto di un musicista di colore e pensai; 'Ecco la vita che fa per me: bei vestiti, scarpe lucide. belle donne·, e cominciai a risparmiare per comprarmi un sax. Non mi rendevo conto che cosa significasse scegliere la strada della musica: sentire le fitte della fame, perdere la moglie, la famiglia mentre tutti ti credono felice solo perché sei un musicista. Quelli erano tempi in cui un negro che parlava con una donna bianca difficilnente l'avrebbe passata liscia. I grandi del momento erano Elmore fames e Big Bill. Loro sì che lavoravano quando ne avev,1no voglia. Big Bill era una specie di John Mayall di quei tempi (risata) ed era anche l'unico musicista di colore che potesse permettersi di marciare in Cadillac. Mi ricordo che quando qualche bianco gli chiedeva: 'Ehi, ragazzo, di chi è quella macchina?'. 'Del mio padrone' rispondeva lui. A volte lavoravamo nello stesso locale e Bill guadagnava IO.000 dollari solo per sé mentre io ne facevo sù appena 30. Ma 30 dollari alla settimana bastavano quando potevi comprare una bottiglia di bourbon Four Roses (il massimo a quei tempi in fatto di bourbon) per 96 centesimi di dollaro. Un'altra esperienza che ho molto impressa nella memoria è di quando tra il '54 e il '56 suonai con Billie Holiday un esempio tipico di tanti musicisti di colore che guadagnavano milioni per spenderli poi nel veleno che si sparavano nelle braccia. Ho anche partecipato al film sulla sua vita naturalmente nella parte del sassofonista. Quando ho visto 'La signora del blues' completato sono andato in bestia. Suo marito nel film è diventato il buon consigliere che fa di tutto per aiutarla a superare il vizio. Merda pura! lo il marito di Billie l'ho conosciuto ed era un vero pappone: si prendeva tutti i soldi e se lei aveva bisogno di una fix lui gliela procurava infischiandosene del fatto che lei stesse morendo. Questo lo so molto bene perché più volte mi ha proposto di fare il galoppino in questi movimenti per la mia conoscenza degli ambienti dove la droga girava. Que59
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==