Muzak - anno II - n.10-11 - agosto/settembre 1974

4 r muza L Era stata una giornata dura, litigate, frenesia, fretta ne erano stati I rituali ingredienti, ricordo di essermi buttato sul letto vestito, col cappello in testa e di essermi addormentato subito. Finalmente dormivo e sognavo. Un bel sogno, davvero, so che può annoiarvi, ma vorrei proprio raccontarlo. L'ambiente era dei migliori; boschetto da copertina, sole da California, musica ovviamente dei Pink Floyd. Sullo sfondo, la cosa più importante, una cooperativa: era una casa in mattoni, dava su un lago, lo stesso citato d,a Pietrangeli in una sua canzone: si erano unite le "menti migliori", ognuna con il suo fardello di fantasia, di soldi, di coscienza, per costruire ua struttura più o meno così. Vari settori d'intervento: uno musicale comprendente la distribuzione sul mercato "nostr.o" di cassette, dischi fatti da noi, con strumenti tecnici che c'eravamo comprati e che usava chiunque ne avesse bisogno. Chiaramente i prodotti costavano poco, non ci si speculava sopra. Si organizzavano concerti diversi, ricordo che non c'era palco, che non erano galere, che si era noi stessi, non alla Woodstock, molto meglio; non erano solo festival erano momenti di crescita per tutti, c'erano audiovisi finalmente non pallosi, film fatti da noi, strani, gente che recitava, che diceva cose reali, con addosso delle maschere. Non c'erano rivalità commerciali tra i gruppi che suonavano, non avevano il minimo bisogno di fare scena, non dicevano cose sciocche. Il settore teatrale organizzava in prima persona questi momenti di vita, seguiva strade diverse, ricordo che èra tutta gente uscita dalle cantine per crescere, con loro erano venuti i "cinematografari" con mille idee, con film fatti ·con niente, senza dive e bulli, ma fatti dalla gente e con la gente. C'erano pure gli "artisti" senza tavolozza e pennello ma con informazioni su come crearsi il proprio spazio d'informazione con poche lire. Per questo erano spuntati un po' dappertutto migliaia di pubblicazioni, di poster, di foto, di disegni fatti in casa, non legati al gruppo Cefis. Non c'era più molta gente passiva, chiusa e isolata a pansare ai fatti suoi. Eravamo partiti dandoci un 'organizzazione. centralizzata sia finanziariamente che politicamente; una sede che distribuiva, . che dava indicazioni, che urlava di muoversi. Poi in un'altra città ne era sorta

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