(e anche in questo ricorda Charlie Parker) nasce dall'esecuzione ed è in funzione e in conseguenza di una determinata esigenza, non a monte di essa. Per ~uesto, "Ascension" possiede il ,calore, la violenza, la capacità di possedere o di respingere brutalmente l'ascoltatore, con un impatto fisico prima· che intellettuale; è il risultato di una tensione contenuta a lungo, strapiena di emozioni, che alla fine si libera. Con "Ascension" si apre I'ultima 'e definitiva fase di Coltrane. Cibero da ogni impedimento strutturale precostituito rivisita i suoi argomenti preferiti: del 1965 è "Om", un ennesimo omaggio all'oriente, e anche i due brani "Vigil" e "Welcome". Il primo è un travolgente dialogo totalmentç improvvisato tra sax e batteria (Elvin Jones); il secondo un altro dei tipici momenti magici di calma estatica, di riflessione. Nel 1966 incide nuovamente dal vivo "My favorite things" con la nuova formazione che comprende la moglie Alice, il batterista Rashied Alì e il sassofonista Pharaoh Sanders, elementi con i quali può più agilmente esprimersi nella massima libertà. Nel 1967, anno della sua morte, incide una delle sue cose più importanti "Kulu se Marna", un -lungo intensissimo poema sull'Africa, certamente il capolavoro dei brani dedicati al continente nero. Il concetto di bellezza (contrariamente a quanto pensano alcuni che ne hanno un'idea fissa, statuaria, assoluta) muta con i tempi, corrisponde al gusto e alla sensibilità di un periodo, ma soprattutto alle aspirazioni e ai suggerimenti della storia e dell'ideologia. Può avere un'accezione negativa, intesa come evasione e stordimento, e una positiva, intesa come impegno morale più che estetico. Per questo in uno stesso momento più concetti di bellezza possoho convivere, legati alle dìfferenze dei gruppi sociali e delle classi. Coltrane ha suonato cose "belle" nel senso più puro e completo del termine (come lo intendeva Leroi Jones); la bellezza che nasce contro l'abiezione, per combatterla e sradicarla, indicando uria strada, un equilibrio tra uomi~i e mondo naturale che la socie~ occidentale deve negare e distruggere; la ricerca di una bellezza come speranza di un popolo localizzato storicamente e geograficamente nelle minoranze nere in America, ma che è cosÌ' intensa e profonda da diven_ire una tutt_i.
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