Muzak - anno II - n.10-11 - agosto/settembre 1974

di un inno di ringraziamento che esprime partecipazione totale, speranza e fiducia nelle possibilità di miglioramento della "condizione umana". La struttura è volutamente costruita come in un rito religioso • africano. Il crescendo parte dalla ripetizione ossessiva, salmodiante, di alcuni semplici temi per caricarsi di energia (Acknowledgment), che viene poi liberata per esprimere la partecipazione, l'illuminazione globale, la presa di coscienza (Resolution e Pursuance), per poi ridiscendere alla semplice liricità del tema (Psalm) per la completezza del rito. E' indubbiamente la stessa religiosità espressa da altri musicisti come Don Cherry, Sun Ra, Pharaoh Sanders, e a livelli più superficiali da John McLaughlin o da San tana. Dopo "A love supreme" si intensificano i rappori con l'avanguardia, la cosiddetta "new thing". alla quale peraltro Coltrane non era mai stato realmente estraneo, come testimoniano le sue collaborazioni con Don Cherry ("Avantgarde") e con Eric Dolphy ("India"), ed alcuni suoi concerti nei teatri dei movimenti neri di protesta. Nel 1965, comunque. seguendo il suo sempre maggiore bisogno di libertà espressiva. tenta un esperimento che in modo analogo era stato già realizzato alcuni anni prima da Omette Coleman. Riunì per quest'occasione alcuni dei migliori esponenti della linea "free": Pharaoh Sanders, Archie Shepp, Freddie Hubbard, Marion Brown, Dewey Johnson. John Tchicai, Art Davis, oltre che i suoi fedelissimi del vecchio quartetto. Insieme hanno ralizzato "Ascension", il punto d'arrivo degli sforzi e delle ricerche di questi anni. "Ascension" è la roÌtura totale, un 'esplosione di liricità pura, non più condizionata da schemi armonico-melodici; due facciate di improvvisazione tesa, vibrante, esaltante; un lungo e conclusivo atto liberatorio. Pensare al "Free jazz" di Coleman è inevitabile, anche se l'analogia è solo di forma e di struttura. Sostanzialmente la differenza è molto grande, ed è la stessa che intercorre tra le personalità di Coleman e Coltrane. Omette non ha mai subito il peso dell'armonia. L'informale rappresenta per lui un punto di partenza, mentre per "Trane" è stato un travagliatissimo punto d'arrivo. Coleman è anzitutto un compositore e le sue idee nascono in lui prima di eseguirle. Coltrane è invece all'opposto; ogni rinnovamento stilistico nella sua musica ,,. ,·./· ,,, ' ., •.-"',, .:I.J , ·'" ,. . ' ·: J~ ~.1,...'. . : .. . ,' . . , .. ' ,'• '"-"' -c~\ml, :\ ... ~~~i t.• ~ l • '. \ .. :'. ' "' :,·, o/ /-1 _i '\/• ~ I Ji)'j,\ .f,\.~ ~ ' 23

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