Muzak - anno II - n.08 - giugno 1974

\:7LI " I KUI "4 ,c1" 11 ~ PERCUSSIONE Il ritmo è una delle tre com· ponenti principali della musica, insieme alla melodia e all'armonia; una delle definizioni del ritmo è « ordine nel movimento», quindi il ritmo si incarica di ordinare il movimento delle note nella loro durata: è stato ed è tuttora il carattere principale di tutte le musiche primordiali, folcloristiche e popolari, in cui sono usauss1m1 soprattutto gli strumenti a percussione. Dopo una lunga parentesi (di secoli), in Europa, dove la musica classica sembrava aver dimenticato il fattore ritmico e percussivo. il jazz, musica dei negri americani, che fonde le armonie europee con ritmi di importazione africana, rimette in ballo la demarcazione dd ritmo come componente fondamentale: la riscoperta di situazioni trascurate dalla musica classica, le possibilità di sfruttamento delle miriadi di strumenti a percussione svariati e un certo ritorno alle musiche « vive » del folclore popolare (riesaminazione delle radici culturali-musicali primitive), sono, a mio avviso le maggiori cause del • revival » che gli strumenti a percussione stanno avendo in questi ultimi tempi. Tenendo conto che, molti altri strumenti, che non siano percussioni, possono essere usati percussivamcnte (piano, archi, ecc.) e non considerando le percussioni esotiche, orientali ed africane (che meritano di essere trattale a parte, più ampiamente) mi limiterò a fare una carrellata su quegli strumenti a percussione più usati in Europa e nell'America Latina. Timpa11i . Percussione principale dell'orchestra sinfonica, consistono in un fusto emisferico di metallo sulla cui faccia piana è tesa una pelle (ormai quasi sempre sintetica). Se ne usano da due a cinque. Il timpano è munito di pedale per la modulazione delle note (semitoni) la cui estensione utile è di circa una V (ad. es. da Do a Sol). Fino a trent'anni fa i timpani non erano muniti di pedale e avevano solo due note: tonica e domi92 nante (ad. es. Do e Sol) in· fatti la maggior parte delle partiture per questo strumento sono scritte tuttora in tonica e dominante. Il timpano viene suonato con mazze felpate di diverso tipo e produce suoni cupi e rulli dal caratteristico effetto « tuono », adatto alla musica sinfonica; nel jazz sono stati usati, in incisione, dal prestigioso batterista americano Max Roach e nel pop vengono utilizzati correntemente da gruppi come i Pink Floyd e i Gentle Giant come effetti determinanti per il loro caratteristico sound. Marimba . E' la diretta discendente della marimba rudimentale africana, strumento folcloristico usato nelle tribù di quasi tutta l'Africa, che consiste in una serie di canne di bambt:1 (o di assicelle di legno) di suono diverso, disposte in fila, che vengono percosse con bacchette. Il suo uso, oltre che percussivo, è anche melodico, data la diversità di suoni tra ogni asse. La marimba moderna è composta di listelli di legno sonoro, di grandezza e suono differenti, ciascuno dei quali corrispon. de a un semitono della scala cromatica (è basata sul sistema armonico tonale europeo ). Questi listelli sono disposti in ordine di tastiera (come i tasti del piano) e vengono percossi con bacchette a punta felpata o gommata, producendo un suono puro e tipico del legno che risuona e si amplifica nelle canne di metallo poste sotto ciascuno dei listelli stessi. Una buona ma· rimba costa dalle 250.000 alle 500.000 lire. Lo Xilofono si differenzia dalla marimba solo nella estensione: infatti quest'ultimo è più acuto e le sue tre ottave corrispondono, circa, alle ultime del piano, mentre la marimba ha una estensione media. Il Vibrafono. conserva la struttura della marimba, cambiando, però, i listelli di legno in altri simili di metal. lo: ne risulta un suono più argentino e squillante. Il vibrafono, inoltre, è munito di un pedale per il prolungamento e l'amplificazione dei suoni, che genera quelle tipiche sonorità « fluide » a espansione. Il vibrafono completo è munito di un motorino per il suono vibrato. Tra i migliori vibrafo. nisti si pososno citare Lione! Hampton, Milt Jackson (forse il più grande), e, fra i moderni, Bobby Hutcherson, Karl Berger e Gary Burton. La Batteria è lo strumento a percussione più usato del secolo nella musica leggera, jazz e pop. E' un insieme di strumenti a percussione, analoghi, di diverse dimensioni. Formata originariamente di due soli elementi, oggi ne comprende in media, sei: la cassa: strumento da banda, è il più grosso dei tamburi che veniva percosso a mano, con una mazza; evolvendosi, la mazza è stata munita di un meccanismo a pedale che permette, nella batteria, di suonare la cassa col piede; in ordine decrescente di grandezza e crescente di acutezza timbrica, vengono gli altri tamburi: il timpano: che talvolta è mu· nito di pedale per la modulazione dei timbrl; il tomtom; il rullante: munito di retina metallica inseribile sulla pelle inferiore, per l'effeto frusciante delle rullate. I modelli migliori di rullanti, possono essere. costruiti col fusto di metallo. Tutti i tamburi hanno un tampone inseribile sulla pelle, che funziona da sordina. Attualmente, più per accontentare l'estetica che la qualità sonora, si sono costruiti tamburi da batteria in fibra di vetro trasparente che adempiono soprattutto alla fun. zione scenica. Il principale accessorio della batteria è il « charleston » o « hig-hat », una meccanica a pedale che permette a due piatti di chiudersi l'uno contro l'altro, producendo un suono smorzato che è colonna portante di molti ritmi. I piatti sono gli accessori complementari della batteria: ne esistono di svariate forme, grandezze e sonorità; hanno sempre forma circolare, concavi leggermente, con un piccolo rigonfiamento al centro detto campana (dove il suono è più acuto e metallico). I modelli principali di piatti sono: il « thin », dal suono crudo, metallico e scandito; il « crash », dal suono brillante ed espanso; il « medium », una via di mezzo tra i primi due; il « pang », che ha il bordo convesso e si usa rovesciato: ha un suono scrosciante. Questi modelli e altri, sono forniti, però, in una infinità di sfumature. I tamburi e i piatti della batteria possono essere percossi con bacchette di lee:no, mazze con la punta di feltro o con le spazzole (un maz· zetto di fili metallici collegati a un manico, che, strofinati sui tamburi, danno un suono frusciante. Il maggior pregio della batteria è quello di poter riunire in se più strumenti a percussione diver~i che si possono suonare contemporaneamente, riuscendo cosl, a sostituire una intera sezione di percussioni. Data la quantità e la varie-

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