i soldidi muzok I lettori ci chiedernnno conto, dopo over sfogliato ouesto numero, del cambio di genere della nutblicità: da ouella esclusiva.mente discografica. a auella Fenerice. Risnondiamo senza naure, sicuri che, a certi livelli, anche la politica editoriale di un giornale debba essere discussa e chiarita con i lettori. Avere solo pubblicità discografica rischiava di imno~ci scelte redazionali non libere. E non vi deve sembrare strano se una. Ca.sR discografica si rifiuta di fpre pubblicità su !!J..~Zaknerché una volta abbiamo criticato negativamente un loro grunl)O ■ E non deve annarirvi strano nemmeno che ci vengano f2tte proposte o nressioni ner nulla oneste da altri. Ma come volete che una compagnia aerea o una fabbrica di scarpe da tennis nossano influenzarci? Noi non parliamo, al contrario di altri che si dicono "specializzati né di viaggi né di tennis. Ma. del resto è noto, anche se la cosa può dar fastidio, che la principale fonte di vita di un giornale è proprio la pubblicità: per non morire materialmente o rischiare di morire affoga.ti nei compromessi o nei "redazionali" (pagati). E forse dovremmo d&1s.oli metterci a fare i nuri? E uerché poi? Per poche pagine di pubblicità che ci permettone di vivere e di vivere liberi? Voi sanete, ormEi.i, che non siamo disposti a vendere le nostre idee o le nostre penne, così come oggi vi dici~mo, una volta per tutte, che non stie.mo compiendo un' operazione editoriale "per ingrassarci sulle vostre orecchie", ma che ci diamo da fare nerché muzak sia un giornale libero, indipendente soprattutto dalle manovre dell'industria discografica, punto di incontro di esperienze, confronto di opinioni, momento di nartenza per nuove iniziative capaci di ridare alla musica e a ciò che la circonda il giusto nosto nella vita di ognuno di noi. II collettivo redazionale
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