della cultura, della condizione femminile, per strapparne la gcstiunc alla borghesia. E' sempre più frequente che ai concerti si sentono scandire slogans più propriamente politici; « Erba libera» se ne è andato, è arrivato lo sfondamento sistemato a tutti i concerti, specie quì a Milano (esempio memorabile i 2 concerti serali dello Stomu Yamash'ta's Red Buddha Theatre dove erano presenti moltissimi compagni: Re Nudo non è più solo). Per questo mi fanno ridere certe affermazioni contenute nell'inchiesta. D'accordo col collettivo redazionale, specie per Quattrocchi e Salvadori. Ma anche per gli altri. Vorrei poi congratularmi con Muzak senza dubbi migliore del famoso giornalaccio con le pagine nere ( !!!). Un'altra cosa: ricordiamoci che alla borghesia dà tanto fastidio la sinistra rivoluzionaria e culturale, da fare delle perquisizioni gel,ando hascish ai piedi dei compagni o simulando furti di automobili con piani segreti di fantomatici « golphe ». Saluti a pugno chiuso. Paolo Milano A PROPOSITO DELL'UNDERGROU D Cosa vuol dire chiedersi a che punto è l'une\., chiedercelo noi, se adesso lo viviamo? Evidentemente si vuole fare il punto sull'und. inteso come fenomeno sociale e non sulla evoluzione dei suoi significati in noi. E' infatti, in genere ci si preoccupa di osservare i rapporti che intercorrono tra il Sistema e la struttura alternativa in questione, rapporti che siamo portati a definire, più o meno giustificatamente, in termini di conflitto. Ciò che non ha senso sono le conseguenti affermazioni, sia che si parli di sconfitte di vittorie o di prostituzioni. Vediamo perché tali affermazioni non sono esatte quando proprio noi le facciamo, e per far questo fermiamoci un attimo a considerare se è possibile operare una distinzione come quella fatta sopra, tra fenomeno sociale e partecipazione personale. Ai fini di una ra• zionale analisi possiamo an• che parlare di una storia dell'und., di una sua esplosione e di un successivo assorbimento dello stesso da parte della tentacolare società industriale avanzata (nell'esplosione dovuta ai media c'era già in germe l'assorbimento), e se vorremmo dilungarci potremo anche osservare la logicità dell'accaduto: questo tipo di fenomeno culturale, come gli analoghi esempi storici di rivoluzioni ideologiche al sistem:i che non si sono basate su una concreta forza, considerata anche la sua sostan1.i.tlc particolarità, ci ha tenuti , v· stantemente lontani dalle leve del potere manovrate, , ome sempre, dal capitale. ,\la è proprio questo il punto, ptT· ché ci chiediamo con apprc·11sionc: « è morto l'und.? », c,·.i veramente nelle prospettive di questo tipo di cultura, sia :,Ila nascita che dopo, una sc.1lata al potere? L'espressione concreta del « flower power » aveva la velleità di raggiungcce e fare sue le strutture dirczior1.1ti del sistema o e, a forse qualcosa di diversuJ Questa domanda che noi f,h:- ciamo sulla sorte clell'und. ha un valore o glielo imponiamo noi perché astraiamo sen1a razione? Se capiamo questo capiamu anche che il feeling eh'.; h.1 animato le rivoluzioni singolc dei Kerouac Ginsberg e su, i e le manifestazioni di mas~a come Woodstock è quanto di più alieno ci sia alle possibi• lità cli un effettivo potere sociale. Ma soprattutto dobbiamo tenere conto di ciò che· sentiamo senza bisogno di spiegazioni che è la vera e~- senza del'und. e che non puù essere trasmesso completamente in un discorso. Vivendo quest'esperienza e integrandola come tale la rendiamo partecipe del cambiamento vitale, è impossibile e sarebbe innaturale voler cristallizzare l'Lmd. in una forma: è uno stadio di un processo interiore dell'uomo eh,· si è realizzato all'esterno esattamente nella misura in cui è stato accettato e approfon• dito da noi, ma è un passag• gio ben particolare. e siamo d'accordo nel convenire che questo tipo di impostazione mentale è teso soprattutto alla liberazione dell'uomo (una nuova società ne sarebbe lo immediato effetto, senza peraltro dover sottostare a una rigida consequenzialità) non possiamo rifiutare una musica altamente espressiva e poc• tica (come Genesis, G. Giant, etc.) e porla al di fuori del movimento solo perché escc da un certo schema rivoluzio• nario basato sull'impatto: 11011 possiamo «rifiutare» alcun tipo di musica seria capace cli scuotere le radici dell'uomo. L'und. può essere impegno politico, è buona vibrazione. è una scelta, anche se il termine scelta non è proprio e salto, esistenziale, ed è, in ogni caso, una cultura vissuta nella misura in cui ognuno la sente, e poi: Non guardare troppo lontano, puoi trovarlo ovunque. Ma puoi anche perderlo senza un preavviso. Se tu lo afferri troppo forte o cerchi di leggerci troppo, lo sai, è solo musica. (Bob Hunter). Peviani Valter iViUSICFORMARCELDUCHAM(P6'30") MUSICFORAMPLIFIED TOYPIANOS(l2') s2.detwo RADIOMUSIC(6') 4:0311( :i.ntre p2-rti: 30'1/ 2' 23'1/1'40")(4'33") SIXTY-TWOMESOSTICREMERCECUNNIGHAM (frammento)(9') (in distribuzione dal 20maggio) ··-~ '. :. .. •:.<; ·')tBA-MUSIPCOAP ._··-t'I.]:lRlT:RA DENTRO :_.>?':· 1EN-TR:A-DENTRO •'•:·:_LAtN()V.i\.MUSICHA! 11 ·;i·:~:·--:·.:\~~/:~~~f ~! 6gi~~;~:anea ...-al .P:!:',~z:10dei normali L.P. ·.· ... :,;•;.·. .-',: .. •.• 13
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