Muzak - anno I - n.06 - aprile 1974

suite perun • enigma Poi appare il jazz lindo e romantico, a intorbidir ancor più le acque: e vengono gli arrangiamenti belli, i giochi di fioretto, a farci capire che davvero qui si vuole impiegare il suono al contrario, nel più inutile dei modi. Quella che nasce è dunque musica timida, gradevole, educata, senza gli aculei e senza il veleno che un giorno avevano solcato i cieli della nostra immaginazione: e ogni brano, anche il più duro, altro non è che un magnifico confetto azzurro da gustare con calma, negli attimi di rilassamento e di placida eccitazione. Mi viene in mente Abraxas (il primo lp lo voglio tenere nell'amba, tanto è povero e colmo di miseria, di piccole scintille che pur messe assieme e accatastate le une sulle altre non fanno musica), con tutta la processione di azzurri cristallini, di neri tenebrosi, di rossi fiammanti; un campionario di « belle cose » che pure non riescono a prendere per i I bavero ribaltando corpo e desideri, e dunque tutto deciso, tutto a posto, con le magre linee della Emozione contro!- 39

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