I I , ·1111n·rw ,li l.u11 Nc.:c.:rnl ll'rlccmlellly of ,\lusic di N. \ . (foto di Chestcr Clcavcr) dove la moglie si è suic;data: Questo è il posto dove ella poggiava la testa per dormire ... questo è il posto dove so110 stati concepiti i nostri bambini, candele illuminavano la stanza durante la notte ... questo ~ il posto dove lei si è tagliata le vene dei polsi quella strana e fatale notte ... Oh, oh, oh, che sensazione. Non avrei mai cominciato se sapevo come andava a finire, però la cosa strana è che non sono affatto triste che sia finita così. Il pesante ritratto si conclude con « Oh Jim », l'unica referenza alla bisessualità del narratore. Egli si duole infatti che il suo migliore amico ha fatto l'amore con sua moglie invece di farlo con lui: Oh Jim, come mi hai potuto trattare così? hai detto di amarci entrambi, ma hai fatto l' amore con uno solo di noi, come mi hai potuto trattare così? Reed in questo racconto è riuscito ad unire la caratterizzazione di questa determinata personalità e il ruolo di nar· ratore, conseguendo una posizione artistica che gli assicura un comando totale dell' importanza lirica dei pezzi, e il risultato di ciò è stato evidente nella nuova figura vista sul palco. Aggiungendo una meritatissima lode per i miglioramenti musicali conseguiti, non possiamo' fare a meno cli elogiare il nuovo Lou Reed che senza dubbio ha fatto bene a lasciare il fantasma a casa. Janice Constock Berlin: LA STORIA Bcrlin è la storia di freaks americani dediti all'anfetamina che vivono nel ghetto della gioventù cli Berlino, « una storia real:stica », dice Reecl stesso, « di gente che esiste nei '70, non soltanto a Berlino, ma ovunque ». La storia è imperniata sulla figura di Caroline, una cantante tedesca coinvolta nella vita dei bar cli cattiva reputazione, un animo perduto nello squallore, che disperatamente cerca qualche significato mentre sprofonda irrimediabilmente nell'anfetamina e in luridi incontri sessuali. Dopo una breve descrizione dello scenario in « Berlin », incontriamo Caroline in « Lady Day»; « mentre gli applausi si calmano e gli occhi si distolgono, / ella scende dal banco del bar e va a quel!' hotel che lei chiama casa: / tre muri sporchi e un bagno nel corridoio». Il narratoreprotagonista della storia si presenta in « Men of Good Fortune», e successivamente in « Caroline says » egli descrive il loro matrimonio con tutta la sua apatia sadica e viziosa. « Caroline dice che sono soltanto un gioco, / lei vuole un uomo e non un ragazzino; / Caroline dice che non sono un uomo / e che lei proverà a trovare la soddisfazione che gli manca dove capita. / Dice di non voler un uomo che si appoggia su di lei. / Nonostante tutto lei è ancora la mia regina germanica». « How Do You Think It Feels » completa il quadro, descrivendo tutti gli orrori schizofrenici di una vita in anfetamina e il circolo vizioso ciel loro mal contento. Quindi vediamo il narratore reagire all'infedeltà di Caroline che lo ha tradito con il suo migliore amico; egli la picchia furiosamente mentre chitarra e batteria sottolineano la violenza della scena. « Caroline dice ( « Caroline says II»), mentre si alza eia terra, / "puoi picchiarmi quanto vuoi, ma non ti amo più". / Carolinc dice mentre rifà il trucco, / "tu dcvi -im· parare a guardare più te stesso, invece di giudicare me"; / Caroline dice mordendo il suo labbro / "la vita dovrebbe essere qualcosa di più di questo e questo è un brutto trip" ». La scena seguente è quella di « The Kids », dove le figlie di Caroline (a causa delle segnalazioni che i vicini hanno fatto alla polizia) vengono sottratte alla madre e mandate in un istituto. Con il pianto delle bambine si chiude il pezzo: è l'ultimo colpo per Caroline che ritiratasi nella camera da Jet to si taglia le vene dei polsi. « The Becl », forse il più emozionante pezzo dell'album, dipinge il narratore, che tornato alla casa dopo il suicidio, contempla tutto ciò che è passato e guarda fisso il letto dove tutto è fi. nito. Il disco si conclude con «Sad Song» e con la razionalizzazione del suicidio: «Guardando le fotografie, lei sembra Maria di Scozia ... / ho pro. vato tanto, questo dimostra come si può sbagliare. / Devo smettere di perdere il mio tempo, qualcun'altro meno gentile di me le avrebbe rotto entrambe le braccia ». J. C. 33
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