le, pero, 1/011 è Sllllll la I/Ili· sica, ma 1111 1nodo di vita co11n111itarioche riteniamo necessario e primario anche se 11011sufficiente. La musica è çtato 1111 fallo spontaneo, 1110110interessante e creativo: ci sarebbe piaciuto sentire, però. qualcosa di più, quel qualcosa che ci ha dato, ad ese1111Jio,il festival del jaz~ di Perugia o M11s;ca e Realtà di Reggio Emilia. O11i entra in ballo il problema dell'a111111inis1razione pubblica dei falli c11l111rali e quindi della musica. Sarebbe 1110/10bello vedere I/li/e le regioni d'Italia organizzare, ogni tanto, concerti con 110111ii111portan1i di 111110il 111ondo con ingresso gratuito. Sarebbe bello ... D'allro11de in a/lesa che le varie regioni emulino Emilia e Umbria. che si fa, si a11e11de? !1101/re 11011crediamo che sia questa una soluzione finale. MUSICA GRATIS? Un sogno, 1111'illusione adolescenziale, qualcosa che si acce/la solo dietro 1111co111penso che valga anc/1e più dei soldi. Per esempio la PFM ha dato 1111solo concerto gratis a Ro111a,ma si trai/ava di 1111 concerto di promozione, pubblicitario, finanziato dalla casa discografica. I complessi accel/ano di suonare senza ricompensa solo a Milano, alla sede di Re Nudo. Infalli ci troviamo di fronte ad un'altra forma di promozione, se vogliamo abbastanza subdola, la conquista del pubblico progressista. Negli altri festival e nei concerti organizzati per esempio al sud, nessuno acce/ la cli suonare gratis: a Martinafran. Q) ~~ O) :::::: -o 1973 o o (~! -- o d <J) Q) o -o O) ' ...... o o Q) o e L o o o o --:>' e o e ..e =-o E _o ·e Q) ·..= o u E :) e e 'El u L Q) :) Q) <J) o o o O) Q) L L Q) l o E > Q. > ........ -- -- o L _o E :) o e O) o Q) -o L u o <J) <J) Densità dei concerti regione per regione (1973). !)a notare che in Piemonte, Lazio: Ca111pw1ia i concerti sono stati Lenuli esclusivamente nei capoluoghi. lnollre Marche, Umbria ed Abruzzo hanno ospilato per lo più concerti di gruppi poco noti. ca solo Gaslini ha parlecipato di tulli i gruppi illu111i11ati che erano stati chiamali e avevano, in teoria, dato l'adesione. li BMS fa pagare alle prove. Pretendere la n111sica gralis non è solo un'illusione, è anche un conce/lo sbagliato se generalizzalo. Il musicista è un lavoratore, 11011 111 santo, quel che conta è che sia coscienle del s110 ruolo sociale e che di conseguenza si comporti, cercando di sopravvivere e vivere senza vendersi a chi lo vuole pedina dell'ideologia dominanle. Però trovare una coscienza palifica avanzala nei musicisti rock italiani e ingle:1i è una cosa difficilissima, per lo più sono servi sciocchi ridicoli ballerini di 1111teatrino pettegolo e misero accecati dalla ricerca ciel 'successo personale, divi buoni per una stagione che 11111oionopresto, dimenticati eia tulli. La maggior parie dei complessi, dunque, non ac. cella la proposta di recupe· rare la musica che l'industria ha inscatolata e devitalizzata. Concerto al Palasport romano: densità e aumento anno per Scelgono essi stessi, prestan· dosi al gioco dei discografici e degli impresari, cli essere u11 momento attivo dello sfrullamento musicale in atto, senza accorgersi, o senza ribellarsi, della loro essenza di vi11i111e,di «cose» al servizio di interessi economici più grandi. loro che, dati alla mano, si divertono a fare inchieste. Quel che ci interessa è che eia queste cifre e eia queste idee, che rifiutano qualsiasi certezza precostituita, nasca una discussione con tutti i lettori che possa contribuire a una crescita culturale e poliLica di ogni persona interessata e quindi e/ella musica che ci interessa. Primn hreve scadenza una grossa tavola rotonda eia organizzarsi al più presto sui temi suscitati clal/'i11chiesta e dalle prime lellere e Le• le/anale che ci perverranno. Vorremmo veramente approfondire il « caso concerti» e altri simili, è dalla parlecipazione però, che polrà nascere, finalmente, una strada, una via d'uscita dalla situazione cli stallo, cli profon da e triste staticità che la musica italiana sta attraversane/o con le dovute eccezioni. anno. 25 22 Con ciò non vogliamo dire che non ci siano delle possibilità di fare della buona mu sica anche al/ raverso i canali ciel sislema, ovviamente ab· biamo estremizc.alo il discorso, i casi Dylan, Zappa, Jef· ferson, ecc., sono arcinoti. Bisognerebbe cercare di capire q11al è la musica che voglia1110: quella che nasce con il consenso dell'industria, o q11el/a che si fa bella di non si capisce bene quale verginità? Dylan che chiede 45 mi· /ioni per 11n'ora di concerto è "nostra» musica? A questo punto la nostra chiarezza si affida ai gusti e alle scelle soggettive: il« transfuga» Dylan ci ha dato la/men/e tante cose che sempre e comunque lo preferiremo a milioni di Pete Seeger o di Phil Ochs dal concerto gratis facile. D'a/. /ronde rifiutiamo una falsa neutralità e l'oggettività dicoChicco Ricci Paolo M. Ricci Ringraziamo per la collaborazione Raffaele Cascane, Michele Gianoglio, Peppo Del Conte, Antonino Antonucci e i gruppi Aktuala, Deda/11s, Area. N.B. - Mentre il giornale è in stampa la siluazione si va radicalizzando, sconlri a Cagliari, Milano, Ro111a,Napoli, è in dubbio il futuro dei concerli in Italia, non possiamo dare un giudizio definilivo ma contiamo di tornare su/l'argomento. Aspelliamo vostri pareri.
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