Muzak - anno I - n.06 - aprile 1974

ZAPPA E LE MOTHERS OF TNVENTION PHIL LESCH, JERRY GARCIA, GRACE SLICK, PAUL KANTNER, COUNTRY JOE di tè in compagnia della regina e « Nulla è reale ... » dice la didascalia. Da questa parte trovano posto altri 101 big del Rock, dai Who ai Kinks fino agli Stones in onore dei quali la fantasia dei due artisti si sbriglia completamente nella descrizione dell'apoteosi di un Mick Jagger bambino adulto ormai stanco di tutti i giochi. Naturalmente un po• sto d'onore è riservato a DyIan che viene a sua volta maltrattato (con ammirazione ancora più profonda). Lo seguiamo nel suo cammino da menestrello della rivoluzione ad ebraico patri3rca americano amante della campagna. A questo punto Io sguardo dei due artisti si sposta sui Sunshine Children americani in California. « Da ora in poi i divertimenti divennero 18 cerebrali, di solito inerti mattinate a letto, pomeriggi nei patios, sere a fluttuare su magici cuscini... ». « Dal momento in cui il soul divenne soul, fu costruito su due sogni fondamentali: uno bianco e uno nero. Nero significava radici ed era duro ... (James Brown e Tin Turner, Aretha Franklin e B.B. King). A poco a poco da ora in poi il « sogno » comincia a tingersi di colori più inconsueti, violenti, anarchici e auto-immolatori; la morte e la distruzione cominciano a diffondersi addolcite dalla incrementata lussuria nel sole della California, è la volta di Contry Joe, Jefferson Airplane, Grateful Dead, poi Mothers of Invention e il tardo Jim Morrison ritratto nella vasca da bagno in cui trovò la morte. Ormai alla fine, il VELVET UNDERGROUND MICK JAGGER, KEITH RICHARD, BRIAN JONES sogno fiume, per il rifluire dell'energia pura che Io aveva fatto nascere, forse più che sfumare si tramuta a poco a poco in visioni personali, personali ossessioni simboleggiate da un grosso manifesto che ritrae i visi sconvolti di Brian Jones, Janice Joplin, Jim Morrison e Jimi Hendrix affisso su una specie di padiglione da circo dietro ad un grasso e tatuato imbonitore che in qualche modo fa pensare a quello nel Paese dei Balocchi di Pinocchio. Seguono Velvet Underground, C.S. N&Y, Pete Townsend e un quanto mai depresso e -solitario James Taylor. « Ehi signore, sono io sul juke box quello che canta quella canzone triste ». Il finale va alla decadenza con Lou Reed, David Bowie ed un androgino Mare Bolan subito seguiti dalla immagine calcata con amarezza in chiusura di Frank Sinatra. Ricordate che il libro comincia con Sinatra, che brandisce un bicchiere di wisky e afferma «voglio morire prima di diventare vecchio»? Questi e molti altri i personaggi i cui sogni ed immagini i due olandesi hanno elaborato e a volte stravolto, per raccontarci queste favole Rock (mi promettono la prossima pubblicazione in Italia) a volte forse crudele oltre il necessario (ma di crudeltà si tratta) comunque piena di immagini inconsuete e comunicanti. Dal nostro corrispondente di Londra Danilo Moroni

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