Nel momento in cui l'entità umana cioè il personaggio viene a prendere maggiore importanza del messaggio che egli intende portare avanti la sua funzione cade irrimediabilmente nel particolarismo e nel divismo che pone in precaria condizione la sua stessa ragione di essere. Ed il personaggio Dylan comprese presto che la sua posizione di accusatore era sfociala nell'ambiguità. Idolo, emblema della rivolta e della coscienza giovanile era ormai al soldo della macchina discografica specchio della società capitalistica e industriale americana contro la quale erano rivolte le sue aspre critiche. Nel suo profondo e coscente voltafaccia si ha la precisa consapevolezza di una mente lucida la quale aveva capito di agitarsi nella stessa melma che lui in realtà asseriva di rifiutare e combattere Le sue idee e le sue co~cezioni si erano quindi mostrate premature verso una società che non era ancora coscente dei suoi mali e verso un pubblico che non aveva accolto nel modo giusto o nel momento adatto le sue mortali accuse. Un pubblico che poi si è mostrato insofferen te ed irremovibile nella sua posizione anti-Dylan irrimediabilmente tacciato di tradimento ed ora facilmente riportato agli allori. Dalle polveri all'altare in un modo così ingiu.,;titìcato. In realtà siamo solo degli increduli sognatori. Frustata, mal capita, ben combattuta la rivolta e l'alternativa « Underground» non ha retto al contrasto per la logica immaturazione dei suoi concetti mal accolti e peggio pubblicizzati da una classe che classe non era. Sviata dai suoi iniziali obbiettivi essa è sfociata nella società diventandone succube. Bugiardi ed egoisti siamo stati noi che col continuo insulso pretesto di credere in essa già moribonda abbiamo ritenuto giusto portare avanti un discorso che ci ha completamente deviati. La presunzione di aver creduto e creato qualcosa, che è morta sul nascere a distanza di tempo ci ha resi tremendamente ridicoli verso il mondo intero e verso noi stessi. Che ora le manifestazioni di dissenso in seno alla rivolta giovanile siano tanto ingenue e scanzonate quale il ridicolo «streaking•, accettato con sufficienza dal potere politico dimostra, a mio parere, quanto valido sia questo discorso. Dire che ci hanno presi in giro e che ci siamo presi in giro credo sia troppo poco. Dice bene l'amico Cascone: « ... Il discorso sulla nostra musica è mistificato... siamo finiti nella mistica del disco ... •. L'anarchia artistica ed ideologica è l'unica alternativa. Eliminiamo gli aspetti profani ed estranei della nostra musica riconosceremo la ferrea rivolta UNDERGROUND nata esclusivamente come alternativa alla nostra società dalla quale essa si deve pubblicamente estraneare per meglio distruggerla. Nel solo momento in cui conseguiremo un secco rifiuto verso la società che prima avevamo formalmente rifiutato potremmo riproporci le antiche tematiche perse nel vento e nei tempi di aspre, violente ma immature critiche. Che ciò non sia un discorso utopistico è ben difficile credere e sostenere ma l'immensa voglia di riscatto verso le nostre illudenti verità e le nostre comode situazioni nell'odiata società, mi hanno messo in animo la sua creazione. Come io la penso la pensano innumerevoli persone. Che siano tutti bugiardi e sognatori, ciò credo sia un discorso utopistico. Ugo Moncada Roma Muzak è un bel giornale. Niente da dire. Ma certe volte prendete proprio delle « cappellate•. Che vi è saltato in mente, cari del collettivo ( ?), di pubblicare quella idiotissima tavola rotonda sull'underground? Ma chi sono quei quattro-cinque signori che ci dicono che l'underground è questo, quest'altro, che è morto, che fa musica non vale niente, che tutto è finito? Fatevelo dire, cari signori, l' underground non morirà grazie a quei tanti giovani che rifiutano di integrarsi, che attaccano il sistema nelle sue marce strutture, che si rifiutano di farsi rimbecillire dalla TV o dai rotocalchi a fu. metti. E finché ci sarà la nostra musica, il nostro linguaggio, la nostra (e: non quella dei petrolieri) politica. Certo, finché sarà affidata ai Casconi, ai Salvatori e chi per loro, la sopravvivenza dell'undopo Arbeit macht frei Caution ilnuovoLP area internet 1onal popular group Cometa rossa (4'00' ') zyG (Crescita .. ro) (5'27'') SruJo (8'02") MIRage? M1rage ! (10'27" l Lobotomia (4'23") 7
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==