lata « Trilogy » e divisa in tre momenti: « The sunlit Path », più fluida e strutturalmente scorrevole; «La merce de la mer ». che è la saga della chitarra e del violino, che intrecciano vorticosi. allucinanti deliri; e il breve « Tomorrow's story not the same ». dal rapido ritmo swingante. A questa suite segue « Sister Andrea». una composizione di Jan Hammer alquanto composita, che alterna momenti pastosi e pulsanti ad altri più contenuti ed eterei, mettendo naturalmente in bella evidenza le straordinarie evoluzioni dello stesso Hammer al piano elettrico e al sintetizzatore. Ma la gemma vera e propria del disco è costituita da « Dream », una composizione di McLaughlin che copre l'intera seconda facciata: un brano dai climi estremamente tesi; nevrotici; la chitarra è rapidissima, lancinante. mentre nel corso dello sviluppo di questo tumultuoso magma sonoro in ebollizione, in cui largo spazio è affidato all'improvvisazione, emerge prepotentemente la figura di Billy Cobham. certamente oggi il migliore batterista mondiale. Con lo scioglimento della Mahavishnu Orchestra, tutta la musica contemporanea subisce una perdita enorme, forse addirittura incalcolabile. M.I. TRITONS - Satisfaction - Pofydor In princIp10 erano i New Trolls: poi partorirono gli Atomic Sistem e i New New Trolls. ma la causa generò i New Trolls Atomic Sistem e Gianni, Nico, Piccolo Bach & c. ex New 50 muzak LP Trolls, ma da essi nacquero i Tritons e mentre i Tritons diventavano Ibis, i Tritons litigarono con i Tritons e fu così generato Johnny dei Tritons (la mamma lo chiamò però Gianni, e Belleno per giunta!) e i Tritons. Ma siccome gli Ibis litigarono con la loro casa discografica, gli Ibis stessi e quindi anche i Tritons se ne andarono da un'altra casa: ma la vecchia casa discografica (FonitlRI) arrabbiata andò in Inghilterra dove inventò i new Tritons. Così semplicemente e in armonia dai New Trolls sono nati i New Trolls, gli Ibis, i Tritons. Johnny dei Tritons, e gli altri Tritons. Che storia penosa e triste, che macello immane solo perché un gruppo di affamati discografici e di musicisti sfracassascatole hanno scoperto un disco, Subbie Rock ls Here To Stay, con delle simpatiche riedizioni di grandi e piccoli successi della prima era rock, e hanno deciso di farci una fortuna sopra! Sinceramente di tutto questo non ce ne frega nulla, lasciamo gli squallidi ai loro squallidi problemi, il disco se ci piace ballare lo balliamo, altrimenti amori minorenni, sorelline minori, amici minorati ne impazziranno. M.F. IGGY ANO THE STOOGES Rau Power - CBS Esce con molto ritardo rispetto alla edizione originale l'ultimo album degli Stooges, con il loro capo lggy messo stavolta particolarmente in evidenza. Per chi non lo sapesse, gli Stooges nel 1969 costituiscono in America i diretti successori del teatro perverso dei primi Velvet Underground, traforando e spaccando le anime con un suono violento, elementare, metallico, mentre le contorsioni erotico-masochistiche di lggy precorrevano con un notevole anticipo le successive devastazioni dei «punk» della decadenza. Album leggendari come « The Stooges » (prodotto nientemeno che da John Cale, che vi suona anche la viola in un lungo, fantasmagorico brano) e « Fun House ». i due primi del gruppo, resteranno per sempre nel cuore di chi riuscì a vivere quei momenti. Oggi David Bowie sembra voler ritrascinare in auge, sulla sua scia, i suoi vecchi maestri: dopo Lou Reed, infatti, è ora proprio la volta di lggy e degli Stooges, il cui ultimo LP, questo « Ray Power », è stato registrato a Londra e missato appunto dallo stesso Bowie. Della vecchia gloriosa formazione (comprendente, oltre a lggy al canto, i fratelli Ron e Scott Asheton rispettivamente alla chitarra e alla batteria è il bassista Dave Alexander, cui si aggiunse. nel secondo album, Steven MacKay al sassofono sono rimasti, insieme a lggy, Ron passato al basso e Scott, mentre il nuovo chitarrista si chiama James Williamson e sembra una copia carbone di Mick Ronson, il chitarrista di David Bowie. Ma la musica non è cambiata: lo stesso suono sporco, violento e primordiale, sessuale fino al midollo, oltraggioso e strafottente come ce lo ricordavamo: certo, gli arrangiamenti sono ora di una perfezione curata al millimetro. un'ombra di già risaputo aleggia nell'aria, la sofisticata corruzione inglese tenta talvolta di prendere il sopravvento sulla aggressività « povera » americana. che aveva fatto la gloria e la punkitudine degli Stooges. Ma fondamentalmente nulla è stato perso, e questa musica, sulle ali carbonizzate della spietata voce di lggy, continua a sgretolare i sensi. non perde la sua carica istintuale di rabbia appena contenuta. E poi mi sembra anche giusto che tutti, seppure con un irrimediabile ritardo. abbiano finalmente la possibilità di sapere chi è lggy... M.I. CHICK COREA - RETURN TO FOREVER - Hymn of the seventh galaxy - Polydor Dopo aver ascoltato questo Hymn of ... affermare che Chick Corea è un grosso artista di jazz sarebbe arrischiare una grossa idiozia; Corea è oggi soltanto un musicista libero. che sta cercando nuove vie espressive al di fuori di ogni rigida tematica stilistica, incolonnandosi tra un gruppo di artisti di grande valore quali potrebbero essere ad esempio Billy Cobham o John McLaughlin. Nato da un fertile ambiente come quello della scuola pianistica che ha accompagnato Miles Davis, non gli deve essere stato difficile oltrepassare la frontiera del jazz, per incrementare sempre più un discorso ricco di sorprese. di personalità, di innovazioni: a questo processo ha indubbiamente validamente contribuito l'unione abbastanza recente avvenuta con questo gruppo dei Return To Forever, composto da validi elementi quali Stan Clarke al basso, Bill Connors alla chitarra, Lenny White alla batteria. Già l'insolita formazione che vede una chitarra spiega chiaramente come si voglia qui, pur non rinunciandone al dialogo serrato e alla grande spontaneità espressiva, allontanarsi dal jazz. Soprattutto del jazz si distruggono le caratteristiche timbriche dei suoni: per elettrificazione Corea non intende, come capita per molti dei gruppi jazz passati agli amplificatori, suonare con basso elettrico o con un piano fender: Corea stesso ricorre a strumenti inusuali. come l'organo o il clavicembalo. il basso
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