David Bowie 40 -- Velvet Underground Schema grafico del « Red Buddha Theatre ~ di S. Yamashita mento con la sublimazione di se stessi, la star e l'indifferenza sessuale. Lou invece torna indietro, giun~e alla Berlino pre-bellica avvolta nella pazzia dell'eccesso di romanticismo, nella caduta degli Dei intesi come uomini rispettabili e coscienti, mentre, poeta ghignante e malvagio, li descrive nelle loro bassezze, nei loro difetti osceni, in queste maschere orrendamente deformi. Lou Reed e David Bowie: il romanticismo pazzo di Nietzsche colpisce ancora! E intanto c'è chi è ancora affascinato dalla tragedia greca. I Genesis traggono dallo spirito emblematico di quell'an-. tico popolo il significato di cose-personaggi: il risultato è un gioco sottile di significati, di doppi sensi e di coreografia che fanno oggi dello spettacolo dei Genesis la cosa forse più intelligente e interessante del momento. Intanto, ricordatevi del Pazzariello e del cantastorie, la rivoluzione dello stage ha portato alla rivalutazione di temi descrittivi che la tradizione popolare è riuscita a mantenere intatti: è il caso delle maschere napoletane che gli Osanna rispolverarono per i loro concerti, o del teatro kabuki che è stata principale fonte di ispirazione per il The Man From The East di Yamash'ta; quest'ultima opera ha anche dimostrato come per un'associazione visiva non è necessariamente richiesta una musica di tipo descrittivo. Comunque a Yamash'ta e agli Osanna va il merito di aver dimostrato che questi temi tradizionali sia pur filtrati da elementi nuovi possono dar vita a cose validissime; una delle più recenti notizie addirittura vorrebbe un gruppo di musica folk inglese gli Horslips dediti a portare sul palco una vecchia opera popolare inglese. In sintesi come abbiamo visto questa associazione tra musica e immagine è tra le arti più vecchie del mondo, anche se presto ce ne parleranno le videocassetti; o i videodischi. Marco Ferranti
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