spesso nel magma sonoro. Anche i testi sono particolari, funebri e vibranti di vita, di dolore, di satira senza comprJmessi: viene rievocato il meriviglioso mondo dell'infanzia (• Never never land ») che guarda incantata le meraviglie del mondo (" Peter ,Pan »): ma che l'avvento del Sesso distruggerà in una sarabanda di egoismi e di morte (" Rock and Roll Pussy •, • You don't have to camp around », ecc.). La seconda facciata è c-.:impletamente differente: si tratta infatti di una sorprendente quanto nuova e sconvolgente reinterpretazione e celebrazione del soul, qui trascritto però in termini stravolti, convulsi, sull'urlo dei sintetizzatori e degli strumenti elettrici. Troviamo dunque un •indimenticabile medley comprendente • I'm so proud » di Curtis Mayfield, « Ooh baby baby • di Srmkey Robinson, « La La means I love you » dei Delfonics • e « Cool Jerk » dei Capitols. Tenete d'occhio Todd Rundgren: è l'ultimo della stiroe dei grandi nostri sotterranei che stanno per balz,are verso la luce. M. I. SEGNALAZIONI Con Mike Olfield ed i Faust, il quitetto Henry Cow sembra destinato a •divenire il terzo grande nome della ne.:inata etichetta Virgin. Il gruppo si muove sul terreno di un free pop sperimentale, ricchissimo e sfaccettato, un autentico mosaico sonoro, non senza però una sua org·anicità ed una sua logica costruttiva. Si ripercorre strada dei primi Soft Machine e di certo Zappa, tenendo presenti, tra i gruppi più recenti, i Matching Mole ed i Gentle Giant. Una musica -indubbiamente • esplorativa » ed abbondantemente sofisticata per iii gruppo che Robert Wyatt ha indi- ·cato come il suo preferito ·in senso assoluto. 56 HENRY COW (Virgin Records) muzakLP L'•interesse di Stevie Winwood per la musica afric-ana si estrinseca in un album registrato in compagnia del •sassofonista e flautista Abdul Lasisi Amao e del percussionista Remi Kabaka, sott-J l'etichetta di Third world, terzo mondo. L\:ifro-rock degli Osibisa o degli Assag-ai si affina in un jazz rimatissimo ma a tratti di coltraniana memoria, in cui Winwood si muove perfettamente a suo agio. Del leader dei Traffic viene nuovamente importato in Italia il celebre doppio album antol'Jgico, mai pubblicato sul nostro mercato. Contiene ventuno incisioni, registrate con lo Spencer Davis group, •i Powerhouse (dal LP • What's shakin's shakin » su Elektra). Blind Faith e naturalmente i Traffic. THIRD WORLD Aiye-Keta (lsland) STEVIE WINWOOD Winwood (United Artists) • Importati per la Capito! i tre volumi separati che raccolgono il meglio dei Beach Boys. Gli album non seguono un rigoroso criterio cronologico. Il primo contiene brani dal '62 al '66, fra cui " California girls », • Barbara Ann •, • Sloop John B.•, • God only knows »; il seconoo dal '63 al '65, con • Surger giri », • Dance dance dance » e • Good vibration » fra le altre; il terzo dal '63 e '68, con « Do it again », • Wild honey •, • Heroes and villaisn •, ecc. BEST OF BEACH BOYS voi. 1, 2, 3 (Capito!) • Alla ricerca di cantautori originali, qualcosa di buono può offrire Allan Taylor, con il SU'J album • americano • registrato in due sessions a Nashville ed a Los Angeles. Dopo un primo e più convincente LP, aiutato dai Fairport Convention Pegg, Mattacks e Swarbrick, faylor sperimenta il cointry americano: una musica dolce e delicata, dagli accenti dylaniani e sulla falsariga di molti altri composit•Jri statunitens·i. ALLAN TAYLOR The american album (United Artists) , • .Per la prolific-a ECM, il vibrafonista Gary Burton con il suo nuovo quartetto (Goodrick chitarra, Laboriel basso e Blazer batteria). Un LP che si affianca a quelli registrati •in coppia con Keith Jarrett (per la Atlantic, in circolazione in Italia) e con Chick Corea («Chrystal silence» per la ECM, solo di imJ)'Jrtazione). Anche se non c'è il pianoforte, gli autori dei brani selezionati sono tutti pianisti: Jarrett, Corea, Gordon Beck, Carla Bley, Mike Gibbs. Un album eccellente, al livello dei ·precedenti dei vibrafonista. GARY BURTON The new quarte! (ECM Records) • Restando nell'ambito dei piarl'isti j·azz, consigliamo un'antologia di Herbie Harcock dal '63 al '68. L'ex c-.:illaboratore di Davis è fra i tastieristi jazz il più all'avanguardia, come •indicano i recenti • Crossings » e • Sextant » (su Warner Bros., sempre di importazione). Questo doppio album ci mostra invece il volto più tradizionale dell'occhialuto musicista di colore, con le celebri « Watermelon man •, • K•ing Cobra», • Maiden voyage •, • Riot •, • I hav a dream •, ecc. HERBIE HANCOCK The besi of (Blue Note) • Ristampati •in America tutti i primi 33 dei Byrds. Si tratta nell'ordine di Mr. Tambourine man (1965), Tum tum tum (1966), Filth dimension (1966). Younger than yesterd&y ( 1967). Notorious byrd brother ( 1968), Swetheart of the rodea (1968) e Dr. Byrds & Mr. Hyde (1969). Fra J)'arentesi la data di uscita originale ·in USA. Tutti nella produzione gloriosa dei Byrds, e tutti i membri originali che si• alternano, da Crosby a McGuinn, da Clarke ad Hillman, da Clark a Gene Parsons, da Gran Parsons a Clarence White (gli ultimi due scomparsi recentemente). Mike Westbr.:iok, dopo opere ,interessantissime come • Metropolis », ha abbracciato con •i Solid Gold Cadillac una via incerta e pericolosa: un jazz fresco e disinibito si alterna ad episodi cantati, recitati e storpiati secondo i modi del peggiore Zappa: un album dunque in parte eccitante ed in parte irritante questo suo « Brain damage •. in cui lo acc-.:impagnano Griffths, Godding, Jackson, Khan, Minton e Potter. SOLID GOLD CADILLAC Brain damage (RCA Victor) • Nicky Hopkins, pianista ed orga. nista, ha legato il suo nome ai Rolling Stones, ai Jefferson Airplane, ai Ouicksilver, ·a John Lennon. li suo pr•imo • solo • non è interessante c-.:ime ci s·i attendeva. Sotto l'influsso di un country annacquato, Nicky alterna cose accettabili ad altre noiose. Lo accompagnano Harrison, Mick Taylor, Voorman, Keyes Ray Cooper, Del Newm1n fra gli altri. NICKY HOPKINS The thin man was a dreamer (CBSJ E. C.
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