quando questo sembrava « cotto a puntino » le voci tacevano e si dava il via alle danze. La presenza di due cantanti femminili, l'importanza data alle voci, l'uso indiscriminato di strumenti sia acustici che elettrici dimostra un'impostazione nello stesso tempo nuova e maggiormente legata alle composizioni originali. Praticamente infatti gli Steeleye non compongono nulla: le loro grandi fonti sono quei folk journals, compresi i frutti delle « cacce » di Ceci! Sharp a cui abbiamo sopra accennato; il legame storico, il gusto della ricerca è vivo come in pochi altri, ogni canzone assume il suo preciso valore, la sua giusta collocazione: non credo sia sbagliato tracciarne qualche esempio. Nel primo album troviamo accanto al lamento di una donna per la perdita del marito, arruolato a forza nella marina, un piratesco sistema molto in voga ai tempi delle guerre napoleoniche, la canzone dei Blackleg miner, dei minatori crumiri contro cui si scagliava l'odio dei primi sindacati; a questo tema di lavoro si ricollega ad esempio « the Weaver and the Factory Maid », testimonianza della mortale rivalità esistente tra le tessitrici a mano e quelle che lavorano ai filatoi a vapore introdotti durante il periodo industriale. Quest'odio si focalizzò nei « Ludditi » i seguaci del mitico leader Ned Ludd, che, ormai disoccupati e sbandati, si ridussero a distruggere le macchine che gli avevano tolto il lavoro: odio ·e dolcezza femminile si mescolano nella lirica del brano ... « Come posso dirti di avere un letto piacevole .quando si sa che li non giace altro che una donna di fabbrica; ma sia pur essa una ragazza di fabbrica, benedetto è l'uomo che se la gode ... ». Diversa e divertente l'ispirazione di altre ballate come quella dei « Bollitori scemi » dove si celebra una curiosa tradizione nata dal trauma che i rozzi contadini inglesi st•"ivano nell'affrontare i mastodontici viaggi che li portavano , "so l'America e l'Australia; sulla facciata della casa di colui che era partito si appendeva una bottiglia contenente orina dell'emigrato: se la bottiglia era appannata egli era malato, se perdeva era morto e la famiglia ne piangeva la perdita, se la bottiglia era ben tappata tutto procedeva per il meglio. - Così bottiglie ben tappate - aggiungono con humor gli Steeleye -.salvarono molte vite. Diversa ma sempre interessantissima la serie di canzoni ispirate a motivi storici come i canti Giacobiti o quelli che manifestano una facile familiarità, se non scurrilità, con cui il popolo dipingeva i re. In generale comunque i temi usuali del complesso sono quelli che si sviluppano dal 1898 in poi, anche se capita di trovare qualche antichissimo brano dell'organum, qualche arcaico canto scozzese o gallese. Se sotto questo aspetto siamo nel rispetto più rigoroso della tradizione, dove gli Steeleye Span sono rivoluzionari è sotto il profilo strettamente musicale della canzone popolare inglese. A partire da « Ten Man Mop » attraverso Below the Salt e Parcel Of Rogues, i tre capolavori, il gruppo ha operato una profonda ristrutturazione nell'ambito della musica popolare: innanzitutto l'elettrificazione, a cui il gruppo ricorre spessissimo, senza abbandonare del tutto certe voci acustiche, non è più intesa esclusivamente come applica11:ione di un'amplificazione a strumenti usuali ma bensì come ricorrere a tutta 40 .(.) una serie di possibilità a cui sono portati gli strumenti elettrici: violino col wa-wa, chitarre distorte, basso col vibrato sono ormai elementi ricorrenti nell'orchestrazione degli Steeleye. Ma forse il passo più importante è stato compiuto valorizzando alcuni elementi costitutivi della musica popolare inglese a discapito di altri; di ogni brano la struttura ritmica è quella posta in maggiore evidenza e rispetto ad esso tutti gli strumenti assumono 1:1nruolo particolare, diventando, come spesso accade alla chitarra elettrica, elementi percussionistici. Questa accentuazione ritmica non solo ha permesso l'ado• zio!1e di modelli più arcaici, riscoprendo ad esempio molti temi da ballo, ma ha anche permesso l'adozione di elementi inediti. L'uso nuovissimo della pausa (King Henry ad es.) ha arricchito di una profondità spazione e di pathos molte composizioni; l'intelligente sistema di elettrificazioni che permette ad alcuni strumenti di risultare in primo piano rispetto ad altri ha compiuto il resto: coralità e singola bravura degli elementi contribuiscono non poco a questo interessantissimo insieme. In sostanza la visione degli Steeleye Span nei confronti della musica popolare non è quella che tende a creare della musica sul modello delle ballate antiche bensì il prendere questi canti arcaici nella loro interezza ponendone in particolare risalto alcuni elementi e ravvivandoli con tecniche strumentali - orchestrative moderne. A conferma di questo indirizzo stà la decisione di inserire nella formazione un batterista; reduci da una trionfale tournée americana gli Steeleye erano rimasti sorpressi dalla mancanza di incisività sonora che il gruppo sprovvisto di batteria, aveva in enormi locali per ventimila e più persone: l'immissione di Nigel Pegram è una diretta conseguenza di ciò e, secondo le recenti esperienze inglesi, pare che l'inserimento sia perfetto. Probabilmente un motivo nuovo per il gruppo che è riuscito nella difficile impresa di rendere musiche che vanno dall'anno mile alla prima guerra mondiale tra le più moderne e attuali degli anni settanta. Marco Ferranti
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