ODISSEA Formazione: Roberto Zola chitarre e voce solista; Luigi Ferrari chitarre elettriche ed acustiche; Ennio Cinguino tastiere; Alfredo Garrone basso, chitarra; Paolo Cerlati batteria. Messisi in luce al festival di Mestre e poi invitati alla Mostra internazionale di Venezia, piemontesi di Biella, rappresentano un rock all'italiana, melodico, organizzato prevalentemente per mettere in risalto la voce del cantante, un solista alla Joe Cocker, con testi particolarmente curati (fra cui una poesia di Jacques Prevert). La musica è strumentalmente semplice, godibile per le aperture melodiche delle tastiere ed i giri armonici delle chitarre e del basso, spontanea ed estremamente comunicativa. Gli Odissea non sono dei tecnici, dei virtuosi dei loro strumenti, e ri[iutano gli assoli come altrettanto rifuggono dal cerebralismo di altre formazioni. Tutto sommato un gruppo commerciale nel senso giusto della parola, con posibilità concrete di imporsi sul mercato. Discografia: LP « Odissea ». Produttore: Sandro Colombini. CERVELLO Formazione: Giulio D'Ambrosia sassofoni, primo flauto; Corrado Rustici chitarre, flauto, voce; Gianluigi Di Franco voce solista, flauto; Remigio Esposito batteria, vibrafono; Antonio Spagnolo basso, chitarra, pedaliere, flauto, voce. Napoletani, hanno partecipato al III festival di Avanguardia e nuove tendenze, al Be-in degli Osanna, al festival di Mestre ed in settembre con gli Odissea, alla Most'ra internazionale di Venezia. Guid~_ti da due ex Osanna, 52 inuovai rtisti taliani sottolineano nmponanza assunta da Napoli nel panorama pop italiano (Sorrenti, Saint Just, Bcnnato, NCCP, ecc.). Adottano un linguaggio compleso, ricco di colori e di sonorità atti a ricostruire atmosfere visive, immagini precise. La tecnica è quella frammentaria, a mosaico, come nei maggiori gruppi italiani, ma con strutture ben definite, non semplici armonie o arrangiamenti. Per il primo LP Cervello ha tratto ispirazione da leggende della civilità greca, utilizzando un linguaggio a volte arcaico, cd incarnando nel personaggio-chiave dell'opera, Melos, il fine dicitore delle contradizioni dell'uomo antico e moderno. La tradizione mediterranea rimane un fatto di suggestioni, non c'è tentativo culturale di ricostruzione neoclassicista. I riti sono rievocali attraverso un diaframma critico: di essi vengono recuperati i sentimenti vergini che ne sono alla base, ma se ne condanna la classicità formale. Discografia: LP « Melos ». Produttori: Elio D'Anna e Danilo Rustici. DEDALUS Formazione: Marco Di Castri chitarra, sax; Furio Di Castri basso e contrabbasso; Enrico Grosso batteria; Fiorenzo Bonansone piano, violoncello. Torinesi, si sono rivelati ai festival di Avanguardia e nuove tendenze di Napoli ed a Civitanova Marche, ed hanno accompagnato in tour gli Amazing Bionde! e Keith Tippett. Esperti di musica elettronica (due di loro composero la colonna sonora per un film spe- .rimentale), provenienti dal jazz • il batterista ha suonato con Enrico Rava . i Dcdalus sono votati ad un'avanguardia senza compromessi, con una strumentazione particolare sottolineata dall'impiego del
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