Muzak - anno I - n.2 - novembre 1973

volerla ridurre in pratica al silenzio. Vorremmo spendere alcune parole sugli attori-musicisti dell'Arkestra, anche se non sarebbe indispensabile, una volta compreso lo spirito di gruppo che regna tra di loro. Sono tutti bravi e convintissimi di quello che fanno. Anche se ciascuno suona diversi strumenti e fa parecchie altre cose insieme, nomineremo la splendida cantante June Tyson, l'originalissimo trombettista Kwami Hadi, i geniali sassofonisti - percussionisti - ecc. John Gilmore, Danny Davis, Marshall Allen, Danny Thompson, il vigoroso mellofonista Akhtal Ebah, oltre logicamente al leader - maestro con le sue tastiere extragalattiche (che talvolta maltratta un po' troppo). Ma, ripetiamo, questi nomi, insieme agli altri da sempre, contano fino ad un certo punto. Non per niente il momento culminante di ogni spettacolo della famiglia di Sun Ra, quello che dà il senso a tutto il resto, è quando i suoi componenti si mischiano al pubblico, continuando a suonare, a cantare, a danzare... Ciò è quanto è accaduto pure a Perugia, e i giovani, la gente giusta, hanno recepito il significato di quel messaggio drammaticamente umano anche se poi alcuni soloni hanno parlato di « pochi invasati e miracolati ». Sono voci false e reazionarie, cui evidentemente dà fastidio che oggi si capiscano e si vivano certi fatti apparentemente « di altre terre», ma al contrario saldamente legati alla « terra » di tutti. Come l'e;;empio di Sun Ra e della sua Astro Intergalactic Infinity Arkestra, un sogno che bisogna vivere nella realtà il più presto possibile. Giacomo Pellicciotti (foto di Roberto Masotti) 51

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