Muzak - anno I - n.2 - novembre 1973

42 Via Gregorio VII, 391 • 00165 ROMA - Tel. 637.79.04 DISCHI D'IMPORTAZIONE ELTON JOHN - Goodbye yellow Brick Road LOU REED - Berlin FAUST - IV NEIL YOUNG - Time fades away AMERICA - Hat trick JEFFERSON AIRPLANE - Tutti PAUL KANTER & JEFFERSON AIRPL. Blows against the empire GRATEFUL DEAD - .A.oxomoxoa MARK ALMOND - 11voi. JOHN MAYALL - J. Mayall plays J. Mayall QUICK SILVER MESSENGER SERVICE - Happy tra!ls PFM - Photos of Ghost FRANK ZAPPA • Overnite sensation ROLLING STONE~; - Goats head soup ERIC CLAPTON - Rainbow Concert HOME - The alchemist ART GARFUNKEL - Angel Claire YES - Yessong (3 LP - L. 10.000») Contrassegno L 3.900 comprese spese di spedizione. EDGARD VARESE Arcana, Integrales, Ionisation ( Orch. Fil. e Percussionisti di Los Angeles, diretti da Z. Mehta) DECCA Facciamo seguito all'articolo su Zappa e Varèse con una recensione dell'unico disco attualmente reperibile in Italia. L'altro, il quasi-integrale della Columbia, sarebbe stato assai più interessante. L'ascoltatore avrebbe infatti avuto un quadro quasi completo dell'opera di Edgard Varèse. Con il disco Dccca dovrà accontentarsi di appena tre brani, a onor del vero fra i più significativi. Arcana, Intcgrales, Ionisation si situano infatti in quel periodo della produzione varesiana fra il '25 e il '30 che è stato cert?mente un_o _dei migliori per ricerca st1hst1ca e grammaticale e per riuscita comunicativa e musicale. Né la scelta di questi tre brani sembra casuale o infelice in alcun modo. Se infatti Integrales tenta un recupero impressionista dei timbri, Arcana è uno dei massimi momenti della rivoluzione varesiana e Ionisation costituisce il punto di rottura (importantissimo per tutta la musica seguente) della concezione romantica o tardo-romantica dei timbri, della strumentazione, dell'orchestra Integrales già segna, sulla linea tra':c)ata da Debussy, la scompos1z10ne dell'unità dell'orchestra così come fino a Mahler, e forse fino a certo Schonberg e Berg, si era venuta costituendo. Perché l'orchestra romantica, così perfettamente equilibrala fra archi, legni, ottoni e percussioni (poche e puramente accessorie negli autori romantici) ha un difetto-pregio fondamentale: quello di essere strumento solista, in cui il singolo timbro è sacrificato alla necessità nevrotica dell'unitarietà del suono, all'impasto cor.1e risultato in sé. A torto i teorici parlano di timbri dell'orchestra, ben più giustarr:iente si dovrebbe parlare di tunbro dell'orchestra in cui il singolo strumento 0 ha, tutt'al più, valore antitetico nel raggiungimento dialettico dell'unum. In Arcana l'orchestra gioca ancora come un unicum ma già Varèse procede a un~ dis~inzion~ progressiva dei piam, grazie anche ad un sostegno ritmico varissimo e articol?to a_lmassimo fra gruppi e s111goh strumenti. I piani si distaccano, si intersecano si inseguono e divertono in i'.niJle modi, così che l'unità diviene puro desiderio, speranza frustrata: ed è il Varèse contemporaneo, quello per cui la musica, come mmi altro momento dell'esperienza umana è puro tendere a, intenziona'. lità. E qui, in questa caratteristica cos~ evidente, questa interpretazione pecca cli eccessiva mitiz:,,:azione cli certi aspetti, chiaramente secondari: l'armonia, innanzitutto. Puro sostrato organizzativo, non idea stessa dell'opera come sembra credere Mehla. Il respiro complessivo, troppo potente, troppo scultoreo (o poco pittorico, se preferite) più giocato sul muoversi su ,e stesse, cli grandi masse, che non nell'agitarsi continuo gli uni sugli altri cli sottilissimi piani, cesellati in modo chiaramente impressionistico e non espressionistico. Ma a un ascolto attento si . individuano tutte queste co5:- e si passa sopra al gigantismo tardo-romantico immesso con violenza eia Mehla. E infine Ionisation. Gioiello unico, piccola meraviglia cli timbric ritmi. Quasi 40 strumenti a percussione, e il pianoforte usato anch'esso come strumento essenzialmente percussivo. Tutta un'architettura già formata prima ancora di essere suonata, una seri t· tura vibrante in ogni particolare, a cui sovrintende ultimo giudice, la specificità cli ogni timbro, vincolante per tutto il pezzo e eia esso a sua volta vincolata. Per capire esattamente il Varèse di Ionisation bisogna porre mente con attenzione a questa caralleristica, tener presente sempre che il timbro è in Varèsc qualcosa cli più di una qualità dello strumento esso è l'asse portante di ogni discorso musicale, ancor prima del (meglio: dialetticamente insieme al) ritmo. Il ritmo, certo, questo regolatore universale dei fatti musicali gioca qui eia copaclrone c~pace di fondare solo su di' sé tutta l~ struttura dell'opera, essenzialmente atonale, essendo le percussioni per lo più a suono indefinito e svilito il pianoforte da strumento armonicomelodico a puro strumento percorso, peggio cli un vibrafono. Un disco che offre, nei suoi tre b_rani, un'immagine assai precisa ciel Varèse rivoluzionario: dall'impressionismo violento di Integrales, allo sfaldamento di ogni ideale di g:and_iosità in Arcana, al raggmng1mento in Ionisation di una musica che ha solo se stessa e le sue caratteristiche "naturali" (e veramente naturali, non con la naturalità risibile dell'armonia) a fondamento e giustificazione. G. P.

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